l’ordine civile - anno II - n. 4 - 15 gennaio 1960

NOTE • POLITICA ESTERA Dopo il . . v1agg10 Il viaggio deU'on. Gronchi nell'URSS si è .conchiuso : ed il governo, che non lo aveva fatto precedere da alcuna di– chiarazione illustrativa, si -accinge ora a spiegarne al paese la natura, gli scopi ed i risultati. Il governo dovrà chiari– re prim;i di ogni altra cosa come· si in-.· quadra il viaggio nell'insieme della. po– litica -estera italiana: e questa sarà, ·a nostro avviso, la parte più importante -: delle d,ichiarazioni go;;ernative. Da mol– to tempo e da, molte parti la politica e– stera italiana è accusata di imprecisione e di ambiguità, di avere obiettivi ·in-· • certi e ancor più incerti mezzi di per– seguirli. La priorità europea rimane certo ancora formalmente il tema fon· damentale, in sede di pr-incipio, della nostra politica estera : ma tuttavia, mentre si accendono da molte parti i– poteche avverse a quella politica, men– tre forze parlamentarmente rilevanti ne accennano un'altra ad essa opposta, non si vede una contìnuità e meno che mai' un fervore di iniziative in quel senso. La proposta francese di un segretaria- to politico della comunità dei Sei non ha avuto accoglienza favorevole da par- te del nostro governo. Non c'è dubbio che parte iry,_tegrante di una politica estera europeista è la piena solidarietà con il governo tedesco • nella questione di Berlino. Non è tanto questa o q ella soluzione che importa quanto il fatto che essa non sia raggiun– ta attraverso l'isolamento o la pressionè sulla Repubblica federale. Non è nem– meno ,da esclu-dersi che domani i russi trovino accettabile e convenùmte una modifica allo statuto di Berlino che comporti il suo effettivo inserimento come· dodicesimo land della repubb{i– ca di Bonn: la recente presa di posi– zio~e _.,delgoverno tedesco sui rapporti tra Berlino Ovest e la Repubblica fede– rale potrebbe considerarsi il suggeri– mento di questa soluzione. Essa com– porterebbe, dal punto di vista sovietico, il doppio' vantaggio di eliminare le trup– pe alleate da Bérlino ( dove per la· ve– ritq hanno un valore em~nentemente simbolico) è di mettere fronte a fronte. i tedeschi, dell'ovest con quelli dell'est. L'inserimento di Berlino Ovest nella re– pubblica federale estenderebbe alla ex– capitale la protezione della Nato e que– sto potrebbe essere considerata una suf– ficiente garanzia per i berlinesi occi– dentali ,e un effettivo successo del go– verno federale. In ultima analisi, la questione di Ber– lino è una sottile questione po_litico-di-. E COMMENTI plomatica· piuttosto che una polveriera, in cui non contanto soltanto i rapporti di forza ma anche quelli di dignità e di fermezza : è interesse generale che la capacità di negoziazione del Cancellie– re Adenauer non sia unilateralmente diminuita dai sovietici e dalle loro con· nivenze occidentali. Se dunque la !',Ostra politica estera rimane ancorata al fondamento europei– stico, qual'è il senso del viaggio del • Presidente della Repubblica in URSS, in un momento in cui non vi è alcun problema specificamente proprio tra URSS e Italia, visto che il nostro paese non è potenza occupante in Germania? Se il viaggio dell'on. Granchi deve es– sere inserito piuttosto in una prospetti- • va generale di politica internazionale piuttosto che di politicçi estera italiana; • qual'è il suo senso al riguardo? e quale - obiettivo, posto il' peso, la funzione, gli interessi dell'Italia, si riteneva che il nostro paese potesse effettivamente pro– porsi? Solo quando il Governo avrà chiari– to la natura e gli scopi del viaggio, si potrà anche aff ro7ntare il problema che ne dipende •e che è invece stato quello principalmente proposto all'opinione pubb-lica in ques'ti gi omi : cioè quello dei ·suoi risultati, del s.uo "successo" o del suo "insuccesso". • piezza con il consenso e la cooperazio– ne del Governo, -il quale certamente si pone così in delica,ta posizione nei con– fronti del· Parlamento. Il • problema della definizione della_ politica estera~ si complica con il pro· blema costituzionale : e questa commi– st-ione non ,è certo di vantaggio né per l'una né per l'altra questione. 