Pègaso - anno V - n. 2 - febbraio 1933

1 9 0 G . Coppola - « Utinam » e la Riforma della Scuola sofia, storia antica, moderna, lingue moderne, glottologia, ecc., il che significa che ogni professore può spendere annualmente poco più di trecento lire per acquisto di libri. I l Governo spen– derebbe meglio i suoi denari se invece di chiedergli cattedre nuove o speciali e spesso inutili incarichi, noi gli chiedessimo di dotare le biblioteche. Si dirà che le cattedre sono necessarie; ma una cattedra, anche se tenuta da uno studioso di prim'or- dine, non risponde al suo scopo quando non sia provvista di libri, di tutti i libri necessari, e degli altri mezzi di studio. Per sviluppare, come giustamente si vuole, accanto all'indirizzo professionale, l'indirizzo scientifico delle nostre Facoltà, è an– zitutto necessario aver dei libri, avere biblioteche. Ma io non voglio ripetere ancora cose che ho già detto in un altro articolo. Semmai, dovrei aggiungere che non più tardi di due mesi fa la Facoltà di Lettere di una grande Università ha abolito la cattedra di ruolo di storia antica per attribuirla alla letteratura inglese, mentre un anno fa aveva essa stessa chiesto il concorso di storia antica essendone vacante la cattedra. Non aggiungo commenti. Quando, nel dicembre del 1 9 3 1 , Ugo Ojetti m'invitò a scrivere intorno ai problemi della Scuola raccomandandomi di farlo con spirito obbiettivo e sereno, io accolsi l'invito non per ambizione, né per vanità, ma perché mi pareva, e così mi sem– bra tuttora, che accoglierlo fosse un dovere. Chi ha reputato che iofirmassi Utinam per pusillanimità, ha sbagliato grosso: hofirmato Utinam perché ho creduto che in questioni del ge– nere non la mia persona dovesse contare ma l'interesse della Scuola alla quale appartengo. Chi ha immaginato che io fossi nemico della Riforma, o non ha letto i miei articoli o non li ha capiti. Non può esser nemico della Riforma chi ama la Scuola, cui nonostante i suoi difetti la Riforma ha indubbiamente gio– vato. Ma il vero spirito della Riforma del ' 2 3 non è nei pro– grammi né in altri particolari tecnici, ma nella decisa volontà che dalla Scuola escano italiani degni di appartenere allo Stato sorto dalla guerra vittoriosa e dal Fascismo. G O F F R E D O C O P P O L A . 1 •

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