Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930

284 M. Tabarrini Da allora, tutta la sua produzione diventò frammentaria: scritti occasionali, prefazioni, rassegne critiche, profili, nei quali si dimostrò vero maestro. Ma in queste pagine sparse non manca mai qualche scia di luce, specialmente quando dalle opere recensite trae argometnto per osservazioni acute, intuizioni geniali, sopra una serie di fatti o un intero periodo storico, talvolta per rifare o ricostruire addirittura, servendosi del libro che ha dinanzi come d'un materiale grezzo, che rimodeilla a suo modo. Si vegga, per citare un esempio tipico, lo scritto sulla cro– naca cli fra Salimbene da Parma. La disadorna prosa latina del mo~ naco si ravviva nelle sue mani e gli ispira un quadro vivace e compiuto della vita italiana del Dugento. · Nelle sue intenzioni, questi non erano che saggi e abbozzi appena delineati o, com'egli stesso scrisse raccogliendoli in volume nel 1876, « studi pr,eparatorii d'un lavoro più vasto sulla storia d'Italia, il quale per le fortune della sua vita rimase fra i disegni informi tracciati nel fervore degli anni giovanili, che l'età matura non ebbe poi né tempo, né modo di colorire>>. ,Se è lecito far credito a uno scrittore di ciò che non dette, ma avrebbe potuto, dare, questo credito merita certamente il Taba,rrini. Del resto, tra l'inedito da lui lasciato, c'è ancora materia per qualche volume interessante. I pensieri, che qui si pubblicano, spi– golandoli a caso da un fascio di appunti intitolato Pensieri sui tempi che corrono, vogliono esserne una piccola prova. ANTONIO PANElLLA. I. Sopra certe V3Jlltate moralità ·dei popoli settentrionali e pro– testanti, di fr.OIIlteai popoli meridionali e oattolici, bisogna non fermarsi alle apparenze. Presso di IIloi, ad esempio, se c'è un'af– fettazione, è qu_ella del vizio e no1I1della virtù. In Inghilterra è l'opposto, per cui l'ipocrisia d'oventa una legge di convenienza. Siccome illl quel paese la moralità è utile, chi non l'ha vera, lia fal– sifica. Noi che IIlOIIl abbiamo tanto puritanismo, ci mostriamo quali siamo, forse 1I1onmolto migliori né peggiori dei nostri censori. II .. Bisogna distilllguere il sentimento religioso ugualmente libero da pregiudizi in faccia alla Chiesa e da rispetti umani in faccia al mo1I1do,d'al sentimento religioso che si alimenta di controversie sottili e di fanatismo di consorteria. Il primo forma i gr3Jlldi ca– ratteri ed è proprio dei tempi di sana cultura morale ; il seco1I1do ,so:r;ge !Ileiitempi di dleoodenza, ru::oamrto all'ffillpietà ,sistarrm,tica e no1I1 rileva l',ahbas,sa!lllento-imorale del aredenite. ' BibliotecaGino Bianco

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