l’ordine civile - anno II - n. 6 - 15 marzo 1960

pag. 12 l'ordine civile -------------------------------------------------------- zione {di centro-sinistra) comprende la D.C., il P .S.D.I., il P ,R.I. e può con– tare ( per un suo ipotetico i1npegno po– litico) sulla benevola as tensione del PSI, foriera questa di p.iù ampi contri– buti che in futuro i socialisti potranno (Jrrecare allo svolgimento della linea politica di cent!roisin·ist,ra » ; discorso .che a noi pare debba essere inteso co– ~e affermazione esplicita che la ca11sa f.lel centro-sinistra· - e quindi del pro– ,gresso - avrà partita vinta quando il rP.S.T. s,arà entrato a fare parte ufficial– mente del blocco di •sinistra democra– tica DC-PSDI-PRI. • Tale affermazione -potrebbe avere .una parvenza 'di concretezza sola-mente a due condizioni : ' 1) che la linea di centro-sinistra dei tre partiti sia fondata su di un impe– ,gno u·nitario e ,glo'bale degli stessi, in ,modo tale da farli apparire come una .reale e compatta forza dinamica ri– :spetto ai problemi politici, economici e ,sociali da affrontare nel Paese; 2) che il P .S.I. converga finalistica– mente e con tutte le sue forze su tale linea politica. Sarehbe assurdo anche il tent are di dimostrare la possi1bilità che si v eri.fi-– chi la prima condizione, e. il Benadusi lo conferma esplicitamente quando par– la di permanente pericolo di scissioni all'interno delle forze dell\oera ti che. Pensare che il- P.S.I. possa conver– r,ere finalisticamente e con tutte le sue forze .sulle posizioni di centro-sinistra teorizzate da uomini dei tre partiti de– 'JDOCratici, significa essere fuori de1la realtà oppure essere in mala.fede .. Luciano Benadusi, ne siamo certi, è tra coloro che sono fuori della realtà. La politica di centro-sinistra teoriz– zata dai responsabili e da uominì. di punta nel P.S.I., P.R.I. e D.C. - a vo– ler dare valore !!Ssoluto alle loro af– fermazioni - non dovrebbe essere clas– sista, diri,gista, almeno nelle sué pre– messe, neutralista; e ne1le sue prospet– iive finali porrebbe come obbiettivo l'attuazione integrale della Costituzio– ne Repub'blicana. Pensare che il P.S.I. possa porre a fondamento del suo impe!!;no politico un tale firo_gramma, significa pensare che il P .S.I. sia disp.9sto a buttare a mare la sua dottrina, la sua tradizione politica, e, in definitiva, la sua ragione d'essere. Eppure, l'impegno de,!di uo_mirii del centro-sinistra, perchè abbia una par– venza di concretezza, non può che fon– darsi sulla premessa che il P.S.I. pos– sa rinunciare ad essere se stesso. Ma quali elementi possono - giustifi– care una tale speranza? I casi sono due: o vi sono elementi reali, tratti da documenti ufficiali del PSI o da manifestazioni politiche con– crete; oppure ci troviamo di fronte ad una sorta di auto-suggestione collet– tiva, frutto del (< troppo intensamente volere J) che si verifichino determinati fatti. E poichè mancano i documenti uffi– ci.ali • e le manifestazioni concrete - quelli o quelle che conosciamo contra– ~tanò in pie 10 co • e spet.tative degli uomini di centro-sinistra - noi ritenia– mo che le speranze .di questi !ii fondi– no proprio su un fenomeno di sugge– stione collettiva. Da Riccardo Lombardi a Nenni, a Bas~o ed a Lizzadri, è sen1pre giunta - a sottolineare la fondamentale one– stà politica del PSI - una riconferma netta e precisa sui ~,eguenti punti: 1) Il PSI lotta per la ec!,ificazione m Italia della società sQcialista ; il che significa che l'attuazione della carta co– stituzionale non pqò essere considerata dal PSI. come un obbiettiv,1 finale, ma, • al massimo, come ,una tapP,a impor– tante sulla via deUa realizzazione' del– l'obiettivo vero dell'impegno politico socialista. _2) Il PSI non rinuncieriì mai alla sua impostazione- classista, eon,;;iderata essenziale per la interprètàzione reale dei fenomeni sociali che ·carattcri'izano la vita italiana: 3) Il PSI pone il dirigismo come fondamento essenziale per affrontare e risolvere i problemi di fonrlo Jclla eco– nomia italiana. 