Pègaso - anno I - n. 10 - ottobre 1929

402 A.. Jlforavia. arrivavano continuamente, si udivano gli usci, laggiù illl fondo a quelle quattro o· cwque salette, sbattere soffiaIDdoe soffiando per l'afflusso frettoloso degli invitati; quanto alla saJ.a, era piuttosto un o-raIDstam.zooe asimmetrico, dal -soffitto basso, così trasandato e di~adormo, che al Cattameo quell'allegria c-he il mo e i ~scorsi della cena avevano ispirato, -svani oome d'incanto; per un 1sta~te, quei militari amm antellati, co m quel solo borghese, stettero 1m· mobili sulla soglia guardam.do : lo strunzone .pareva sdrucciolevole come un ponte di !Il-ave, il sof fitto coi suoi tre piccoli candelabri schiacciava ogmi cosa, e laggiù, •dalla parete di fondo, ll1Il grande specchio rettangolare ooo e.erte scritte dorate, regalo di qualche ditta produttrice d'i vini, pendeva incl:im.atosulle teste degli invitati, e dava a tutta la sala ll1Il sùo asp etto sgangherato e fuor di sesto ; si udivano gli arpeggi dell'orchestra, si sentiva per l'aria Ulll odore di temp o piovoso, d i ,segatura, di chiuso; al:fine quel gruppo si de· cise, e tl 'ascinam.do spade e stivali sull'impiantito, parlando e ridlem.do forte, a ndò a seder si proprio nell'-ango lo opposto, l à, sotto lo spec- chio oblungo; dopo U1I1 istrunte la festa com:im.ciò . · Dapprima, c01IDe sempre .succede in queste circo stanze, la danza langui ; poi ad un tratto fu come se u!Ilaventata c-arnev-alesca avesse invaso la sala, come se uno ,stuolo di diavoletti si fosse precipitato a punzecchiare e spronare la gioventù impaociata e ll1Il po' indolente che gremiva le sedie; tutti ballarono, lo specchio-reclame riflesse una selva di teste oscillanti, ballò sopratutto il CattaIDeo che il te– nente Catapano, come si fosse trattato dli un obbligo suo verso l'amico, presentò giovialmente in giro a tutte le ra,gazze della sala; la figura dell'assicuratore, alta, dalle spalle ll1Il .po' i!Ilgobbite, dalla testa to1I1da,quel suo principio di calvizie, -quelle sue grosse labbra timide strette agli amgoli, quei suoi occhi un po' a fior di testa, pru– d'enti, furtivi:i, discreti, lo resero ,subito simpatico, se 1I1on for-se alle ballerine, certo alle madri di queste, che accoccolate sui loro scanni, contempla,rono con UIIl compiacimento pieno di speranze quell'uomo serio, dolce, rispettoso, oorrett-amente vestito, che con un passo dli danza forse troppo semplice, e senza molto curarsi ,del ritmo, portava · una dopo l'altra in giro per la sala le loro figliuole infagottate e attoote; ci furono molte domaIDde su chi fosse, cosa facesse, donde venisse lo -scornosciuto ballerino; - si segga ... , venga qui. .., s'ac• comodi.... - dissero più ma dri al tenente Catapano che a causa della sua riputazione d'uomo squattr:im.ato era abitualmente ,tenuto in gran disprezzo da quelle a ooorte matrone ; e trunti oommenti fillli• rono mllturalmente per aririvare anche alle orecchri.edell'•aissicuratore al quale, ad un oerto momento, l'amico tenoo,te disse con ll1Il riso. malizioso: - ,Stai attento ... , ho lllll vago sospetto che tu abbia a prender moglie oo R. Di tutti gli ufficiali, uno solo 1I1on ballava IIlé prendeva ,parte alla BibliotecaGino Bianco

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