l’ordine civile - anno II - n. 22 - 15 novembre 1960

bi pag. 12 1) Ess_i sono tali da imporre, ma– gari dietro il paravento di "stati di ne– cessità" o di "sce.lte • coraggiose e me– ditate", la formazione di maggioranze appoggiate ,dai socialisti in un gran nu– mero di comuni e provincie tra le pii,i importanti nel Paese; tenutò conto de( veti politici e del riconoscimento· uffi– ciale di democraticità rilasciato dalla DC al PSI con la ma",,,catapreclusiòne pregiudiziale nei suoi confronti, nono– stante il persistere dei legami ,di questo con il PCI. Tutto questo· significa per l'on. Moro essere sulla buona strada per concretare il primo obiettivo che egli si poneva. 2) Perché- i risultati eleÙorali, se– gnando una pesante sconfitt_a dei Mo– narchici, tolgono al PLI la possibilità di offrire aU-a DC un valido ricambio a destrà, con cui bilanciar.e le tendenze filq-socialiste ✓ dei tre "part~ers" della attuale _maggioranza, ponendo tale par– tito nella alternativ_a -di accettare giun– _ te corvdizionate dai socialisti o di de– vi_ar_e .la sua "convergenz·a parallela", 'la qullle cosa è ciò che si atterodé Moro . p~r realizzare il suo secondo obiettivo. Ed allora, ecco ciò che può sembra– re • paradossale ma che tale non è : il successo dell'on. Moro è direttamente proporzionale al mancato r_ealiz~arsidi quel{à che era la piattaforma -elettorale ufficiale della DC, quella su cui,,pre– sumibilmente, faceva a.~se_g,namento _1ar– _ga parte dell'elettorato ca.ttolico. Quale era la piatta/ orma elettorale _"{l)fficiale della DC? 1) Ridurre l'influenza delle sinistre marxiste nelle amministrazioni locali. 2) Garap,{ire ad esse stabilità, effi– cenza e· chia,rezza di programmi. I risultati elettorali parlano un - lin– guaggio eloquente. L'irofluenza delle sinistre marxiste nelle amministrazioni locali è aumen- , tata in modo diretto -- con l'aumento dei voti e déi seggi marxisti - ed in modo irodiretto _:__ con le rigide preclu– sioni della DC nei confronti del MSI, con le sostanziali riserve verso il PDI con le riserve verso il PLI -- fatti que.– sti che non p"ossono non valorizzare al massimo il peso del.la sinistra marxista. Ne, d'altro canto, si -può parlare di garanzie di stabilità, di efficienza e di chiarezza programmatica nelle ammini– strazioni locali, --soprattutto nei comuni e nelle provincie più rilevanti, quando nella più parte dei casi, _per l'i111:posta– z;io~e data dalla DC ai suoi rapporti çon le diverse forze po.litiche, le mag– gioranze,- se si formeranno", saranno le~ q,erivanti di " 1 pateracchi" privi_ di reale valore sul piano_ di -programmazione ed es_ecutivo .. A qu_esto ,punto si pone la 'domanda di come si sia giunti (Ji risultati del 6 e 7 novembre e, per quanto riguarda ·l'on. Moro, a far· coincidere· gli stessi con i suoi intendimenti politici. , Noi riteniamo che la giusti{ icazione iJ.ic fondo dei risultati elettòrali vada ri, cercàtcì nel modo con cui la DC "fìa rea• gito in- lug.lio· all'òffensiva di piazza scatenata dalle sinistre. ,~}. Molti commentatori hanno ·tentato di individuare le cause della perdita sec– ca di circa un milione dt voti subita dalla DC. Ma nessuno,' e meno che mai negli ambienti ufficiali di Governo e del Par– tito, ha fatto cenno al fenomeno delle schede bianche che, da notizie fram– mentarie ma verificate che giungono da diverse parti d'Italia, avrebbe raggiun– to in queste élezioni una dimensione sconoscinta _nel passato. E' tutt'altro che' ~zzardato dire che 11,na fortissima ·percentuale di tali sche_– Ue bianche rapprèsenta un atto di re– sponsabile protesta -di elettori DC ·i qlf._ali, nella im·possibilità mo.raie di ~vallare la politicd • dèlla direzione del Partito e non trovando sufficienti ga– ranzie di tutela in altre formazi,;mi po– litiche, hanno. preferito manifestare in tale modo una sostanziale disapprova– zione per la linea di condqtta elaborata dall'on. Moro dopo i ·moti del luglio scorso. L'aumento, di tJoti • co-munisti, _a ben· ve-dere, altra giustificazione non trova se non nel sostanz_iale successo conse– guito a luglio da.lfna operazione intesa .,a.dare un colpo, f~rse decisit!o, àl pre- stigio dello Stato e delle sue istituzioni. Il ·PSI, dal .canto s!l,o, -ha trovato 'nei · fatti di luglio, e · negli avvenimenti che ad essi ,sono seguiti, l'elemento che gli • ha perme.