4) Il PSI nòn può rinunciare allà sua vocazione neutralista che, assunta come criterio direttivo della politic;a estera italiana, altro non vorrèbhe si- 1-!;nificare se non un allineamento, di fatto, dell'Italia sulle pos1z10;,_i del plocco internazionale comunista. Ci si pnò chiedere a· questo punto come si concilia un impegno politico caratterizza,to dai pun.ti di cui sopra con l'atte~giamento mod~rato ~ possi– bilista del PSI iii questa particolare contingenza della vita politica italiana. La risposta di· fondo a tale doman– da la da direttanì:ente Lenin e, se. il citare Lenin può apparire per alcuni una cosa di gusto sorpassato, la danno, in chiave 1en-inista, Nenni, Lizzadri e Basso. Ricordare Lenin~ serve a meglio chia– rire il µensiero di Nenni che riporte– remo più avanti. ' Caposaldo fondamentale della teoria di lotta leninista nei paesi ove i partiti operai ,siano mino;anza, è la tattica del– l'inserimento progressivo delle forze operaie nelle strutture dello stato bor– ,rhese, al fi.ne di poterle scardinare dal- - l'interno, nell'intento di accellerare il processo di edificazione della società socialista .. Nenni, sulla falsari•ga di tale teoriz– zazione leninista, -chiarisce su « Avan– ti)) del 22 novembre 1959 il finalismo e la tattica di lotta delle forze operaie e ~ocialiste nell'attu,ale momento poli– tico italiano, in modo chiaro ed inequi– vocabile, quando afferma : « Il movimento operaio e socialista ha il suo obbiettivo insostitui,bile nella sovpressione del sistema di èlasse caipi– talista. ha nélla collaborazione con le :iltre forze politiche e sociàli un limite inrnuerahile nella oppo_sizione ·a:11à so– cietà borghese e capità'lista ;.nel suo complesso Ìi.• • .' • Dal (ruale passo· è po'ssiliile:rilevare: 1) che la politfo'ìFd'i!fi :PSf mira alla rlistru.zione, norì allà-'in'Qdtf-i,crl'ZÌone del– l'ordine vnlidco, .'.-éc.ò"Ho'iji,ipò; t-é<sacia-Ze sancito dalla castiiilifoné'Y.è"j:ttlb6Uéanà; 2) che per conseguire tale obbiet– tivo il modulo di lotta democratico sarà considerato valido sino a q-g_ando lo stesso non s'i porrà come ostacolo insuperabile al conseguimento dell'ob– biettivo finale so.pra indicato. Lizza~ri e Basso, a loro volta; esclu– dono sin da ora che il PSI possa im– pegnarsi in una politica etichettata di centro-sinistra, che prescinda dall'ap– porto sostanziale di tutte le sinistre ita– liane. Un11 ohbiezione sostanziale potrebbe essere avanzata alle nostre considera- - zioni, che così, potrebbe esprimersi : Facciamo la strada insieme al PSI, si– no a quando si sia giunti a conseguire gli obbiettivi di fondo che si pongono le forze di sinistra-democratica ; dopo di ciò ognuno riprenderà la sua stra"ila. A tale ohbiezione noi abbiamo già risposto in altra nota, ma ci ripetiamo, in quanto essa appare piena di fascino e di rischio calcolato, e per ciò stesso più insidiosa._ _Diciamo quindi che dovremmo con– siderare un atto irresponsabile, quello di aiutare un avversario dichiarato a percorrere un largo tratto di strada sul– la vi1t del conseguimento di obbiettivi che contrastano al fondo con altri che le forze democratiche intendono rag– giungere. Concludendo, direJDo che se no:Q.o-– stante tutto si consi,dera essenziale lo apporto del PSI - come è oggi e come sarà -presumibilmente in futuro - per • ii progresso civile e sociale del paese ; non resta che prendere atto che le pre– messe dottrinarie, la prassi ,politica e l'impegno programmatico del PSI sono •considerate, in. tutto o in parte, cose accettabili dalle forze e dagli uomini delle sinistre democratiche. Ma, in tale caso, dovremo anche con– cludere che la linea politioa ufficiale delle forze e d~gli uomini di centro– sinistra altro non è se non un para– vento per coprire un diverso impegno, contrastante con la volontà esplicita di larghi strati di cittadini che hanno suf– fragato la linea ufficiale delle forma– zioni ,e degli uomini che si qualificano di Centro-sinistra. E ~e così fosse, le permanenti mi– naccè di scissione 'all'interno della- « co- _ steÙazione ll dei partiti di centro-sini– stra, di cui parla i-1 Benadusi, dovreb– bero av~re~ben altra origine che non sia quella attribuita alle oscure mano, vre delle forze del grande monopolio e clericali. VIAGGI Adenauer in U.S.A. Adenauer e Ben Gurion sono in vi– sita negli USA ; essi si sono mossi nel– la preoccupazione che l'imminente campagna elettorale si sviluppi in mo– do tale da costringere i due partiti a sacrificare -- in tutto o in parte - gli interessi di nazioni alleate o ami- _ che, al fine di poter fare breccia su • larghi _strati dell',elettorato. Le preoccupazioni dei due statisti non sono campate in aria.

RkJQdWJsaXNoZXIy