La Nuova Europa - anno II - n.40 - 7 ottobre 1945

-- 7ottohre l045 ·-------------- LA ~UOVA E Ù R OP ,1 ------------------ 7 -- MAGALOTTI: LETTERE SOPRA I BUCCHERI può rinunc!::ire ad cSscr cortigiano. , Ass.1l più scoperto del Poeta resta Io ~~e~::~:o c:r~~.rato dalla frcquentazio• LIBRI RICEVUTI., NcHc Lettere sopra ·t buccheri è chiaro che quello che più 10 interessa WILLl.\:u .A."i.LTNG, Un miste,·o g!a1,po· non è la verità sc!cntifìcn del suol ~cs~io Mlh'tno, Ccntlle Ed1torc, 184;:i, :t~~e~i~: 1~;, 1 1 0 :i:a ::cn\~~~ll;!~g:r:~~a;~ .BEN AMIN CONS1'AN'!, Mem(Ytie s~t gia_nonel vezzi del discorso, e là Cl:1S· ~f1~!~0~~':r~tit ~fw~~ Et;dr t~~~iclll, ~~:~à 1~iic~uoe 11 ; 1:~f:!fcss~O p~l~~f ~~~ CHARLES DAUDELA 1 tnE, ~.a;tc romn,n– rloclo. !!f:• ~~~~ d~o~in( ~;;toni, ?.Ulano,Gcn, D A una venuna d'anni ta prosa det moda, come· sarà nel '700 H poema cl.k Magalottl è ritornata ln onore. dascalico. Ha cominciato Montano c<m una Il difetto fondamcntafo di queste .buona antologia e con una presenta- lettere è, dunque, la povertil della so– v.lone non ecccsslvn; hanno co11tlnuato stanza: Il Magalottl la sente d'istinto, Flora, che ha trovato nello squisito e cerca di supplirvi. con l'lnslStenza ~u1l~~i st :arfi~ 1 ~W~~~~n:,da~~\ pcial~~lf_>u;dell'osservazione, la ricchezza dell'eru- Praz, un amatore di eleganze recondl- dizione, il brio e l'eleganza. Il com– te, un collezionista aristocratico che plesso tende al secentistico: la gonfia· dev'essere stato felice di scovare e tura della materia fa pensare all'A· studiare fo .rarità esaltate dall'autore dom:. Non vo_gUodire con questo che la JEAN nActNE' P~r; ·Rea.le, a cura <lt sua esperienza di uomo dt m~ndo non ncnnto Arlenta i\rnan Gcn:u-. Edl r-c abb~a contribulto al sapore dl queste W-14. L. 100_ • 0 • " to • pagine: qua e là trapela una non CO- At..FRED LOISY, La TCli!}iO lC d'T,raclc, nume sapienza della vita, uno scelti- ~mano Gentile l~dltorc 19,15 1L. lGO delle Lettere sopra i bucche·rl, queste Manca l'interesse centrare, il motivo terre odorose che hanno tnebbrtato centrale, quello che fa Io scrittore. Un t::mti mortali. del secolo. In questa for- apprezzamento benevolo di queste Jet• tuna c'entra per buona parte 11 deca- tere. non può essere chè antologico. ~! 1 ~m~uS:~~~ 1 t~;d~c!al~~;z;; ..,~~n~~e~: GREConro 1 M.~ • .\NON, D~n Gl,,~annt, natura degli odori alla n.ttura del Vl· ?aill~l'..o, Gentile Eò1101-e,19•1·J,L. 70. zl e delle virtù - verrebbe fotto d1 ------------- definirlo « l'odorista moral!ziato ». ~i~~~swon~~ird 1 ~~ct~'.t1/ r~~\t°;Ji1~ Allora st scoprono le fugaci attitudini al mio parere dl una decina d':mnl ca, artistiche del Maga.lotti. Non conto fra che nella prosa del ~•lagalotti si trovi· queste Il brio e un certo tono eroico• no mescolate la pocsta, l'eleganza, la mlco, che sembrano poi riecheggintl precisione e la cicrrlatti. net DaretU, ma qucll::t fantasia da odo• ~~•~t!! ;;;~d;~~~\~0 q~i~iia"~;~ 1 ~''::'.'!~: "IL CONTEMPORANEO,, tcre contro l'ateismo ln cui descrive Somm!lrlo del numel'o ,J (settcmmbre l'infinita rete di necessità da cui di· 1915): scende il più insignificante fatto di E. nuon 3 lulJ. La llòertù :ond<lmcn:crc:, questo mondo. Ma forse ln una sola F. Pinelll, La 1 ,orpora e ii grloio (L'e– scrittura raggiunge l'eccellenza del sule.- tn poltJ•oP...:l Il JegiOn{lr!o d'Oi-vle~ pJ'osatore scientifico: nella « relazto• to e la Pe!'ug!na . n discepolo dlleULssh ne,. Della valma, perfetta per nitidez· mo); G. Cavjcchiol!, Adrlio a Mascc.a11i: za e per ordine dì descrizione, e sol- A, l\fockcm:le, Pw·qatorio di A. Ncrvu.d, levata senza sforzi nella s(era della p1·0Jcsso;·c: O. ;\lac!'l, Allalisl _ <lcg/i ~ Esu.: poesia da un continuo tenero senso a• <li Joy.::c: I... Scaloro, A_dr;.ano 'l',l9har, L'Impressione che domina è quel- rista che ha fermato l'attenzione di la dl un ozlo slgno1ile, che è Il JJen· tuttl i suol esaltatori. li Magalotti ò dant dell'ozio triviale da cui è nata la non solo un acutissimo s1>erimentato· ll",ultisecol:ire poesia del capitoli e del re e studioso dei riflessi psicologici del ~il~~,\ ~~:~~!