~so di riprende1e a tutta ,mano quella politica di ·equivoco che la f or– mazione dèl governo Tambroni - che poneva alla sua base -una ineliminabile esigenza .di chiarimento totale delle v_a• rie .posizioni •politiche avanti ai proble– ,mi di fondo -della società ,nazionale ·– rendeva- sempre più sterile, e ,priva di • pros11ettive. Per .cui-dot!remo dire che i r.isultatì elettorali del PSI, lunl{i dal– l'essere negativi, debba,no considerarsi assolutàmente positit!i; dal mom_ento c,he senza i fatti di .luglio, alla luce di considerazioni -obiettive dei fatti, gli. stessi avrebbero potuto essere • di . ben altra gravità per l'on. Nenni. • ·Oppòste _le, considerazioni da farsi circa i risultati del P8DI e del PLI. I fatti di lul{lio, bloccando la crisi del PSI, han7,,o impedito ai social,demo– cratici di avvantairniarsi in larga misii~ ra della stessa; misura che - quasi ,sicu– ramente sarebbe sìata superiore al van– taggio - in voti acauistato dal PSDI ne.I– le elezioni del 6-7 novembre. Lo stesso ragionamento vale per il PLI. I fatti di lup.lio hanno portato 'i voti monarchici a defluire nel MSI, to– glfondo ai libera{i la possibilità di av• vanta,rl{iarsi in modo sensibile della or- mai irrimediabili crisi del PDI. • Nel quadro di tale diagnosi, si inten– de allora come i r..isultati elettorali coin– cidano con gli intendimenti 11olitici del– !'on. Moro;· e come all'on. "Aforofossero necessari i fatti di lul{lio, e le -conse– guenze che da essi sono derit!ate, per concretare i. suoi piani Tiolitici. l)o-n. Moro, per realizzarè gli o.biet– tivi ·di cui -so11ra ,abbiamo fatto· cenno, aveva ~cessità : • l'òrdine civile i 1) che il PSI /mantenesse intatta la sua forza politica,; 2) che i par#ti di centro-sinistra non acquisissero ~na forza tale, a spe• se del" PSI,. da co~dizionare, senza l'ap– porto socialista ~ con il suo apporto marginale, ·le - mqggioranza nei grandi comuni e ,nelle ~rovincie; 3) che la DC! ed il PLI non dive– nissero beneficiari della crisi monarchi– ca, al fine di evi1are ie alter"(lative po• litiche di destrU;4emocratica alla spinta di sinistra. 1 Tutto questo è 1 -avvenuto puntualmen– te, ed ora l'on. 1lforo si accinge a pas– sare decisamente J ai fatti secondo il suo • programma. i .Mentre scriviamo, ·infatti,· ,pare certo .che la DC si acciiga a varare nelle gran– di città e nelle ·provincie giunte appog~ -giate al PSI. Acè~rdi precisi in tale sen- -so sarebbero statf presi al livello di 11er- .tice = fra DC e PSI. La reaz[one '1ie.llacosvdette forze di - centro e di dest-,;adella DC è del tutto trascurabile, considerato che per lo sta– to maggiore "doroteo" e· "centrista" il problema, come da noi ripetutamente sottoli;neato, è uno solo.: mantenere ad ogni.costo.il po~ere. • " La. sola resistenza alla politica di Mo– ro sembra ,si ·avrà ·.a Rom·a. ma ritenia– mo che -di una eventuale soluzione al •. comune di Rom-a difforme da quella che ·sembra la linea concordata tra Nen• ni-M oro per le altre città, n,on costituirà motivo di,rottu71a fra DC e PSI. E con ciò si ·potrà. dire - che la para– bola -politica ini,ziata a luglio con .il ce– dim,'!nto alla piazza sobillata dai marxi– _ sti, si .concluderà a dicembre -secondo ..logica, con .l'inserimento deciso dei marxisti in quefle strutture chiave· del- lo Stato che sono le amministrazioni locali; premessa indispensabile, seco-n– do la lol{ica leninista, per, la· conqll-ista - di tutto il . potere. LUIGI ANFOSSI CANADA' 'L'autonomia .dei franco-canadesi La tendenza .accentatrice, sempre più accentuata, nella amm.inistrazione e· nel Governo del Canadà va determinando _da qualche tempo delle reazioni spe– ciè tra _ gli eleinenti 1più giovani della popolazione franco-canadese .. . ·oa 60 mila abitanti, quanti ne era– no nel l 7fi3 ·allor-ehé il Canadà cadde • sotto; -fa corolii.a britannica; i -lran~– ca~adesi • sono/ oggi diventati, unica– mente_ per merito di una insita fecon– dità di popolot _più dì 5 milioni di per– sone, fedélissimi ,alla religione catto– lica, alla Hngua franèese· ed alla cultu– ra latina, che hanno costituito il baluar– do rlei loro fondamentali diritti ed in– sieme la radice e fa • fonte del1a loro individualità, vocazione e missione, e 'ddlà loro sÌraordinaria en"ergi-à propul– siva in terra americana. Il Patto confed-erativo del 1867 ~t~•

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