Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930

.Adolf von Harnack 105 Dovette occuparsene il governo prussiano, di cui era ancora a capo, per poco, Bismarck. I tempi degli amori fra Bismarck e i liberali (amori politici, ma anche ecclesiastici) erano già lontani; tuttavia la decisione del governo, alla quale ebbe parte preponderante Bismarck stesso, fl1 favorevole alla indipendenza della Facoltà teologica universitaria: la chiamata dì Harnack poté effettuarsi. Ma tre anni dopo sul maestro qua– rantenne si scatenava una tempesta furiosa. Nella studentesca della Fa– coltà teologica di Berlino si era delineato un movimento contro l'obbli– gatorietà del -Simbolo apostolico nella chiesa protestante; il professor Harnack fu interrogato; egli sconsigliò d'insistere, ma con motivazioni e considerazioni personali non rispondenti ai principl' ortòdossi. La pub– blicazione della sua risposta agli studenti scatenò una lotta ecclesiastica, la cui vivacità è stata paragonata nientemeno che a quella per la Vita di Gesù dello .Strauss. Ancor.a una vQlta, alla fine del secolo, Ha;rnack fu segn~colo di lotta fra le diverse correnti protestantiche, allorché pub– blicò nel 1900 le sue -conferenze su L'essenza del cristianesimo. L'affer– mazione esplicita, che nessuna professione di una cristologia dommatica fosse necessaria per essere cristiano, rinnovò, com'era giusto, gli attac– chi dei conservatori: l'opera fu definita sprezzantemente « il libro cano– nico della setta ritschliana ». Ciò non impedì la ifortuna del libro (tradotto anche in italiano), la cui tiratura si conta oggi per centinaia di miglia.i~. Non ultima cagione della sua rinomanza fu l'aver dato occa– sione a un altro libro ancor più piccolo di mole e altrettanto famoso, anzi, per certi aspetti, più importante: L' Évangile et l' Église dell'allora abate Loisy (1902). Sorti curiose, - ma, a guardare appena sotto la superficie, punto illogiche, - dei libri, e degli uomini ! Contro il pro– testante liberale, adommatico, rivoluzionario, Harnack il prete cattolico si era presentato quale campione della normalità dello svolgimento dom– matico-ecclesiastico: L' Évangile et l' Église appariva a prima vista una rivendicazione integrale, totale del cattolicismo, fino al concilio Vati– cano e alle - devozioni popolari comprese. Pure, Harnack potè conti– nuare a vivere, ed è morto, in comunione colla sua chiesa; il « libro rosso » del Loisy fu l'inizio della crisi modernistica, finita colla proscri– zione totale del modernismo, colla scomunica del Loisy, proclamato vi– tando, e colla professione esplicita da parte di lui di abbandono della fede cristiana. Fra i due, il più rivoluzionario riuscì non colui, che va– lutava e sceglieva entro la tradizione, ma colui che, storicisticamente, aveva cominciato col giustificare tutto del pari. Si farebbe una immagine falsa di Harnack colui che, da quanto abbiamo esposto sin qui, lo prendesse per un propagànclista religioso, un agitatore ecclesiastico, un capoparte. Alla organizzazione ed all'azione dei vari partiti effettivamente esistenti, ieri ed oggi, entro il protestan– tesimo tedesco egli non ha preso parte mai; anzi non è stato mai nep– pur membro di un sinodo ecclesiastico. La sua attività letteraria si è svolta sempre sul terreno scientifico; se, accanto a questa, egli ne ha svolto un'altra, essa ,è stata piuttosto sul terreno sociale, anziché su quello ecclesiastico. Egli, cioè, si è molto interessato a questioni di edu– cazione, al movimento femministico, alla elevazione delle classi inferiori. BibliotecaGino Bianco

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