Pègaso - anno IV - n. 1 - gennaio 1932

Lucia \ 65 trante insieme. Del resto a trattar con lui si aveva non di rado l'impressione che egli non seguisse il discorso che con una parte superficiale di se stesso; la sua perfetta cortesia non sempre con– vinceva; non riscaldava. Non era un'impressione gradevole. E ve– niva fatto di chiedersi come fosse capitato a fare il capo came– riere a bordo. Ma ecco, come se anc6ra non fosse finìto il trattenimento, che dalla porta del palcoscenico apparve il Comandante seguito da un'infermiera in uniforme la quale portava in collo una bambina sui due anni. Con ,una certa bruscheria il maggiordomo fece segno agli stewards di sospendere il lavoro e si allonta,nò. E si fece di nuovo silenzio, Il Comandante della bella nave «Cavour)), per simpatico che riuscisse in conversazione, in pubblico non era un oratore. Dopo il pranzo, in quel solito piccolo cerchio di passeggeri che si riu– nivano nella raccolta alcova del caminetto nel salotto da fumo, lo si stava volentieri a sentire. Raccontava della sua gioventù ma– rinaresca, i suoi ricordi incanalandosi di preferenza sul tempo che navigava a vela in Oriente. « Si era più marinai, allora; si aveva a che fare col mare di per davvero. Ora, par d'essere il direttore di un grande albergo)). E non mancava chi lo spalleggiasse dando aria al non nuovo concetto che nell' èra della macchina si vada per– dendo ogni contatto con le cose della natura, come non mancava .il passeggero più moderno, ma non molto più originale, per osser– vare che è comodo dir male del progresso quando se ne approfitta e si va e si viene d'America in otto o dieci giorni invece di met– terci un mese o due. Ma in pubblico, ripeto, il Comandante non andava avanti. Si sforzava di spiegare come la piccola alla quale intanto andava accarezzando i-riccioli, - una bella testina riccio– luta, due carboncini d' occhi vivacissimi sul colorito pallido, opaco, - fosse rimasta orfana a bordo, tragicamente, senza nes– suno ; Il!a, dipendesse dal suo inglese di alto mare, o dal suo complicato giro di pensiero, i passeggeri ne sapevano su per giù come prima. Dopo di lui ci si provò un signore molto serio, dai modi e l'abito di pastore protestante, ma era veramente straordi– nario che si fosse offerto o avessero voluto proprio lui per simile missione : era àfono. E soltanto quando due signorine tutte gra– zie e sorrisi si misero a girare fra il pubblico munite di cestine di vimini, i passeggeri cominciarono a capire che, al solito, bussavano a cassa. Se le file degli astanti non si diradarono, non aumentarono di certo. Dietro alle signorine era scesa anche l'infermiera, con la bambina in collo. Era una bambina vispa, era stata bene attenta ai discorsi, pa– reva che almeno lei li capisse. E quegli occhiettini neri non si stancavano mai di guardare, vedevano tutto. Una signorina aveva 5. - Ptoaso. iblioteca G'n Bianco

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