Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930

.Avventura d'estate 535 I i1l volto del1a, sua do,ma ch'era ,sano e vivo di s3/Ilgue; non .glielo avevia,mai visto così oolorito, e ~aJlcolava ohe ,era merito suo. · - L'arrnore ti c•O!mferisce, - le disse. Ella oonuì. Questa frase la <lliceva scher7,0saJmente sempre 1suo paidre alle giovaini ,spose. Suo paidlre era mort-0. E l'aver detto questa frase Io soddisifec,e iperché si sentì libero di poterla dire. Dopo, salirono lllella stanza; eHa chiuse la porta, socchiuse ae imposte . . Si spo,g11iarono; il letto ampio scricchiolò. Si addormentarono senza ,dividersi. Poi lui si svegliò rul I'llllliOire che fece l'impoista sbattuta dal vento. S<:,es,e dal letto per ohiuiderla. 11 sole irno,ndruvatutta la viallata. I ghiaioni biia1I1cheg1gia,vano, i salici si curvavaiilo al vento . .Spiò intensamente lungo il corso deilileacque; splemllenti due ragazzi nudi ,si rincorrevano, poi si tu:ffava1110 nelae ooque; le teste emerse gallèggi,a,va,no traspocta.te ,dalla oo:rrente. Richiuse l'~posta, lei dormiva, si rivestì ,sernza ifar rumore ed USICÌ. Gli pareva d'essere sfuggito alla sorvegli3/Ilza di sua maidre. Fuoil'i dall'albergo lo ,spfo,zzoera deserto ; ,scese !],a, 1stradetta Ve.T<so i mulini, scavalcò la, fel'rovia, ,si ·trovò tra i salici. I ragazzi che facevano il bagno erano sull'a1tra spO(Ilda, ora si teneviruno distesi sulla sabbia. Di qua nolll c'era ne~suno. Si spogliò e s'immerse nell'aicqua che,· soo:rireva ve!loce, si tenne disteso trattenendosi aii sassi del fondlo, ·aveva bisogno di sentir,si lavare, l'aoquia lo avvolgma scorrendo, il corpo ne godeva palmo per pa,1mo. Uscendo, l'ariià calda e ventilwta lo •8Jsciugòpresto; si ,rivestì, vo– leva ipercoirrere tutto il bosco di salici, arrivare fino al ponte sul Piave. . Una frenesia imprecisabile [o dominava. Attraversò ter,reni saib– biosi e urmidi ohe lo .resero felice. Erruno i posti dove giooav~ alla gue:rira ida mga.zzo. Qua e là c'erruno ancora alcuni filari di viti, l'uva era quasi matuTa, era l'uV3i fragola, aa stessa. GIOVANNI COMISSO. BibliotecaGino Bianco

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