Pègaso - anno IV - n. 10 - ottobre 1932

Sir Walter Scott 487 mondiale, di un gran numero di figure vive e reali non facilmente di– menticabili. Basterebbe questo a consacrare la sua grandezza come scrittore e come artista. Della grandezza morale che si rivela nei suoi scritti e nella sua vita, sarebbe troppo lungo il discorrere. Fu un uomo onesto nel senso più completo della parola; generoso ed affabile con tutti, non conobbe in– vidia o gelosia, si mostrò magnanimo con i nemici, perdonò le offese, cercò di fare il bene, credette sinceramente e umilmente in Dio. Ebbe difetti e debolezze, come ogni essere umano; gli si può rimproverare una certa vanità e una curiosa incomprensione delle miserie altrui; nia mirò sempre in alto e affermò sempre il valore supremo dell'ele– mento morale nell'esistenza umana. Sul suo letto di morte, al genero che lo assisteva, disse, prima, di perder conoscenza : - Lockhart, ho pochi istanti per parlarti: sii un uomo onesto; sii virtuoso e religioso; sii un uomo onesto. - Queste quattro parole riassumono il nobile in– segnamento che ci viene dalla vita e dall'opera di lui. Gurno FERRANDO. 1bliotecaGino Bianco

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