Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930

fl02 U. Fracohia mucchio di materasse di stinchi, di staffe, di code, di gambe, di zoccoli aggrovigliatL No!ll fu che l'illusione di un attim~ : eppure sembrò che si spaindesse per l'aria Ull1 soave ,odor di cucma, tanto che l'appetito di molti se 111e senti stuzzicato. E mentre il toro tor– na-va a aiostrare senza pensiero ooo i mantelli volanti all'improv- o d. viso riapparsi tutto intorno si videro su per le gradinate passar 1 ' . . . .. mamo in mano i primi cartocci di patate fritte e i pr1m1 pamm 1m- burrati. La « suerte >> dei « banderilleros )) fu splendida e soo111certaITTte. Il primo dei tre si avanzò in mezw all'arena con un passo di ballerino· sulla corda, mettendo in bella, evidenza il raso teso dei calwncini e i muscoli delle polpette. Era tutto vestito di rosa e di zucchero, e luccicava al sole come una caramella. Nelle mani impugnava le « bainderillas >>, e se le inc11ociava sul capo qua-si a :fingere due corna. Cosi, drunzrundo, tanto sberleffò il toro finché non se lo vide correre iiilcontro a testa bassa. AlJ.ora fece uno sca,mòietto e gli piantò le due « ban<lerillas >> sul oollo, ai lati della ooccarda. Con un sordo mugolo, il toro spiccò dlue o tre salti terribili. Pareva che gli doves– sero spuntare le ali, e che, c,ome Giove quando rapi _Europa, stesse per fuggirsene in cielo sopra una nuvola. Ricadde invece sui quattro zoocoli, e, sferzando l'aria c,o:n ìa lunga coda, certo assalito allora da un primo dubbio sulla vera :natura. <li quei giuochi, girò tutto Ìill– torno uno sguardo divenuto torbido e sospettoso. Giù per la spalla incominciavano a scendergli i rossi nastri del suo nero sangue, quandlo il secorndo « bainderillero >> gli mosse incontro non meno ardito e -saltellante del primo. Questo era lungo e magrissimo, -specie di pertioone vestito di giallo e d'azzurro; e, agitandò furiosamente i suoi due spiedi iinfi.oocati, accompagnava ogni gesto con alte -voci di sfida. Quando il toro, ormai impegnato ,nell'onore, gli rovinò ad– dosso co111 cieca. furia, 1110n d~tte altro che un tuffo, oome a buttarsi– dal trampolino, e la bestia lo ,sorpassò portando via infilate nel collo anche le sue << handerillas )). Trascinato dall'impeto, fiutrundo orrendamente l'aria CO{Il le froge fumamti, fece il toro senza fermarsi due giri interi intorno a-lla pista, ricevette l'ultimo paio di << brunderillas >> senza dare alcun se– gno, e quando, tagliandogli in molti la strad'a, riuscirono finalmente a fermarlo, venne avamti solo e lento l'(( espada)). Era un ometto piooolo, mingherlino e O()[} le spalle leggermente incurvate, che aveva già poco prima, ,gioca..todi cappa coi « capeadores >> ; vestito di rosa anche lui, coo ricami nero e argento, aveva buttato in aria il suo berretto bioorno, scoprendo sùll'oocipite bioodiccio e un po' calvo il c-odiiilo della « calcta >> : la trecciolina a coda di soorpione che i << torea.dores >> porta1I10sopra il oocuzzolo. Ora, a testa- nuda, egli si avanzava senza fretta alla volta del toro, solo preoccupato di sten– dere bene sul filo della corta spada il panno della «muleta)). Fu BibliotecaGino Bianco

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