l’ordine civile - anno II - n. 18 - 15 settembre 1960

La vera lotta contro :··.il • coIDun1smo La formula della « diga contro il comunismo » fotografa esattamente la posizione anticomunista -dei pa-rtiti democra– tici. Questo atteggiaménto di sola difesa passiva contro una forza che dilaga, costAuisce di per se stesso una subordina– zione alla iniziativa avv•el"saria, una accettazione della lotta sul terreno voluto dall'avversario, e con la impostazione che esso ha predisposto; iè un •rinchiudersi volontariamente in una cittadella asse-diata condannandosi a re:sistel"e in una situazione senza uscita, e che alla lunga -diverrà insostenibile. Il bilan- cio sconfortante di quindici anni di una tale batta-glia anti– comunista ne conferma lo sviluppo co-mpletamente negativo. Il fallimento della tattica della « concorrenza » sul piano della socialità è sancito dalle eifre dei risultati _•elettorali c}ie_ ,µepon– gono sul progressivo avanz.amento del comunismo; alla tat– tica del cc possibilismo » verso il socialismo, ri,guardo alla po– litica di vertice a livello dei partiti, risponde il continuo slit– tamento di tutto lo schieramento -democratico, accelerato o preceduto da sempre nuove cc correnti di sinistr•a ». Nell'una come nell'altra diTezione si ,è accresciuto il vantaggio av,yer- ,, sario. Il pericolo comunista 1è oggi più incombente che· mai .. Frutto probabilmente di un cer,ta 'stanchezza, una u-lterior•e· evoluzione dell'atteggiamento anticomunista si sta registrando ora nel campo dei difen 1 sori a·ssediati; una evoluzione suscet– tibile ,di determinàre ra:Pidamente la •psicosi della resa. _ I parti -democratici, ,cc ·convergenti » su questa -posizion~; sono ormai in sostanza impegnati a ra·bbonire il comunismo avanzante. Si sono afta·ècati disperatamente all'illusione di cc tagliargli di sotto i piedi » non già più le ragioni valide delle sue istanze -« sociali », ma addiritturl! i pretesti, anche più artificiosi, della· sua azione sovversiva. La difesa ridotta alla speranza che il comunismo risparmi i suoi a:ssalti; e si affida alla tattica dell'a.rrendevolezza, nell'illusione di dilazio– nare la propria resa a dis•crezione. La liquidazione frettolosa e sommaria del Governo Tamhroni può essere ,giustificata, presunrivamente, con diversi argomenti, ma,gari anche non del tutto privi di validità, ma nessuno dei quali riuscirà a spogliarla del suo significato più vero. La sua ragione essen– ziale, immediata, incontestahile resta il cedimento di fronte all'impostazione_ comun,ista, una impostazione dichia-ra'.ta e d'ocumentata per tale dagli stessi organi responsabili del go– verno e del partito di •gov-erno. L'arrificio:so antifa-scismo postu- mo, con funzione strujllleittale di lotta anticomunista, con -cui si tenta di trasferire i termint d·ella :questione dal ,piano della realtà politica a qu~llo della polemica propagandistica, è niente più •che un in-g-enuo espediente che non sposta -di un pollice il rapporto di forza che si è venuto a creare tra il comunismo e i suoi oppositori. Ed è ·certo purtroppo che i r-isultati e g~i 1 !:)ffet,ti,del ce,di 1 $,e,1!'tP·non -mancheranno di fa,rsi vedere alla prima o·eca:sione. La paten-te di validi,tà qemo,cra-. tica rilasciata ai disordini di piazza non può' stimo1!1re i1 ri– corso ad essi come efficace struìnèntb •,di lotta politica.' E - ' l'ostracismo insistentemente dichiarato alle forze nazionaliste rende ormai praticamente impossibile, senza perder-e la fac- cia e senza subire ·defezioni, -il rilancio di una « chiusura netta » nei confronti del comunismo. ;Era questa l'-ùnica strada che allo stato -dei fatti, cioé nelle condizioni d·i assediati, rima– neva come po-ssi·bìlità.. impregiudicata ,di riorganizzare e pro– lun,gare la resistenza poi-ché suscettibi-le di orientare -e indi-• rizzare i tentennamenti, ridar coraggio ai