Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

Ricordo di Angelo (!onti 227 un largo, libero, precedente sviluppo della volontà di vivere. Infatti, i più vari spiriti del tempo, Verlaine e Huymans, Wilde e D'Annunzio, per nominarne alcuni, ognuno nei suoi limiti e nella sua mentalità, mi– ravano a una soluzione mistica, che fosse superamento dell'individua– lismo esasperato, abnorme. Tipica letteratura firnde sièole. In essa Conti recò una bella chiarezza italiana. Per contrasto, vien fatto di pensare, oggi, con la scarsa fortuna <li Angelo Conti, ai troppo rumorosi consensi che riscuote in Francia l'ac– cademico Henri Bremond, inventore di una facile ed-ingenua estetica mi– stico-cattolica nella quale s'immagina u:na sfera di irrazionale divisa in due piani, uno inferiore dedicato all'arte, uno superiore dedicato alla preghiera. Son quattro anni che questa formula- manda in visibilio i francesi. Conti aveva già col suo esempio sanato il dissidio. ALBERTO CONSIGLIO. / BibliotecaGino Bianco

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