l’ordine civile - anno II - n. 23-24 - dicembre 1960

biu _Spediz'. in aM,. postale - Grup,p<J.Il I' rdin!e civile RIVISTA QUINDICINALE Anno II - n. 23-24 1-15 dicembre 1960 Una copia L. • 100 Editoriale: Progresso verso l'avventura - Jl Concilio Vaticano li di Giovanni Baget-Bozzo •· L'Europa e lo Stato di Paolo Possenti- Fattori di ravvivamento e di deperimento di Glauco Licata - La crisi francese di Lucio Giadorou - Oltre il comunismo e il fascismo di Antonio De Sanctis. ~~te e c~m~enti: Ker.nedy. e l'~frica - "Giunte diffici.li, , e conver~énze a~ P.S.I. - Il COMECON ~ la' po– ht1ca sovietica - L'att aie ·s1tuaz10ne nell'Angola - ~e vie del petroho- - Chma "caldo,, nel settore smdacale - Il progresso tecnico e le piccole industrie - Algeria e latinità - La Gran Bretagna tra CEE ed EFT A - I nuovi partigiani della pace. i Leiture: Moravia -e la crisi del romanzo - "Pour qh'il regne,,. Opinioni e dibattiti: Del Capo dello Stato di -Polemiche: Il _"Popolb,, e i cattolici baschi. Neri/ Capponi I Patria e verità di Luciano Brunelli. I , rogresso v~rso Ogni congiunturrl politù:a propone un "tema" i ed impone una "scelta". Ma nella realtà della politica ita– liana tale principio logico è stato rovesciato, s-i è anàci– pata, cioè, la ,;scelta] ed il "tema", la discussione ~~rte sui tempi e sui modi adatti a rendere compiuta la "shel– ta". Ra~.,;ontata alla ituaz~one politica· nel cu~ centrp si collega il problema l lle giunte, la premessa di carattere generale perde quel tanto di "gioco di. parole" c~, a prima vista può avere. La scelta relativa al problkma delle giunte è 'già sta~a compiuta da lungo tempo:· "~en– tro-sinistra" o megli~ "apertura a sinistra". Da anni qlJ,e• sta è la strada che vihne battuta con interruzioni talvolta e con' deviazioni chef pure hanno sempre confermato nei "leaders dell'apertura" il proposito di effettuarla, di jren- l'avventura' .derla operante. r i Abbiamo assistito al tentativo "diretto", di "liper– tura" èioè quello aJ livello di governo dell'on. Fa~fani quando dopo la co~ultazione elettorale del maggio 1958 cercò dì rafforzare fo prima edizione del centro-siri!istra con l'apporto del pdrtito socialista. La prova fallì e/ non riU$cÌneanche. dopo) la caduta del governo Segni allorchè il radicalizzarsi dellb lotta politica portò alla f orm_,ar,ione de! governo Tamb+ni. Nel frattempo l'on. Moro si è rivelato timoniere più accorto a condurre la "delicata i' . / operazione" attraverso le insidie dei "veti" .e dei "cf,Jsidi coscienza". - a no Jtanco Di già sufficientemente chiaro apparve il disegno del· segretario democratico cristiano quando dette il suo bene- • stare alla riforma della legge eÌettorale provinciale e · quando impostò la - c~mpagna elettorale .con le severe preclusioni nei confronti del MSI e del PCI. Ciò che non è pòssibile a livello nazionale, è possibile sul piano delle amministra~ioni comunali e p,-ovinciali ; ed u_nadetermi– nata situazione di fatto estesa sul piano locale non -può non influenzare ed orientare .le coalizioni di governo. E', in sintesi, la tattica seguita dall'on. Moro. Per– ciò "giunte d·ifficili" esistono soltanto per la grande massa degli elettori; la soluzione "globale" o id. soluzione del "caso per· caso" rappresentano solo i termini dialettic-i della inevitabile polemica post-elettorale. Laddove esi– stano maggioranze ài centro esse rima.,,ranno tali; dove è possibile si avranno giunte di centro-sinistra e solo in situazioni troppo consolidate si ripiegherà sull'alleanza con il MSI. Ancora una volta il compromesso, si dirà, ancora una volta, si è voluto eludere una scelta ; ma in • realtà non è così. Le, scelta, ripetiamo, è già stata fatta in termini inequivocqbili : "apertura a sinistra" proce– dendo, però, lentamente, evitando scosse e reazioni cla– morose. E' un tradimento da consumarsi a piccole dosi che trova schermo dietro un blando duello polemico fatto di piccole accuse e di gra'ùdi parole. Il "Popolo" consigUa al PSI un "periodo di riflessiòne 1 ' e l' ''Avanti" sdegnato

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