Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930

550 O. Marchesi - Il pessimismo di im apologista cristiano intervenga la graz:iia divina. a illuminarli. La responsabillità del– l'uomo, l'esercizio peccaiminoso e oolpevole della volontà umana comincia dopo la rivelazione cristiam.a. 111 Cristo è venuto, messo di Dio, a liberare dalla morte il ge-nere umam.o: egli ha chiwmato tutti ugurumeinte a, godere di questo beneficio. Perché, allora, non tutti sono salvati una volta che tutti sono chiamati? Perché il Cristo ha indicato a tutti [a sorgente della salute; da quella ,sorgente 111essu1110 che ,si a-ccosti, è respinto: ma è necessario accostarsi. Egli ha rivolto a tutti l'invito : « venite a godere il frutto della mia ,grazia: esso è esposto al vostro, libero arbitrio. Eccovi l'offerta della vit·a eterna: l'accettate? Avete provveduto ,a,llla vostra sa1'vezza. La respi111gete? L'avete perduta>>. Nie111t'·ailt:ro ,si deve attendere dlalla munificenza divillla (II, 64-65). Arnobio è tutto in ginoochio dav,anti al Cristo crocifisso che gli ha rivelato Dio e gli ha promesso la vita etema: ed ha quiete in– tanto sulla terra. La umam.a filòsorfia è apparsa anche a lui una mirabile ricerca del pensiero, capace di sempre 111uovi sviluppi, ma incapace di co111seguirequell'unica e immobile verità che si ottiene solt•anto con la grazia della rivelazione divina. La predicazio111edella virtù in nome della sapienza è una triste coillillledìa: ché se la virtù non muove dalla fede i111Dio, se non è un atto di obbedienza e di amore verso Dio, è una formula astratta cui irride continua– mente l,a pratica d ella vita. La società 'umana, dal re all'istrione, è un oonsorzio di .mestieram.ti, ineguali tutti 111elle comodità, ma uguali nelle bassez ze della for tuna. Quest'uomo mortale, gettato nel ,mondo dalla capricciosa fattura dli una divinità inferiore, può tuttavia levare :iin alto la testa e vedere in un lembo di cielo il sen– tiero che lo porta all'eternità. Cosi Amobio sognava di non morire; e non sappiamo per quanti an111i egli abbia vissuto il suo sogno. O0NClllTTO MARCHESI. BibliotecaGino Bianco

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