l’ordine civile - anno II - n. 15-16 - agosto 1960

Il boomerang Il neutralismo, sino a pochi anni or SO'IlOa,veva una sua mistica, sempHcista se s~ vuole, ma attra'ente per ,i popoli che della guerra, o •per esperienza diretta o indiretta, avevano sen• .tito tutto l'orrore, avevano sopportanto le conseguenze tra– giche e deludenti, àvevano valutata tutta la inutilità ,delle orrende carneficine, ·e vedevano il mondo diviso in due grandi blocchi, basati su di un rapporto di forza e una gara di produ– zione industriale, dilaniati da ideofogie delle quali gli altri popoli non afferravano che il lato esterno, superficiale, dir~i più esattamente essoterico, senza riuscire ad approfondire né gli scopi, né le possilbilit:à latenti, delle quali non vedevano le intime connessioni e •possibili- sviluppi. Sorse così neH'India, o •per lo meno vi _ebbe la conu• crazione dell'opinione ·pubblica internazionale, il concetto pa– trocinato dal Pandith Nehru della cosidetta cc terza zona >>. '11 pensiero dello statista indù era infatti quello di unire le nazioni che non avessero fogami né col blocco occidentale né con •quello orientale, allo scopo ,di salvaguardare la propria integrità, la' propria neùtraHtà •e -di inserirsi nel gioco ·politico mondiale con funzioni equilibratrici e mediatrici. Questa terza ,forza non a,veva però i caratteri della univer– salità, pur volendo, in un certo senso, essere universale ; era internazionalista pur non essendo marxista· anche se s-pesso del marxismo praticava la prassi, ·come quando si schierava contro PEuropa e l'America accusandole ,di imperialismo e colonialismo, sulla falsariga del comunismo bolscevico il ,quale attinge la sua vera forza dal messianismo .proprio delle or:de mongole ddla ·steppa e-d è nella sua essénza asiatico e an– tiòcci:dentale. Suii;gestionato dallo sloii;an: l'Asia aigli asiatici, il Pandit'h :Nehru lo completò con' l'Africa •a1gliafricani. Na,sce così il movimento afro-asiati-co neutralista che, peT ia cecità dei romantici ·d,ell'imperia'1ismò e dei profittatori occidentali del colonialismo, da noMle ideale di re,denzione, quale lo aveva concepito lo statista indù, ,deirrada rapida– mente •per l'influenza della ca•pziosa ideofo.gia bolscevica in un vero -e ·proprio .razzismo che aveva per bersaglio, primo ed unic·o, la T•azz·abianca. Questo neutralismo deii;enerato trovò subito echi, risp<in• denza, simpatie ed ap·po,!!;gimàr:rismo-lèninismo dell'URSS e neUa Cina do~e comincia ad affermarsi imperiosamente -il comunismo fanatico dei neotiti. Russia e Cina non erano ancoT•a ,di~ferenziate e videro, nella terza forza neutralista, la possibilità di isolare, attraverso la :formula dell'eouidistanza, non solo il mQndo a,fro-asiatico, ma molti paesi dell'America latina e della stessa Europa ,da quelfo che si è autodiefinitn mondo libero e che il comunismo russo-cinese denuncia cruale ultimo baluardo sia del classi• co ,colonialismo al •quale si agii;rappa ancora la Francia, sia damaitfarismo a•meì-icano che, vorrelJbe al ri-paro della NATO, imporre il suo predominio economico e finanziario.· al mon– do intero. •Siamo nel periodo nel .quale gli oppressi e i depressi, le vittime e gli insoHerenti del coloni,alismo ,e del ·paternalismo affaristico degli occidentali, si recano in devoto •pellegrinag• •gio al tempio ,della Trimurti: Marx, Lenin e Stalin, che aveva trasforma•to Mosca, la Terza Roma della ortodossia moscovita e degli Czar, nell'Anti ,Roma del comunismo ateo e materi!\• lista, cioè neH'anti occidente. Incoraggiati ,dall'adesione che •appariva !plebiscitari!