Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931

Problemi intorno a un romanzo 739 « - Voi volete da me la mia vita: e io l'ho promessa. Ma v'avverto: né il bene né il male (e il male è grande) vi potrò dire intero. Che mai sono i fatti senza gli affetti ? E come narrare gli affetti ? Pure, dirò ». Anche un dialogo va riferito : « Maria cominciò : « - Tu ha' le lune. Se' stata da lui ? 'r'ha detto qualcosa ? «- Nulla! «- Me lo dici d'un modo .... « - Al modo che so.· cc- Ma non si potrebbe sapere il discOl'so che t'ha fatto imbroncia-re così? << - Discorsi degli uomini ! Dargli retta. <e- Gli è dunque entrato nel patetico, teco ? e<- Meco ? Fammi il piacere, smettiamo. . <e Ma-ria, tra l'a,ffetto è il sospetto, voleva pur' raccapezzare qual– cosa e temeva d'offenderla; e la guardava fiso; l'altra indispettita, can– terellava in francese. Questo, a Maria pareva una canzonatura; e: e< - Stamane tu mi fai de' misteri. « - E tu mi fai de' miracoli. e< - Insomma nelle cose io ci vo' veder fino in fondo. e< - E se la ci vuol veder fino in fondo, oh, la ci vada. cc- Sicuro, che ci anelerò». Situazione felicissima, sciupata, dal filologo toscaneggiante. Altri fiori dell'eloquio di Maria: cc Conobbi buona ragazza·ch'ell'era »; cc E' m'ondeggiava tra il boiardo e il piazzino>>. Ma udite anche, .su quelle amorose labbra di donna, che mitezza di definizioni e d'ass,iomi: « Bé– ranger (ruffiano più che poeta)»; « Uno stormire di fronde occupa l'anima umana più pienamente che tre commediole dello Scribe ». L'erudizione e !':;teredine polemica del letterato Tommaseo, potevano dissimularsi meno di così ? All'impersonalità in senso zoliano e maupassantiano, alla forza me– desima di obbiettivazione, tipo Balzac e Flaubert, contrastava il sogget– tivismo prepotente del Tommaseo. Tanto che se fosse lecita la distinzione tra, romantici e naturalisti, io non farei dell'autore di Fede e Bellezza un precursore di questi, ma uno di quelli. Distinguerei piuttosto tra soggettivismo ostacolante, origine di stento e cli falso, onde l'imperfe– zione dell'opera, nel suo complesso, e soggettivismo sinonimo d'indivi– dualità creatrice, fonte di non comuni bellezze episodiche. Il Croce ha parlato di pinacoteca cli ritratti femminili, e ne ha, offerto, sebbene ai .fini della propria tesi, una scelta : tutti stupendi. Si potrebbe anche parlare di galleria cli paesaggi. Eccone uno: <e Sulla spiaggia, di Corsica, che più vicina si stende all'Italia, senti– ste mai imperversare con fischi a mille ricrescenti e con buffi profondi quasi tuono, il libeccio ; e il lungo fiotto frangersi molto sonante, e le ma,cchie stridere per l'incendio ehe corre quasi drago immenso portato dal v-ento, e una nube tra cinerea e rossigna sedersi grave sulle spalle cle' monti ? Ma i voraci impeti dell'aria, quasi in un subito cadono; e il sole signoreggia beato l'ampio sereno; e i colli ridono nell'azzurro quieto che dal bruno di qt,elli par fatt? più limpido; e il cielo e la terra, me- BibliotecaGino Bianco

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