'Sia -il contenimento sia l'·ampiamento dei poteri• presidenziali sono soluzioni possibili, purché formalmente e preci– samente stabilite, in tutte le loro conse– guenze. Per ciiare solo un caso, è assur– do che, una volta che il Presidente si veda riconosciuti poteri formalmente po..litici, la sua figura venga penaÌmente tutelata come simbolo dell'unità della nazione e .dell'autorità dello Stato: al, trimenti viene introdotto nella vita poli– tica un grave el-emento di arbitrio e di turbamento .. -Tutti questi problemi si rovesciano ora sulle nostre assemblee e basta e– nunciarli per vedere il peso ed il signi– ficato di cui essi ·sono carichi. ROMA L'assemblea dèlla Confindustria Nei giorni scorsi si è svolto al Palaz– zo ,dei Cong-ressi dell'EUR 1'Assemiblea annuale deHa Confederazione ,generale dell'industria italiana. Quasi tremila rappresentanti della •pie-cola, media e grande industria erano intervenuti per· sentire, non soltanto il 'consuntivo del– l'anno 1959, ·quanto ,piuttosto •per. ascol– tare le ,previsioni, ,che all'a:pertura del nuovo ,decennio non potevano mancare. La 'rrianifestazione è ,stata assai interes– sante e t•utto considerato anche i-strut– tiva. Si sono p otuti sentire enunciare. clati ,di 1prj.ma mano e previ,sioni che, La pubblica opinione ed i suoi or– gani hanno per la verità ·una forte scu– sante nell'aver colto, •come e"ra natura– le, gli aspetti più coloriti ed appetitosi della vicenda, poìché U governo aveva mancato al suo compito di chiarire pre– ce-dentemente, in modo ,preciso, la· na– tura e gli scopi' del viaggio presidenzia– le. E' -da questa mancanza di precisione e di chiarezza che -sono . nate poi le in– comprensioni e le polemi•che, alcune delle quali il Presidente della Repub– blica ha. rite13uto di dover pubblica– mente accusare. Certo gli episodi .del Cremlino, co– munque giudicati, avranno una par.te nel dibattito alla Camera dei D~putati: -in ibocca del Presi,dente deH'Associazio– / ne· degli irndustriali italiani, acquistano un certo valore. ma sarebbe desiderabile che tali ·ele– menti, in ultima, analisi marginali, non soffocassero anc~ra una volta l'urgente problema della chiarificazione della na– tura e degli scopi della politica ester-a • italiana. E' inevitabile ancora . una volta ·che il problema si complichi e.on quell,a del ruolo costituzionale del capo dello Sta– to. Non .vi è dubbio che ormai il Capo dello Stato svolga delle funzione di po– litica estera, cioè dei compiti che la Co– stituzione riserva al governo : ma non c'è dubbio che questo aumento della discrezionalità dei' poteri costituzionali del Presidente si esteroda con tale am- Si è appreso quello -che 1già-molti co– noscevano e •che -cio•è-l'anno 1959 è sta– to. 1per l'industria italiana un period·o -congiunturale straordinariamente favo– rev;o1e. Il ritmo -di -crescita della nostra industri a è ,stato del 10 % rispetto al 1958 e tjl.le aumento medio è ecceziona– le anche in rapporto alla mag,gior p,arte dei ,paesi econo·micamente ,più avanzati. , Le società anonime sono cresciute ,di 2:000 unità con 500 miliardi di nuovo capitale nell'ultimo anno; è a,uinenta– to, sempre nel 1959, ,del 77% il concor– so del mercato finanziario alle anoni– me -con uno sbalzo di 290 miliardi fra il 1958 ed il '59; le esportazioni mer– cr..ntili hanno segnato •una netta ri-presa

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