l’ordine civile - anno II - n. 23-24 - dicembre 1960

pag: 2. 1 I risponde_ inco{pando la DC di "contraddizioni ed incer- t~zze" e la ste1sa "Tribuna" nega la pregiudiziale antiso- 1 c~alista sol c~1 1:?n. Nenni si dichiari contro il '"totalita- rismo comunista . Non si cf:uccino, dunque, i socialcomunisti che l'at- · mosfera· politiç'a adatta all"operazione si sta accuratamen– te preparandd, : lo avvertiçimo anche da piccoli episodi che forse sfuJgono alla grande maggioranza degli ita:- •• lian,i. I • • . La riuscita dello sciopero degli elettromeccanici a Milano era gafantita dai picchetti formati dd gruppi co– munisti; la polizia non è intervenuta a proteggere chi • intendeva lavò,rate. A Genova si alimenta i!l "clima di luglio", con u't manifesto firmato dai g~ovani dei partiti comuroisti, socialisti, socialdemocratici, radicali del circo- ' , lo "Gobetti", p,el periodico universitario, "Il 45", del centro ebraico,: della CGIL, dell'ANPI che sostiene la ne– cessità di "proseguire con fermezza sulla strada imbocca- • " I ' ta a giugno . i L'agitazio~e della Guardia di Finanza è stata ogget– to di una inte~rogazione da parte di alcuni deputati co– munisti e la st~ssa "Unità;' sostiene che un diffuso mal- contento serpej;gia nelle file delle guardie di P.S. • Sono episJdiforse di ·scarsa importanza se presi iso– latamente ma ie inseriti nel contesto politico, rivelano Il Co.ne ilio In un 'udienza accordata ai· membri delle Commissioni e dei Segretariati istituiti ·per preparare il 'Concilio, il Papa ha detto, parlando del carattere proprio del Concilio Va– ticano II: « Nell'epoca moderna di un mondo dalla fisio– nomia profondamentè • mutata e sorreggentesi· a .fatica tra i fascini e i pericoli della ricerca quasi esclusiva dei beni materiali, nell'oblì:o o nell'illanguidimento dei princìpi ,di ordine spirituale e soprannatùrale, che caratterizzavano il penetrare e l'espandersi, lungo i secoli della civiltà cri– stiana, nell'epoca moderna, dunque, più che di un punto o dell'altro" di dottrina o di disciplina che convenga richia– mare alle sorgenti pure _della Rivelazione e della tradizione, trattasi di rimettere in valore ed in splendore, la sostanza del pensare e del vivere umano e cristiano, di cui la Chiesa è depositaria e maestra nei secoli>>. , Un Concilio· di riforma, nel senso ignaziano del ter- mine, è dunque nel pensiero di Giovanni· XXIII il Concilio Yaticano II. Un Concilio sulla linea ideale del Sinodo ro– mano, cui il Papa lo ha sempre idealmente connesso: un Concilio che tende in sostanza a mettere in rilievo ed in risalto il senso integrale della llivelazione cristiana, nei confronti dei problemi di vita che il mondo moderno ,pone- • alla Chiesa. Potremmo dire che il· ,Concilio ha per oggetto la rein– tegrazione del costume cristiano, cioè di quel modo· di vita che ha la Fede come sua norma. Questo è profondainente cO;rrisponderite alla natura dei tempi che viviamo, dei nemici che la Chiesa ha ili fronte e dello stesso presente suo. stato. Tutti e tre questi fattori richiedono oggi non tanto e non 'precisamente ~elle definizioni di « ùn punto particolare. della dottrina e della disciplina » quanto la riproposizione in termini totali :della condanna cristiana all'errorè mo– clerno e -la contra:pposizione tra la pienezza della monda– nità, che il costume moderno esprime, e la pienezza del Cristianesimo. • b1 .10 n l'ordine civile anch'essi il processo di progres~ivo dissolvimento deUo Stato. Sin dal lugli'! scorso lo Stato sconfitto v;iene per– dendo le caratteristiche della fun;zione che non può ess(?• re surrogata dal clima di ~'serenifà" che si crede di aver ristabilito. I fondamentali problemi della vita di una na- 1 • zione van'!'o coragg,iosamente affrontati e non vilmente mascherati. I • • L' "apertura a_sinistr.a", a :~uggello dei fatti di lu– glio, verrebbe solo a legittimare la insubordinazione cd- munista, infliggendo un colpo mortale allo Stato. . Ed anche questa verità si vuol mistificare quando si obietta che l' "allargamento dell'area· qemocratica" re– !>pingerebbe ai marg_inidella vita politica il PCI. Se que– sta eventualità non si è mai presentata prima - nella vita politJica italiana, ebbene essa si è avuta con il governo dell'on. Tambroni. Allora abbiamo tutti visto di che co– sa è capace la piazza mobilitata dal PCI che anzichè. es– sere relegato in una posizione di isolamento si è. rivelatq il determinatore della legittimità di un governo ~d il con~, dizionatore della politica italiaTiia. Progresso, dunque, verso l'avventura mrxista, progresso sulla via di quella sv\olta generale delila politica nèl paese di cui parla l' on. T<;>gliatti., dimentichi di un preçiso impegno politico. L' 1 opportunismo, il potere hanno lasciato alle proprie · spalle i principi e la fede. ( O. B.) Vaticàno di Giovanni Baget-Bozz"O . Il mondo dice ... il Cristo dice ... Occorre che una separa- • zione profonda, una sfida integrale -separi oggi le due città eternamente separate, ,quella che ama rDio sino al dispre-zzo di sé e •quella che ama sé sino al disprezzo di Dio. Sotto questo aspetto, il ConciJio Vaticano II si pone sotto il segno del Vaticano ,I e della figura che è il segno di contraddizione tra il Cristianesimo ed il mondo moderno, _ la venerabile figura di Pio IX. I • Non a caso, Giovanni XXIII ha voluto, nel ricevere gli auguri per il suo 79° compleanno, quasi identificarsi con la figura di Pio IX, («vi preghiamo ~i fasciarci quasi nel– l'ombra del nostro grande predecessore Pio IX»). Questo dice molto sul senso che, per ispirazione dello Spirito Santo, il Papa intende dare al Concilio. Si può intendere dunque che il Vaticano II si colloca • nella linea di continuazione ideale del Vaticano I· di cui porta il nome e vuole riprendere la condanna - dell'errore moderno, indicando all'umanità, malata a morte a causa di quell'errore, la via unica di salvtjzza, il Cristo Vivente · nella sua Santa Chiesa Apostolica Romana. • Per ben intendere dunque il senko del Concilio, quale il Papa lo ha definito, occorre betl • conoscere la natura 1 dell'avversario che la Chiesa ha di fro~te. Occorre cioè defi– nire che cosa sia lo spirito moderno f là cultura moderna. Dello spirito moderno e dei suoi vari l[tati. • • Lo spirito moderno appare nelle prime definizioni dei Pontefici _sop~atutto come un ele.nco_ d_i errori. Preudiamo ad esempio la « Quanta cura: >l d1 Prn 1IX: ,« Anche se non ah-biamo omesso di condannare e di jriprovare i pii:Ì gravi tra questi errori, tuttavia la responsabilità, a Noi divina– mente affidata, della Chiesa cattolic~ e della- salute delle anime ed il bene della stessa società u~ana esigono che Noi soHeci~iamo -il vostro zelo -pastora-le a bomhattere altre prave opinioni, che seguono da quegli er ori c.ome dall~ loro

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