l’ordine civile - anno II - n. 2 - 15 gennaio 1960

Le • • rag1on1 'd·eIJ'-011. - Pa_cciardi ' Un articolo, come quello apparso in << Tempo Prese11te »· dal titolo « A che serve lo ~tato italiano? >> a firma di :Altièro Spinelli, maturava ormai ,da tempo, • da·to -il perdurare e. l'aggravarsi di una particolare situazione nel clil)1a- politièo italiano. Quindi non ci' sorprende che esso oggi provenga cfa gente la cui lealtà ai ·principi democratici è fuori di ogni discus– sione e dubbio. Chiaramente l'interrogativo che è posto aU'inizio: e< A che serv-e lo Stato italiano?>> può essere da noi tra-sformato– - se vogliamo con maggiore spregiudicatezza - in un altro. e cioè cc esiste lo Stato italiano? >>.Questo _•interrogativo si riconnette, anche, ·ad alcune valutazioni e considerazÌoni che erano state fatte nell'art,icolo cc Stato -e Rivoluzione >)pubbli– cato· in questa ,rivista. •« Il XX secolo ha dato il nome poi e la piena e visibile· realtà a questo qualche cosa altro; il partito << moderno prin- : • cipe », il partito ha ,divorato lo Stato in nome della~ volontà del ·popofo, noi;i riconoscendo nessuna autorità al· disopra cii'_ se stesso, dissolvendo il concetto morale e religioso di auto, • rità in quello fisico •e materiale di potere >1. Ieri, durante il fascismo lo Stato era identificato con « l'Uno indivisibile >>del « Duce 11 e del partito del ·quale questo uomo era il capo inconte~ta·to, Lo Stato era· tale in quanto ·fascista. E' evi-d'ente che nel periodo _ fascista H popolo italfano .è stato ben lungi- dal concepire veramente uno Stato o di averne trovato il- modello, avendolo identi 1 ficato più: ·nella ·sua uni-. formità esteriore che nell'Rnità interiore, nella sola autorità~ arbitrio, in opposto alla libertà-licenza deHo St·ato _liberale. Spinelli dice: e< Gli uomini dell;:t Repubblica coltivano anch'essi l'idea che il nuovo Stato l'hanno fondato gli uomiii.i dell'antifascismo, della Resistenza, della guerra di lihèra~ione nazionale, ma sanno benissimo che si tratta -di finzione. Sono stati gli americani -e gli inglesi a spezzare il regime fascista, a riportare la libertà democratica in lt?lia >1. Ritengo ·che lo Spinelli si dimostri ~bbastanza benevolo ad un certo -punto del -suo scritto, nei confronti dèHa classe dirigente, quando afferma : •e< questi avvenimenti corrispondè– vano aUa nuova realtà mondiale; essi hanno -contribuito a. far sì che la classe_ politica della Repubbl-ica non avesse più la coscienza di essere la costruttrice •e il sostegno del p:ro·prio • Stato, bensì solo quella, assai modes-ta, di essere l'ammini– stratrice -di una comunità nazionale la cui origine ideale e il cui vero sostegno sono al di là dei quadri naz_ionali ». Bene– volenza, ripeto,- da parte dell'articolista giacché questo mo– mento stesso è mancato _nel nostro paese, cioè quello relativo ad una semplice amministrazione politica, dal momentÒ in cui la stessa politica economica si è rivelata e< senza anima » e « non si sa a quel che serve >>. Quando le stesse riforme ·effettuate sinora hanno saputo sempre non di interessi economici generali, ma di interesse di gruppi, mentre ancor perm_angono i problemi di struttura del paese non escluso, anzi in primo piano, quello della disoccupazione, ·sarebbe_ troppo pretendere che questa classe dirigente possà e< suscitare una anima politica -nuova >>,, In politica, l'Ttalia può essel'e paragonata, oggi ,come oggi, un po' al popolo ebreo in attesa dell'Avvento del Messia, in attesa di un fatto nuovo che come un e< deus ex machinà >>. riesca· a distrigare una matassa abbastanza imbrogliata. In qµ_esta posizione di attesa si sono posti tutti i partiti· politici italiani dalla DC al PCI ,ed ogniuio di. essi: fa. leva su:'dei miti, Dalla e< metafisica 1>dell'miìtà di classe d'ei so~ ci•lcomunj,Jj, all1t metijijsjcJ dell'anticomunismo c<•'viscera> ~ ... - '., ""'f'. - • di Domenico - Portera le » llel senso che non approda verso finalità organizzative e dì ·fini politici dei così detti democratioi. Oggi siamo giunti all'abnorme situazione che ogni par– tito v-ede qell'altro il correttivo di se stesso, e si tiene dispo– nibile per eventuali avveniristiche combinazioni parlamentari e solo parlamentari. - L'esattezza e la fondatezza di questa affermazione e.i vie– ne fornita dalla recente esperienza offertaci' dal centro sini– stra e. dalla sinistra DC nei -confronti del -PSI.