Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932

E. J .ALoux, Au · pa.ys du roman , , ----'------------------------------- ";' 512 che, specialmente trattandosi di scrittori contemporanei, bisogna usar molta cautela nel discutere i gusti di un critico sensato come questo, e chi scrivf) d'altra parte non presume di avere sull'argomento la, cono– scenza che dimostra il Ja,loux, anzi non ha inteso tanto occupa,rsi' della materia del ,suo libro quanto della ,sua maniera critica; ma vi sono, nei libri trattati, certe differ·enze di tono, ,e cli consistenza vera, ,e pro– pria, cosi_evidenti che non dovrebbero passare inosservate. Sembra che il Jaloux metta ano -stesso livello, per esempio, l'Huxley e la .Mansifield · o la Lehmann; e se pur loda giustamente la Woolf, sembra non si accorga del carattere nettamente dilettap.tesco che risalta, al confronto con lei, in qualche altra scrittrice, come nella Kennecly. In' gelier(? si osserva, nei più recenti romanzi di codesta legione di nuove scrittrici, una ricerca dell'effetto verbale, una efflorescenza della frruse troppo ,spesso fittizia, che svela l'imitazione dei più recenti modelli, e che ma,schera non di rado l' inconsistenza di molti passaggi, i quali pur dovrebbero risultar(') capitali nell'economia di un romanzo. È ben vero che se questo fenomeno appare evidente a chi riguarda complessivamente e a distanza, meno facilmente ·è osservato da chi èsa– mina e analizza di volta in volta ogni singolo libro; ma da ques~o lato il .libro del Jaloux avrebbe certo guadagnato ad una -più attenta re– visione. MARIO BoNFANTINI. UGO OJE'l'TI, Direttore responsabile PIETRO P ANCR.AZI, Segretario di redazione _TIPOGRAFIA ENRICO ARIANI - VIA SAN GALLO, 33 - ~JRJCNZE, , BibliotecaGino Bianco - 't • . .

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