Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930

354 F. Flora avesse coscienza di risparmiare : e a questo modo tutti i motti di spirito sarebbero impossibili, perché si ridurrebbero ad un teorema di economia. Raccontano che all'anticamera di un noto giornalista si presenta un individuo e dichiara di dover dire una sola parola: e quando il came– riere s'informa del nome del visitatore, costui risponde: Sono Oam– bronne. Qual parola poi dovesse dire, tutti lo sanno. ,Se Freud avesse co– nosciuto questo episodio, avrebbe sostenuto che Cambronne voleva ri– durre al minimo il suo sforzo, e agiva per un curioso principio econo– mfoo, che non si sa poi bene perché non dovrebbe presiedere· anche a que– gli atti nostri che non hanno sbocco spiritoso. Segreto del piacere sarebbe per Freud il risparmio di µno sforzo reso necessario dall'inibizione o la repressione. Freud immagina com– plotti massonici dove non c'è alcun segreto da carpire. E per analogia gli vien fatto di dire, con uno di quei suggestivi accostamenti che fanno spesso il fascino di questo scrittore inizialmente storto, che come il piacere consiste talora nel ritrovare il conosciuto (risparmio di energia) a questo fatto si lega il caso della rima, del ritornello, dell'allitterazione. ,S'avventura poi il Freud nel labirinto del riso e del comico e del– l'humour: e pone a suo modo gradi e differenze. Il comico si trova: il motto di spirito si fa. Ma bisogna allora dichiarare che in ogni si– tuazione vi è un lato comico e un lato spiritoso. Racconto un fatto di qt1elli che si dicono «banali» perché conosciuti da molti. Ecco: uno scu– gnizzo napoletano ferma sulla pubblica via un affaccendato signore e gli chiede l'ora. L'uomo cava, l'orologio e risponde: - Le undici e mezzo. - Ebbene, signore, - dice lo scugnizzo, - mi dovete fare un favore : a mezzogiorno in punto, quando spara il cannone, dovete andare a pren- · derla nel paese di Pulcinella. - (La, frase è altrimenti energica). Lo scugnizzo scappa. Il signore gli corre dietro per punirlo dell'imperti– nenza. Ma un secondo scugnizzo gli si pa,ra davanti : - Perché correte tanto ? Calmatevi! - Come mi debbo calmare ! quel mascalzone mi ha detto che a mezzogiorno debbo andare.... ecc. - E correte tanto ! - esclama il monello, - ci manca ancora mezz'ora! Lubricità, comico, motto di spirito ? Freud sarà i:n un bellissimo imbaraz_zo. E ancora: come spiegare col risparmio dell'energia o con le di:ffurenze tra comico e spirito il seguente aneddoto-? Un uomo chiede a Vorono:ff di fargli un innesto che gli assicuri la più lunga. vita. - Vi piace il fumo ? - gli domanda il medico. - No. - Il vino ? - No. - La buona cucina? - No. - Il viaggia-re? - Nò. - Il ben dormire? - No. - Le belle letture? - No. - Le belle donne? -- No: -- E aUora scusate, - conchiude il dottore con un'ultima do:nanda. -- perché volete campare ? Tutto ciò mal si spiega con le parole in cui è condensata la teoria .freudiana: che il piacere dello spirito sembra condizionat.o dal risparmio dello sforzo reso necessario dalla rappresentazione : quello dell'umore dal risparmio dell'energia resa necessaria dal sentimento. Freud si illude di trovare una unità nella diversità degli esempi dimenticando che l'originalità di ogni caso non rimanda ad una rego~ generale, ma ad un principio vitale, che della descrittiva, psicologica può avvalersi solo per scopi attivi e mnemonici. Il rigore che distingue BibliotecaGino Bianco·

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