l’ordine civile - anno I - n. 8 - 15 ottobre 1959

NOTE V.C. I precongressi I risultati dei ·pre-congressi provincia– li della D.C. che si sono svolti tra sa– bato 10 e lunedì 12 ottobre mostrano che il proce~so di divisione morale del partito rlenunciato dal famo-so discorso di Zoli si va accentuando. Sulla base degli ultimi pre-congressi i l< dorotei » possono giungere a Firenze con 600.000 voti, i « fanfaniani l> con 300.000, « Primavera >l con 150.000, « Base » con 150.000, Scelba con 100.000, « Rinnovamento l> con 100.000. Quali i possibili sviluppi di una si– tuazione caratterizata da tale rapporto di forze? Elenchiamoli. 1) Fermo restando il vigente si,stema di elezione del consiglio nazionale, do– rotei e fanfaniani decidono di unificarsi, LJ?. disporrà dei 2/3 dei seggi, le altre mrnoranze saranno rappresentate in proporzione nel consiglio nazionale, si ripeterà la situazione formale post– Trento. 2) I.D. non si riunifica, Fanfani non intende giocare il ruolo di oppositore per un biennio, appoggia la richiesta di modificare il si-sterna di votazione' in senso proporzionale che verrà avanzata dalle minoranze. In tale caso la ri-chie– sta passerebbe ed il consiglio nazionale. per esprimere una direzione, dovrebbe esercitarsi in un estenuante gioco di combinazioni aperte ·a tutte le forze rappresentate. 3) Fermo restando il sistema di vo– tazione vigente, Fanfani presenta lista unica con i sindacalisti ed elementi di cc Base », controlla la maggioranza del consiglio nazionale lasciando ai « doro– ·tei » 1 la minoranza. 4) I D. non si riunifica, Fanfani non blocca con altre forze. La proposta per la proporzionale che verrà avanzata dalle minoranze viene. accettata dai cc dorotei », ad impedire che forze de– terminanti, sul piano della dialettica interna del partito, restino escluse dal· massimo organo deliberante dello stesso. Ognuna di queste possibili soluzioni contiene in sè gli elementi di. una ac– centuazione della crisi in atto del par- 1ito di maggioranza. La sola differenza è data da.Ua mag– giore o minore forza di pressione di ta– li elementi. el ca·so si verifichi l'ipotesi di cui al punto 1, nella migliore delle ipotesi si ripeterà la situazione post-Trento che ha dato origine aUo scoppio della crisi di gennaio, a voler considerare •che tale maggioranza sarebbe minata inevitabil– mente dalle inquietudini di Fanfani e del suo gruppo. bianco E COMMENTI Nel caso si verifichi l'ipotesi di cui al punto 2 si veri,ficherebb~ la situazio– ne classica dei partiti socialisti e social– democratici fondata sul sistema delle liste rigide. La direzione centrale sareb– be sottoposta alla pressione di forze con– trarie e potrebbe reggersi solamente in virtù di compromessi. 11 sistema di ele– zione degli organi sezionali e provin– ciali del partito dovrebbe uniformarsi a quello nazionale e condurrebbe la di– visione la dove non è ancora giunta e spezzerebbe alla base l'unità morale della D.C. Le forze settoriali avrebbero la possibilità di condizionare la vita del partito dalle sezioni al gruppo par– lamentare. •'· Nel caso si verifichi l'ipotesi di ·cui a-I punto 3 la sinistra d.c. assumerebbe il potere del partito. La personalità di Fanfani eserciterebbe nelle scelte poli– tiche un peso determinante, che non mancherebbe di avere ripercussioni im– mediate all'interno del gruppo parla– mentare. Nel ca,so si verifichi l'ipotesi di cui al punto 4 le conseguenze sarebbero le stesse riferite al punto 3 anche se la per– sonalità dell'on. Moro potrebbe atte– nuare o frenare la co:·sa al disgregamen– to del ·partito. Che tale ipotesi sia nell'ordine delle cose possibili, lo s•tanno a