Pègaso - anno IV - n. 1 - gennaio 1932

. . ULRIOO DI WILAMOWITZ-MOELLENDORFJI' . I. Di Germania mi scrivono quasi con le medesime parole un uomo d'età media che tra i :filologi è il più filosofo, e un giovane di bel– l'ingegno che è anc6ra alle prime armi: cc Ci sentiamo ~perduti; la scienza deJl'antichità è rimasta senza centro)). Questo senso di disorientamento, di sbigottimento, di vuoto, com'io raccolgo da mille indizi, si è diffuso ben oltre i confini della nazione tedesca, è giunto dovunque vivono uomini che delle civiltà antiche, la greca e là romana, fanno il loro studio principale. Esso dei filologi (:filo– logi in questo senso così largo che comprende sia storici dell'an-– .tichità, sia archeologi) si era impadronito così già un'altra volta,. quando, nel 1903, morì Teodoro Mommsen, ma crederei soltanto quest'altra volta. Prima 1 non era forse possibile, perché le comu-, nità nazionali degli studiosi, almeno dalla Restaurazione in poi, non sentivano più o non sentivano ancòra cosi stretti i legami che le congiunge tutte in un'unica comunità internazionale; dopo, io, che nel '903 ero ancòra studente di prim'anno, e che dell'impressione della morte del Mommsen parlo più che altro per sentita dire, posso attestarf\ di scienza propria che né la morte di Ermanno Usener· né quella di Federico Leo cagionarono tant'angoscioso smarrimento. Né so se altre discipline siano mai giunte a questo grado di con– centramento, di unità pur nella varietà e nella libertà; quale per– questa prova. si palesò allora, si palesa ora nella scienza dell'an-– tichità . .Teodoro •~Iommsen e Ulrico di vVilamowitz, suocero e genero,. personalità diversissime. Se si ricercano le ragioni comuni di questa; che oserei chiamare loro centralità, non se ne trova che una, l'eccel-, ·lenza:· essi furono tanto superiori a ogni altro dotto contempo– raneo quali indagatori e quali espositori, ,nelle analisi particolari · e nelle concezioni più generali, che riuscirono esemplari e impron– tarono di sé ciascuno un'età degli studL rMa questa è, si può dire, l'unica affinità, e, come si vede, è negli effetti e non nella sostanza, non dice nulla sull''esser loro. Il _Mommsen fu lavoratore organico e sistematico-: i libri che rispecchiano meglio la sua personalità, il . BibliotecaGino Bianco

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