\, i. bol– $çe,v~ 'e.i :uu~~I!! di adQtt!!re l:!U $CDla mondiale fa tattica del del neutralismo di Enrico lnsabato fronte popolare che li aveva avviati a•l successo m molte na• zioni dell'Occi,dente. Ben presto •però dovettero const•atare che le proteste ,dei , musulmani dell'Y del-Ural, ·del Turkesi:an, del Caucaso contro l',teismo persecutore di Mosca, e le rivendicaziorri aUa in• dif:endenza deUe_ nazioni allo~ene deWURISS, la cui po~o– laz1one supera d1 oltre la .meta quello ,della Grande Russ1•a, tr~vavano orecchie ·attente tra le nazioni neutralistie, e quando il· 18 aprile 1955 fu convocata a Bandug in Indonesia una Conferenza alla quale aderiTono uHicia·lmente quasi tutte le nazioni afro-a11i-atiche, la Ru11sià subordorando il vento infido, declinò l'invito. Bandung fu una grande battaglia perduta per il comuni-•· 11mo, ,della. quale l'Occident•e non seppe, o peggio ancora non volle, approfittare tempestivamente. • Eppure alla ,Conferenza di Bandung ehe aveva energi– camente ,condannato il colonialismo e l'interferenza negli affar.i degli altri, per bocca ,del suo Presi·dente So·ekarno aveva dichiarato: ~< Noi si•amo uniti dall'odio contro il colo– nialismo qu·alunque sia l'a•spetto -che. egli possa assumere » e di rincalzo numerosi atri paesi, n-a i qua 1 li la Turchi-a, l'lrak 1 ,Ceylon, esplicitamente e senxa sottintesi dichiararono che la CO'Ilferenza non ,solo •condannava cc Il •colonialislll'o bianco, ma anche .quello rosso che dernba,' distrugge ed opprime i popoli a lui sogg·etti 'COD una crndeltà senza precedenti ». Il rappre- 11enta·nte deH'Ira•k, Fa•del el-iDjamali aggiunse: cc Sotto il vec– chio colonialismo i gemiti dei popoli- oppressi finirono per essere uditi, mentre sotto il colonialismo sovietico dò non è possibile, poiché il terrore rosso soffoca i lamenti ,dei popòU da lui 'oppressi ». La Russi·a, ,convinta ormai che un neutralismo permeato daHo cc gpirito di Bandung >i poteva 1 divenire esiziale per lei, immediatamente ,cercò un altro sfogo per •qu·esto spirito tale da servirsene nella guerra fredda co:iitro l'Occi-dente. Intan'to •per non comprqmeittersi decide di rinunciare a far11i•rappresentare ufficialmente o ufficiosamente a confeTen- ze. e ,a raduni -del_,genere di Bandun,g, ma immediatamente ' fece organiizzare in ogni paese ,di Attica e ,di Asia ,dei cc •Comi– tati di solidarietà 1A:fro-Asiatici ii includendovi, -come aderente la stessa URSS. Fu creato un segretario ·permanente .di questi Primo segre·tario ,del Partito Ce-ntrale dell'Uzhekistan. Con• temporaneamente fu organizzata a Tashkent, una _confèrenza di scrittori a'fro-asiatici ,che, invece di letteratura, si -occupo' di politica e n:elle sue risoluzioni non foce che riprodurre pedÌ'ssequamente i punti di vista uHidali del Governo Sovie– tico sul colonfalismo. - Ciò naturalmente, con l'aiuto dei· rubli non lesinati •dagli attivisti, CTeÒ ,eq;u:ivoci e confusione tra i neurtralisti, molti dei , quali si convinsero di trovare nei pro.grammi estremisti dei - « Comitati di soHdarietà afro-asiatica >i, ·di ·obbedi 1 enza· co– muni-sta,· l'arma più sicura ·e più. rapida per distrnggere e co- ionialismo è imp~ri-alismo. • Tuttavia le decisioni prese a Bandung di rendere perio– diche le « Conferenze della solidarietà dei popoli atfro-asia– tici » indusse la R.A.U. a convocare la prima di ~sse al Cairo nel febhraio del 1959, seguita dalla seconda che e<bbe luogo alla metà dell'aprile del 1960 a Konakry, la 'Capitale della giovane Repubblica di Guinea, il cui Presidente ;Sheikh .A:hmed Turi ( il cui nome atfricanizzato è divenuto Seku– Turé) di origine ara 1ba e mussulmauQ {ii religi1n1e , è

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