Pègaso - anno IV - n. 11 - novembre 1932

DOPO DI.EOI ANNI. I1t tutta Italia, mentre scriviamo, si celebra tra gran folla e festa d,i popolo il decimo anniversario della .Maroia su Roma e del Governo Fa– s.cista, duce Benito Mussolini. In questa rj,vista di lettere, d'arti e di cultura oi è caro ripetere oggi le parole con cui il Fascismo è stato definito dal .suo stesso Capo e fondatore : « Il Fascismo è una con,ce– zione storica nella quale l'uomo non è quello che è se non. in funzione del processo spirituale a cui concorre, nel gruppo familiare e sociale 7 nella nazione e neUa storia a cui tutte le nazioni collaborano. Donde il gran valore della tradizione nelle memorie, nella lingua, nei costwrni 7 nelle norme del viver sociale. Fuori della storia l'uomo è nulla.» Il valore d'un uomo, anche d'uno scr'f,ttore, d'un artista, d'uno soienziato, si deve insomma miswrare su quanto egli farà per sospingere le lettere, le arti, le scienze, la civiltà del suo paese verso l'a'l7Venire,partendo da quei dati e fatti storici e incancellabili, in Italia più visibili e l<ingi,bilj,_– che altrove, e facendone sangue del suo sangue così che creando libera– mente il nuovo egli rechi d''f,stinto, come il ritm,o del proprio respiro, i riconoscibili segni della sua italianità. In tutto quello che durante questi diec,i,anni Benito- Mussolini ha voluto e creato per dare all'intelligenza e alla cult-ura italiana fede, vigore, stima, sicurezza e continuità, riappaiono costanti quei propositi, tanto costanti e nitidi che le brevi e vane polemiche dei pochi i quali ten– tano di chiamar Fascismo i propri difetti e di mutarli così, co&m,iracolo– d'una parola, in virtù, svaniscono come la polvere della strada dietro l'impeto di chi corre. Ricordiamo soltanto cinque fatti. Primo, la legge sui diritti d'autore che difende anche nel tempo q'IJ,e– sti diritti come nessuna legge d'altre nazioni. !Secondo, la fonda– zione della Reale A..ccademia d'Italia « con lo scopo di promuovere e coordinare 'f,lmovime,nto intellettuale italiano nel campo delle scienze, delle lettere e delle arti, di conservarne puro il carattere nazionale secondo il genio e le tradi,zioni della sti,rpe e di favorirne l'espansione e l'influsso oltre i confini dello Stato.>> Terzo, la riforma dell'insegna- ibliotecaGino Bianco

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