Pègaso - anno III - n. 11 - novembre 1931

Giosue Carducci e Ottaviano Targioni Tozzetti 539 sioni e massimamente per nozze 1 ), ma di molte la bontà dell'animo suo gr3:ti:ficò signorilmente e amorevolmente gli ,amici che vollero per simili occasioni giovarsene. :Si spense in Livorno, che ormai lo considerava come un suo cittadino, il 27 gennaio 1899. · Il figlio Giovanni scrisse subito al Carducci per l'epigrafe sepolcrale. Ma l'ormai vecchio poeta non volle farla, per non venir meno a' suoi propositi 2 ). E pur l'imagine del « Girondino della Compagnia>> era sem– pre viva nel suo cuore! Bologna, 4 f. 1809. Caro Giovanni, Qual memoria io tenga di tuo padre, prima o poi lo mostrerò. Ma, perdonami, la epigrafe non la. faccio. Non posso mancare alla parola data in pubblico, che io non faccìo più epigrafi. Già, non le so fare. E poi mi seccava troppo l'esser tolto in cambio d'un com– missionario di lacrime e frasi. ,Son tornato strettamente al mio proposito. - Scrivere soltanto quel che ci viene in pensiero pro– prio. Non scrivere mai per commissione. - Di tuo padre potrei ben dire il vero e parlare d'abbondanza di cuore. -,Ma è la forma del– l'epigrafe che mi ripugna. Amami. Tuo G. O. LUIGI PESCETI'I. Rivolgo v1v1ss1IDegrazie alfa signora Libertà Masi Carducci, per gli eredi del Poeta, al Comune di Bologn:i., ad Albano So1.1belli,a Giuseppe Righi; e so– pra" tutti a Giovanni Targioni Tozzetti, degno figliuolo d'Ottaviano, il quale, con affettuosa liberalità, ha voluto concedermi i preziosi autografi carducciani da lui · per lunghi anni gelosamente custoditi. 1) Vedine un accurato elenco nel cenno necrologico del T. T. pubblicato nella Rass. Bibl. della Lett. It., VII, 1899, p. 63. 2) Negli U!l.timi anni, il Carducci fu contrarissimo alle epigrafi. Si veda in Opere, X[I, pp. 1Z7-28 (Sermoni al deserto) la garbata canzonatura di epigrafi, epi– grafisti ed epigrafai. "bliotecaGino Bi,rnco

RkJQdWJsaXNoZXIy