dimostrare le caute cc avances » degli amici di Moro alla -cc Base >>, e '1e rispo,ste della cc Base » ~ono l'indizio di un tentativo in tale senso. Ma i risultati numerici dei pre-con– gressi suggeriscono ahre considerazioni, meno impegnate sul terreno delle pro– spettive generali, eppure importanti quando si voglia esprimere un g_iudizio. cc Dorotei » e « fanfaniani )) - i se– condi in misura maggiore e sistemati– ca - dove ne hanno avuto la possibili– tà, hanno schiacc-iato le minoranze con il sistema della seconda lista collegata. Dove le forze dei due blocchi maggio– ri si fronteggiavano con parità di voti, e le· minoranze apparivano tanto forti d.a potersi vantaggiosamente inserire nel dialogo, in molti casi si è preferito cc spartirsi » i posti attraverso accordi preventivi concretati dal panachage. In non pochi ca,si le correnti maggiori sono ricorse al sistema del cc cavallo ,di Troia » per strappare delegati agli av– versari, inserendo in liste con-correnti amici che mascheravano il loro orienta– mento con dichiarazioni e firma di mo– zioni cc schermo », cioè non corrispon– denti alle loro effettive posizioni. Personaggi di rilievo, pur di potersi presentare a Firenze con una loro forza congressuale da esib_ire ad amici ed av– versari, non _lianno esitato a farsi pro– motori di liste che -si sono affermate in virtù della presenza nelle stesse di ele– menti lontanissimi ,dalle posizioni degli ispiratori. Tutto questo, mentre, salvo rare e perciò stes-so apprezzabili eccezioni, che riguardano scelbiani per un verso e sin– dacalisti ·per l'altro, il contenuto dei di– battiti è rimasto pressochè inesistente, dominato dalla volontà di ottenere con posizioni -sfumate il massimo dei voti possibili. Tutto questo, mentre -la si·tuazione in– terna ed internazionale impone estre– ma vigilanza, chiarezza nelle imposta– zioni, decisione nelle -azioni. INGHILTERRA L'ottobre inglese Le urne hanno confermato il prono– stico di una vittoria conservatrice: ma vi hanno aggiunto, di loro, la disfatta laburista e l 'a-Hermazione liberale. Non ci riconosciamo, ovviamente, nel– le posizioni dei tories e nemmeno in quell'elogium Britanniae con cui la stampa nazionale dell'apertura a sini– stra ha sostituito le edizioni già pronte a esaltare la scelta del progresso contro la conservazione. Siamo convinti che il particolarismo ed il naz-ionalismo bri– tannico e la necessità di tutelare le -pro– prie ·posizioni imperiali faranno a lun– go andare del Governo inglese, tory o Whig, un elemento di disturbo, più che di ausilio, di una trattativa internazio- • uale equa ed autentica. Forse ancor più spregiudicamente di un governo labour, un governo tory cercherà di trar profit– to dalla situazione per costituire una posizione ed una rendita politica alla Gran Bretagna. Perciò non abbiamo alcun motivo di esultanza della vittoria di Mac Millan. Vogliamo -solo riprendere il rilievo del commentatore di Le Monde e parlare della decadenza della socialdemocrazia. Il ·pa·rtito di tipo marxista, sindacalista. fuori del mondo comunista, ha fat-to i] !ftlO tempo. I socialdemocratici tedeschi hanno abbandonato il marxismo e le naziona– lizzazioni e tendono a proporsi come un partito politico e non più sociale. An– che i laburisti avevano fatto questo cam– mino, che per loro era persino più cor– to, mancando della esplicita pregiudi– ziale ideologica. Ma non è bastato. Il laburismo si è trovato con due palle al piede: l'intransigenza do1trinale della generazione laburista emersa dopo la defezione di Mac Dona-Id ed il tradi– zionale peso delle Trade Unions. Al pri-

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