Pègaso - anno IV - n. 12 - dicembre 1932

1 rornanzi del piano quinquennale 743 In ogni modo, è consolante sentire quest'opinione, che viene dalla. terra dell'americanismo integrale, sulla famiglia vista nel quadro della « ri– eostruzione ·socialista >>; ma forse è il tono d'idillio che i critici russi propriamente condannano, perché non si addice a un popolo in per– petuo assetto di battaglia. Ohi desiderasse concludere, ùirebbe che questi sr,rittori non si sentono .a disagio •se hanno da descrivere gli uomini nuovi del piano quinquen– nale e le loro relazioni, se hanno da cantare lo spirito del macchinismo. la gioia della vita industriale, l'elogio del benessere che scenderà imman– cabilmente sulla terra. In presenza d'un popolo animato da un'idea, diciamo pure da un'utopia, essi, seguendo la tradizione letteraria russa, non si son sentiti in diritto d'isolarsi dalla, vita di tutti, e appunto questa descrivono, -cercando di cogliere la realtà storica nel suo divenire. La vera imposizione non è qui, come molti hanno temuto : è nella ne– cessità di prender posizione politicamente durante la creazione artistica, dipingendo per forza i sabotatori e i retrivi con una retorica. puerile, e perciò inefficace. È diffidle dire se avesse ragione la Sejft1llina,, quando dichiarava che questi romanzi del piano quinquennale, malgrado il grande scalpore suscitato, non aggiungono nulla alla fama, già saldis– sima, dei loro autori; aveva indubbiamente ragione quando si stupiva che i critici V(ldessero in alcuni di questi libri una differenza di tono rispetto ad altri, dei medesimi o d'altri autori, che giustificasse la famosa distinzione degli «alleati». Non è da oggi che la letteratura russa s'av– via a essere proletaria, nel senso che s'è chiarito; e per lungo tempo ancora essa ,si occuperà del proleta.riato, cioè degli individui che ne sono gli esponenti, perché lo servono o ne vengono distinti. LEONE GINZBURG. LEONiDLEONOV, Sot', ZiF, Ìlloskvà, 1930. - BoRiS PILXJAR, rol17a ,,;padaet v Kaspijslcoe more, Nedra, Moskva, 1930. - V~EVOLOD lVANov, Pi1tescestvie v stranii., kotoroj efoiò njet. Ghichl, Moskva-Leningrad, 1931. -=- MARIETIA SCIAGHINIAc<, Ghi– àrotsentrdl', Izdatelstvo pisatelej, Leningrad, 1931. LooNfo MAKs1Movièi LEONovè nato a mosca nel 1899. Ha iniziato la sua carriera letteraria nel 1922, raggiungendo la fama sopratutto con i romanzi I tassi e Il lad1·0. Bonfs .A.NDREJEVIC PILNJACKè nato a Mozajsk (Mosca) nel 1894. Ha esordito nel 1915, ma solo dopo la rivoluzione ha rivelato la sua vera personalità, con il romanzo L' annata nuda e numerosi racconti, sopratutto d' ambiente esotico o -storico. • • VSEVOLOD VJACESLAVOVIC !VANOV è nato nel villaggio siberiano di Lebjazie (Semipa- 1atinsk) nel 1895. Cominciò a pubblicare nel 1916; ma si diede interamente alla letteratura nel 1920, quando Gorkij lo introdusse fra i « Frat('lli Serapionidi ».. Dei suoi racconti son da citare n treno blindato N. 14-69 e I partigiani. MARIEI'l'A SERGHEJEVNA SCIAGID!\'JAN è nata a Mosca nel 1888. Autrice di poesie simbolistiche note fin dal 1905, dopo la rivoluzione s'è messa a scrivere in prosa. Due romanzi, n mutamento e Ki-k, son forse i suoi migliori successi. Bibliote·caGino Bianco

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