timo-rosi, distoglieI"e 1 gli arrivisti e i profi tatori_ -~l!:l ru~t{l,~~ tl!.tto sulla resa, se.o~ di Antonio De Sanctis raggiare la baldanza e quindi' l'intraprendenza degli attac– canti, che invece il possibilismo aperturist-a ;rafforza e sprona in fortissima misura. Ed ,è quesla formula che il partito di maggioranza s'illude pro~ahilmente di_poter tenere di riserva. Ma è assai probahile che ,quando si troverà nella necessità e con l'intenzione di realizzarla esso mostrerà allora la pro·pria debolezza proprio mentre s'illuderà di ,poter fornire una prova di forza e di c.ompaUezza. I tempi di :questa verifica dipen– dono dalla strategi 1 a dell'attac,co comunista. Ma tutto lascia orm-af vedere che in ·questa contesa drammatica si è da poco aperto. il sipario sul ·penultimo atto. • La ricerca ,delle •cause di fallimento delPantico-munismo democratico,, quale vediamo sempre m~glio •delinearsi, ci ri– porta primariamente alle sue ragione politiche immedia,te. Mentre la ragione unica -della forza· ,di eonrqui,sta del comu– nismo si identifica ,con l'-afferm:ata esigenza di maggiore « giu– stizia so•ciale »; la sola ragione valida dell'anticomunismo ,de– mo-cratico resta, _in -sostanza, _la difesa pamva •,della libertà. • Senza _rendersi -interprete di ,quella esigènz<a (o tentando di farlo ,solo :mutuando l'impostazione stessa del comunismo), es– so oppone -dunque un concetto astratto, e variamente interpre. tabil-e (e ... manovrabile), ·ad un -sentimento concreto - anche se mal ripo,sto - la cui fo,rza propulsiva ,è senza discussione enormemente più grande. tl1 :suo irusuccesso, posta la lotta in questi termini, è -scontato fin dall'inizio. Si ,tratta d_el resto d-i una •battaglia che esso conduce senza 'Convinzione autenti_ca perché sente, al fon-do, l'inìpossihilità per la -lib-ertà, razio– nalisti-Qamente· concepita ed esaltata, -di contraddi•re ,se stessa, trasformandosi, con l'opporsi -ai suoi impliciti sviluppi, in tutrice dell'ordine. L'anticomunismo demo·cratico è, in fondo, un anticomu– nismo fa'l~o; è un equivoco eh-e porta -al risultato opposto a quello creduto, al trionfo del •comunismo che si illude di com• battere. Un ,((fronte » anticomunista ,co•stituito dai partiti de– mo•cratici è una immagine artificiosa propagandistica che rie- • sce a sollecitare !'·orgoglio dei « difensori della li,bertà » ma che non ,ha .rispondenza nella realtà dinamic'a delle situa~ioni politiche. n ·presunto cc fronte »· democra-tico trova, volente o nolente, il suo epilogo nel•« fronte pop'Olare ». 1 Le due posi– zioni no,n sono antitetiche -ma successive. Sul ·piano dell'azione concreta •come \SU 1quello ,dei principi, non si dà -vero antico– munismo se non al di rfuo-ri •del « sistema » -li.berale e contro di esso.· L'opposiz,ione al sistema nel suo complesso contiene implicita l'opposizione •più radfoata •e più giusta nei confronti del ,comunismo. Il cc go:llirsmo >> in ,Francia .ha fatto registrare una forte regressione •« elettorale » del ,comunismo, pr01prio , perché esso sorg-eva ,come opposizione radical-e a tutto il si– stema, del quale, del ,resto, proprio i comunisti rima,sero i più strenui di1fensori. Il v•ero anticomunismo infatti non può .essere una _posi~ion-e di principio, 'Che sarebbe -del tutto nega– tiva, ma soltanto un a-spetto derivato, una conseguenza impli– cita ed accesso-ria della fedeltà ad un principio divierso, e !dal– l'impegno di tradurlo ,costantemente in azione politica con- - creta. Non 1è la resistenza all'errore •che sconfigge l'errore, ma la proclamazione della verità. -Sebbene l'ultimo atto della .battaglia anticomurìi,sta nel nostro paese non sia ormai più lontano, è assai probabile che gli sviluppi ·di una con-tesa estrema finiranno per precederlo ed orientare o determinare le vic-ende. Tutto lascia credere ,che

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