- E' •quasi una prova del come i . democristiani non riescano- ad espl'imere •dal loro seno « idee nuov-e », ma intendano mutuarle- proprio dal partito socialista ché vive ai margini dello 'Stato per non essersi mai saputo. dare un voho governativo, per non avere avuto riè una autonomia politica nè •organizzativa. • V'è, secondo Spinelli, oggi un tipo ,d'at-tesa nei cosiddetti partiti minori per cui « lo Stato italiano non è più cosa che abbia in sè un grande valore; è un prodotto del passato che occorre continuare ad amministrare, in vista di inserirlo in qualche ,cosa di nuovo ·e di più grande ». - A questo punto desideriamo riprendel'e la stessa 'discus• sione ,dello Spinelli; ma limi latamente ad uno dei parti'ti ri– sorgimen'.tali;. il_ P(1rtito Repubblicano Italiano. • • Nel, numero -della « Voce Repubblicana >>del 7 gennaio, nella rubrica cc problemi e dibattiti », l'articolista dopo avere esa~in~to attentamente' la modernità d-el'pensiero mazziniano cosi_si ·esprime : « La convergenza generica recente sul terreno dello assocìazionismo da parte dei socialismi o laburismi di - molte iiazioni, noncl:ié di sinistre cattoliche da noi ed altrove e persino :di sini,stre liberali, più altrove -che d~ noi, indica - chiaramente che alfa condanna mazziniana e mall:'xista del capitalismo sottoscrivono anche gli antimarxisti, e che alla· condanna mazziniana del marxismo sottoscrivono anche gli anticàpitalisti ». • ,, • ·Più avanti lo ,stesso articolista dopo aver invitato quanti • saranno chiamati al congresso straordinario di valutare un progr!l:mma per il paese << più che sulla ·partecipazione o me– no ·del governo, che è affare di aste e< politiche >>quando non si hanno né tre milioni né uno di voti », così continua : cc Pare dunque che se è con;olante vedere aUinearsi gli 'altri partiti di ,casa, e di fuori, sulle proprie posizioni, sia di al– larmarsi vedendo che essi, grazie all'allineamento, acquistano forza, mentre .non ne viene ai principali ed antichi sosteni– tori di quelle posizi~ni. Giova forse rile:vare che milioni di voti sono affluiti vel'SO pr!)grammi che pur essendo irrazionali, hanno conquista-lo il pubblico composto in maggioranza di lavoratori e non di élites e che per recupera'rli occorrono ,, programmi di uguale e maggiore attrattiva per i profani, con in più, per i tecnici della politica, il pregio della razionalità ». çi ,sembra . che questa analisi - specifica converga fonda– mentalmente con ciò che ha sostenuto lo Spinelli a proposito de} partiti risorgimentali. Particolarmente quando egli affer– mava che questi partiti non avevano avuto '1a forza di contare po-liticamente in proporzione del peso che hanno nella so– cietà italiana, Secondo lo Spinelli le cause del mancato suc– ce.sso politico dei partiti di democrazia laica vanno ricercate nel fatto che anche essi come i democratici cristiani hanno sentito l'importanza della sfida c·omunista e si sono stretti i'ntorno all'America durante tutt,.o il periodo de.Ila guerrà f_~ed– da; hanno sentito il problema dell'unità europea e l'hanno considerato uno dei capitoli della politica estera italiana. Ma s_i è trattato di sentore e di accettazione passiva, non di un ptì~cipi9 di azione, d'organizzazione e di pe_nsiero politico. fri •pratica hanno- continuato a raggrupparsi ed agire come sé ' l'Italia foss!i .ancora centrata intorno ai p1:oblemi dell'e_poca Ji.!:iera!~ ??,

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