Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930

Il · << renacimiento >> musicale ibedco 65 ed armoniche, runziché nel vero spirito della stirpe. Esplà pertanto, è tutto fuori della linea Albeniz-De Pana. Questa musica merita ,rispetto, ma essa pure, come queilla <li Del Crum.po,è un p:vodotto. di quell'mfl.usso franckista che precedette in Ispagnà quello impres– sionistico fraincese. Si potrebbe ancora aggiungere che Esplà ap– partiene a quel tipo di «nazionalisti-intellettualizzati)) dei quali Scriabme fu il 1D1aggior esponente. Ma le dottrme e l'esempio di De Failla ha!Il!Ilogià prodotto in Spagna un frutto di raro sapore. Ernesto Ha.Jffter, oggi poco più che ventisettenllle, è il discepolo prediletto del Maestro di Granada . . Sebbene il padre dì Halffter sia tedesco, ,norndimeno l'arte di questo giovane è la diretta c-ollltinuazione di quella defaltlia,na. Conosciuto s:iJnora•per una Sinfonietta e per un ballo scritto ,per Ida Rubinstem e intitolato Sonatina) Halffter ha già dato prova d'una sorprendente maturità tecnica, d'una ricchezza ritmic1t, d'un',abbondanza d'inven– zione melodica che perunettono <li :fotnd!aresu questo giovane le più alte speranze. La Sinfonietta è in ispirito opera gemella del Con– certo per ,clavicembalo di De Falla e, come ben disse Adolfo SalazaiI', « aimbedue le opere possono attendere con fiducia la sanzione d'ella storia)). Accanto a questi oompositori già citati, altri ve n'è che merite– rebbero rpiù d'un semplice accenno, quali Rogelio Villar, La -Vifia ed infine Perez Càsa,s, altamente apprezzato anche come direttore d'una delle due grandi orchestre madrilene, oiltre poi ad un folto gruppo dì giovanissimi catalani, già liberati tanto dal debussismo quanto dallo straussismo, e i,mmurnidal microbo viennese, oome del resto tutti i musicisti iberici. Ma il tempo stringe. E dopo aver rioordate le altissime benemerenze deltla ,Spa.gna 1IJ.el campo inte'l'– pretativo, dove essa ooota direttori qu-ali Arbo,s e Casas, pianisti come Vifies e Iturbi, violinisti come Qi1ir,ogae Costa, violoncellisti della levatura di Cassadò, un chitarrista di genio oome Segovia, ed infine il .sovrano indiscusso di tutti gli esecutori viventi : Paiblo Casals, inon rimaine che ria,ssumere questo studio e tirare le somme. Abbfamo veduto oome dal tronco, che sembrava, isterilito per sempre, della gloriosa musica spagnuola, sia un giorno fiorita una nuova primavera. Abbiarrno veduto qurunto tristi fossero nello soorso seoolo le condizioni della musica in una, Spa,gna ridotta a noo co– noscere più altra arte .so!Iloraalll'infuori della zarzuela e divenuta affatto ignara del suo passato. Abbiamo pr,ovato che quel magnifico movi.nièinto musicale che gli Spagnuoli chiamruno giustamente rena– oimiento fu determinato da una mente sola ma superiore : quella del vecchio Pedrell, il quaile seppe ridare alla gioventù iberica una ooscienza una serietà di scopi e anche una certezza nei nuovi mdi– rizzi dei 'quali la nazione spagnuola non gli sarà mai abba,stanza 5. - Pèoaso. ibliÒtecaGino Bianco

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