Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

188 D. Bernasconi In morale, quelle verità che a intenderle s'hrun da leggere tre volte, non v,aleva la pena di fotenderle . .. Fare è sempre costruire. E per costruire non si può che oppor péso a· peso, forze a forze: un rundar su per contrasti. Di qui cert'aspetto cootra<littorio in ogni uomo fattivo. Non già che non si possa a_chi mentisce opporre sempre veri– dicità. Ma certo quella sua bugiardezza è un ostacolo di più all'esito deUa nostra schiettezza. Per quella fondamentale oomunanza, e forse contiguità delle anime umane, la stortura impressa alle fibre dell' una teinde a propagarsi alle fibre delle astanti, e tanto più qurunto più queste SO(Il,O di lor natura tenere e suscettive. Ad op– p orsi a t ale propagazione è necessario un irrigidimento forte del– l 'am.i.ma , e per ciò stesso penoso e malagevole; il quale ha il più s pesso pe r effetto lo scoppiare aggressivo della sincerità, in luogo di quel fluire _uguale e paca,to, c•he è proprio il suo modo più efficace di essere. O pena o piacere, - l'importante è di tener sommosso il suolo sentimentale. Dove il terreno irndfuriscenolll c'è più rigoglio. Quaindo un lievito di bene ti è entrato in un cruntuocio dell'anima, tutte le altre parti ti si sollevam.o insieme. Spesso ciò che la gente chiama intelligenza, nolll è che la facoltà di intendere le verità secondarie a scàpito delle verità fondamentali. Noi ci illudiamo che, teorizzando i nostri difetti, ,Ii faremo di– ventare virtù. ' Ohi si riconosoe in generale pieno di difetti, ·li esclude poi tutti a UIIlO a UIIlO. . La miglior prova, di buon senso è non pretendere di risolver tutto ool buon senso. Sentir forte l'amicizia, - bene. Ma bisogna averne tanto rispetto da non commettere in nome suo quella grrun bruttura. che è l'illl- giustizia. · Il bambino, l'infante, è tutt'uno con l'adulto. La lllatura delle sue !-'eazioni, identica a quella dell'adulto. S'allegra e s'attrista precisamente a quel modo che s' allegra e s' attrista l' aidulto. La BibliotecaGJnoBianco