Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930

598 D. Oinelli a 11,ui;gu~wdava iirt vialle. Poi legò il fascio che aveva in illll3J110, im:filò la f3!lce nel covo[le e s'allontanò verso il fosso: Felice la lasciò aJJdare un pezzetto; segn<~nd:Ola ingiù con lo sguardo. Dalla :fi[lestra l'Angiolina, guardava Tito che att<acoava le bestie al carro. Glli tenne dietro sn per kt viottola, e quando lo per,se di vi.sroo,,si sem,tì &ola, scoraggiafa. Eppure doveva farsi animo ; om più cm.emai. Dietro di lP-i, [le]la stanza ,scura, la iMarietta e Ettore i,;i divertivamo ool bruml>inodella Fosca; lo stuzzicavam.o·sulle gote e sotto il mento; lei non li ,sentiva p,res<mti che attra:verso la oortina dei suoi p,rresentimenti, ma una risa.tina più viva la, fece sor,ridere [o stes,so, aissen,te. Fiinalmente 11001 poté più stare e provò a, ruzarsi; ma sulla po,rrta'si scoragigiò: era trroppo fatica,. - F,a,mimi n piacere, Marietta, vai te a diTe aUa Fosoa che vein,ga· tra poco il bambino avrà fame. Prendi l'ombrello. Stette sullla porta a guardare ·H tempo che si faceva sempre più mimaccioso ; il cielo era oleoso come il mare in un0i ,grave bonaccia di scirocco. Dopo un momento la ,Mar1etta si riaffacciò daJ greppo: - iMarrnma, non c'è rimasto che Tito nel caimpo; è venuto via anohe il babbo. La Fosca ,e Felice: pareva che tutto d'i(llt011no oscillasse; e si apriva quel vuoto nell petto, come quando sognava. La Marietfa si era messa contro di lei, accosto aooosto. Pareva di doverle sootire tremare le ossa ,sottili sotto ai vestiti. L' Angiolima si chihò a guardarla negli oochi, come se nelle ,pupille le fosse rimasta un'immagine; ma no(ll ne potev,a parlare. Ohe poteva aver visto? F,orse sapevano tanto, quegli. occhi innocenti. In cima al greppo, contro al cielo, apparì Tiitò: guarrd,a,va di qua e di là, cercava quailcuno. · Ora scendeva verso casa. Per lei Tito dimostrav,a un rispetto che rws,eintava l'umiliazione, come se, di foonte a lei, volesse rioo1t10- iscere Ila sua miseria, la sua bassezza. Ma quella !Seriadovev0, di:ffid,a;re proprio di tutti; anche di Tito che era sempre così renuissivo. Tito fece una. oòsa che nO(llfaceva m~i; ,si tvatteinne 0, p0irlare. No(ll era, nel \Suonaturale, nemmen lui. - L'avete vista la Fosca, Angioiw 1 a? - No. La cercavo anch'io. Sarà andata .... Tito a~pettava, guar;dandola :fissa; questo, le rendeva impo,ssibile di trovare un motivo, le paralizzava il pensiero. E dopo un po' Tito riprese, scuotendo la testa : · - Dove volete che ,sia andata, C-0\Il questa stagione? Parlava ('A)'ll. U(lla voce umile, rassegnata. Poi, guaTdandosi in– torno, aggiunse: - Non c'è nemmeno Felice. L' An,gio1lina sorrise, ~ollev,ata. BibliotecaGino Bianco

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