Pègaso - anno IV - n. 10 - ottobre 1932

RICORDI SU DUE RE. VITTORIO EMANUELE II. I. ~i primi di gennaio 1878 si sapeva che il Re era ammalato, ma fuori della Corte non era trapelata nna sufficiente notizia della gravità della malattia,. Anzi, quantunque fossero stati pubblica– mente ·sospesi i,.ricevimenti, non appariva che egli avesse interrotto l'opera consueta di Capo dello Stato. Il4, essendo morto a Firenze Alfonso Lamarmora, aveva inviato un dispaccio per condoglianza, del quale si era parlato tanto pjù·, in quanto da qualche anno i rapporti tra il Re ed il suo illustre servitore erano stati freddissimi. Solo in prima ma.ttina deI giorno 9 si cominciò a sussurrare in èittà che le condizioni si erano fatte pericolose. Qualche ora dopo, un mio fratello, stud'enfe alla scuola d'applièazione degli ingegneri, mi disse : « Deve star male assai, perchè nel nostro laboratorio glr ,è stàto preparato l'ossigeno)). Allora lo si amministrava in arti– culo mortis. Verso le due dopo mezzogiorno pass~ggiavo pel Corso con un amico, e la gente non aveva l 1 a,spetto di. chi. attende da un minuto all'altro una catastrofe. Oltre all'esser pochi gli informati del– l'aggravamento, era generale ll;liconvinzione che nella fibra di quel– l'uomo non ancora cinquantottenne ci fosse uiJ.aresistenza poderosa. Non si sapeva ancora se non dagli intimi, che da anni dormiva a. stento perché l'a:ffanno·lo tormentava, e che anche dorme11.doseduto aveva dei risvegli così angosciosi, da 0 dover tenere la sua .stanza tutta illuminata, perché le tenebre non gli accrescessero l'angoscia. Il mio compagno di passeggiata entra da un tabaccaio ed è _ quasi urtato da uno sconosciuto che di corsar entra anchè lui, dice due parole e sparisce. Egli mi ritorna bianco in viso : « Vittorio Emanuele è morto ! )). E subito l'un dopo l'altro i nunzi di sventura piovon come dal ciel. Senza parlare corriamo al Quirinale; altra gente corre con noi; da ogni parte la folla ingrossa; lo scalone di Monte Cavallo è gremito ; così il portone e la Corte d'onore del Quirinale. E tutta quella gente, o si stringa alle tavple dove già sono aperti i registri, 25. - Pègaso. Biblioteca Gino Bianco o . . • · •

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