Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931

Dopo il congresso dei Bibliotecari ita,liani 735 zio libero in cui estendersi, colla ricchezza di ope1·e fondamentali che la Vittorio Emanuèle possiede per ogni scienza, e che purtroppo sono così poco aocessibili nei suoi magazzini, avremmo og·gi la Sezione di Consui– tazione necessaria-ai nostri lavori, e che serYirebbe anche. molto meglio agli studiosi. Lo stesso presso a poco si dovrà dire fra qua.lche anno deHa Sala di Studio della Oasanatense, se non si troverà intanto· modo di darle spazio. Tutto designa questa Biblioteca per il lavoro più erudito, ed essa intanto è così scarsa di spazio che se ne prova vero disag}o fisico, per l'aggruppamento degli scaffali, la sti-ettezza dei passaggi, l'urtare continuo che >"i fa contro cancelli., tramezzi, porte vetrate, porte blindate, necessarissimi, si badi, ad assicurare la preziosa suppellettile, che un po' più di spazio permetterebbe tener meglio divisa dalle sale in cui si deve lavorare e da quelle frequentate dal pubblico. C-0nsoliamoci pensando che le nostre Biblioteche posseggono quello che per una Biblioteca' è la maggfore riocùezza : l'abbondanza dei libri specia,lmente antichi, ma non solo antichi. Non dovrebbe essere poi tanto difficile trovare dello spazio per poterli meglio disporre, collo– candoli a portata di mano e in un ordine un po; logico. Quando, con una specie di orgoglio, constato la ricchezza di libri che possiede, per es,empio, la Vittorio Emanuele di Roma, e vedo l'impossibilità- di farli «manovrare» con una specie di speditezza in servigio_ degli studiosi e della cultura nazionale, mi viene in mente la poderosa flotta dei Persiani a Salamina, paralizzata dalla sua stessa potenza. . Ma nelle Biblioteche italiane non devono esservi Salamine, né di– sfatte di sorta. L'Italia che ricupera ogni giorno della sua, fierezza, che trova i mezzi per- tutte le imprese che interessano il suo decoro, che nop. lascia disseccare nessuna delle fonti del suo eterno prestigio, saprà nel suo bilancio di grande Nazione stanziare la somma relativamente piccola che ogni studioso mette con gioia sul suo pfocolo bilancio, per allogare convenientemente i suoi libri, perché non vadano sciupati, per trovarli facilmente quando gli occorrono, per-ché anche adornino la sua casa come adornano la sua vita. ib11oteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy