Pègaso - anno IV - n. 8 - agosto 1932

Della poesia francese d' oggi 131 simo elegante di Maeterlinck, e la torbid'a epicità di Verhaeren, e la grazia mutevole di Fort, e perftno la candida eloquenza di Péguy, che pure ha così profondamente operato su le classi della guerra. Si tratta forse, e senza forse, d'el fenomeno consueto, normale, na– turale, dei figli ribelli, tadtamente o no, all'autorità dei padri e aperti all'influenza degli avi; dei giovani che hanno in odio e di– spregio l'ieri, ma si fondano, come su un loro proprio ed esclusivo bene, su l'altrieri. E s'intende che, più tardi, mitlta renascentur .... Veniamo dunque ai nostri poeti: a quei pochi, dlico, che a noi sembrano imper.sonare la poesia francese vivente, o, per dir me– glio, presente, e assumere, per il fatto stesso che son poeti, un si– gnificato universale. Ma ecco, proprio sul limitare, mi si fanno incontro tre morti, che son pur essi vivi ·e presenti, se è vero, come a me pare, che siano intesi ed amati oggi meglio che mai. Morto da quattordici anni è {+uillaume Apollinaire; ma il suo spirito continua a guidare le avanguardie nella loro marcia avven– turosa : il banditore del cubismo cammina sempre davanti a tutti, artisti o mìstificatori che siano. E intanto chi rilegge spregiudi– catamente i suoi libri· viene cogliendo, tra i razzi e le girandole d'una retorica esplosiva, accenti d'una sincerità assoluta, espres– sioni dirette d'una profonda pena di cuore, le quali non han nulla che vedere con le teorie speciose che servivano a quello sbandato sentimentale come un a-libi pudico. Potremo noi :dimenticare la pagina ch'egli scrisse nel '15 per salutare l'Italia entrata in guerra al fianco della Francia ? Italie, mère de mes pensées.... Toi notre mère et notre fille, quelque chose comme une soeur .... Ma tra le sue poesie di guerra ce n'è più d'una veramente indi~ menticabile; ·questo Exercice, per esempio, che, movendo forse dal ricord'o dei Grenadiere heiniani, depone subito ogni residuo di pa– thos romantico per cristallizzarsi in una nuda ipotiposi d'eroismo. Vers U!Il village de l'arrière S'en allaient quatre bombarcliers, Ils étaient couverts de poussière Depuis la t;ète jusqu'aux pieds. Ils regardaient la vaste plaine Eln parlant entre eux du passé, Elt ne se retournaient qu'à peine Quand un obus avait toussé. Tous quatre de la classe seize Parlaient d'antan, non d'avenir: Ainsi se prolongeait l'ascèse Qui les exerçait à mourir. Biblioteca Gino Bianco

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