~~'~o;~~ 0 fit;,c~hrr7esl d~I: vnri sensi, e partlcolnrmente del gu- 60110 ricondurre alla lode di cose ru- sto, oltre che <.le!l'odorato, ma anche t!li. l'argomento prlnc;pe dei capito!;; un fantasioso rievocatore e amplifica– e troppe pagine, ln .o.ltrebrevi lettere. tore dcli.o.vita dei sensi. Senonchè la e In J)OCs\calla Chiabrcra e alla Redi, $Ua !spirazione durn brevi momcnt;; sono dedicate a quel tenue soggetto, e solo le due o tre pagine sui piaceri J>erchè non cl si tenta oppressi da tan- delle stagioni, In una delle Lettere ta scioperataggine letteraria. contro l'ateismo, e la descrizione della del meraviglioso e pro~vidcnzialc gc• l;:~:vfn!!~si!~~. 1 ~ 0 :: ~•c~~f:'.-'"'f> 1 ';$1~ nlo della natura. bri sulk.1 roolstem:a; A. A1lfant~. Gobcttl; A'.l.v.rILTO MO'.\IIGLrANO Nopo\cone, Catone; O. G.• l mc:;z{ eù .' fini; Cldl, SUie f'1Scista; F. A., Gli uonu• J..c Lettere sop;·a t buccheri. sono T:i. vi.li.i di Lonchlo, in una delle Lettere conversazione intermlnablle di un ·e· scienti/ìclw, oltrepassano la misura {f.:;l~~~~fte~~~t~ 11 1...-N~; 1 !t~ o p~gn~~f;~: del frammento e formano un animato hil aerc <lai fervore della fantas;a, e e variato quadro di deiizie. La dcscr;· a vol1a a voll;1 nobl '!tato o aggravato zione della villa è ariosn, grandiosa. dall'abitudine srlentifica alla dcscl'izio- architettonica; ci si vede Il gusto SC· A proposito delle reccmi cdi7.ioni di Enrico F:1Iqui (f_eltcrc otlorosc, l\ompia– ni, 1943)e di i\fario Praz (Lcltcrc sopra i buccheri, Le ~fonnicr, 1945). ~~ e1~1 1 l:~:~~c;r,~~:;!~·1o'ff;11~~:i 1 !~~ 11 :~, ~~~; ~~te:~v~ 1 :ad;il~~·e:~~ ~~ll~a~~1~~~~: TE 1)f P O R l T R O VA 'f O una chiara coscienza ùella loro vanità: rn, da una sottile scnsualitù dell'aria, « Consi~:erl la signora marchesa !Il in cui è la nota personale del 1faga- I l I Quanto poco luogo Si riduce tutto CJU~Ilotti. Nelle lettere sui buccheri, e par• nn1•a so e ~h~n 1fif~toh/e~~~vi~l~ i~ré~~i~s{:ufi,~1~ llcolarmente nella sesta, talora a for· ciarle». Créme fouttée: su (incsta cli?- za di scavare nell'argomento, di nssot- finb:ione possiamo ricamare una dc- tlgliare fo sensa:t!!oni, finisce per llbe• 8Q,.VO stato, dopo secoli, a rlsc11tfre scrlzionc del procedimcntl del Maga- mrsi <lai J>icdc <li pimnbo dello scien· -rtrls, una delle nms4c7Jé della lotti e dcl!a loro attinc,nza con le con· ziato e librarst,,In unn srcra, d'incan- mta adol.::sccnza. Quale affollarsi dizioni del!:i cultura ciel tempo: 1111:I to. ~:fa ~0,10 fug":Jclmomenti, e spesso il'hn1rwgh1i nella lanterna magica riel non cc ne r>0sslamo discostare. s; riducono a sporadiche e geniail no• la memm·la! n vece/do Costanzl, Ca• In un nltro punto egli dice: 11mio vità di linguaggio. Riunendoli si ha ruso dalla ·voce d'oro, la Carelli roton– è un tema che. « a chiunque ci si mct• t'innnngine di un poeta In potenw, dettt, e t1·illa11te come ima lodola ben te, stimo che tornerà scmprQ megli,l che intravvedeva negli odori una refo pasciuta, i11ascaant atlante ucstfcoraa• li piglinrla su!l'a1-la del segretarlo d1 arcana d! onde confinanti fra la mn· te squassante l(, ca11elliera dal Slt!JUC· gnbinetlo dl d:une, che d'istortco na· teria e lo spirito, un mondo da fan• :,\~ 1~~~;t:::i.~e:ca 1; 1 W~~s~u;,a!~~1ta;~: turale,;_ E' un'altra definizione. F'ra lasticarvl con la le?s:cr~z1.a m~gica di !emico di mto t>(ulr,;, mascau11anoper quarant'anni l'A!garottl comporrt1. con un Ariete: « La vaimgl1a sa <.11 valnl- la 1 ,cue. La mia uiovaiic madre (tl pJa• lo stesso spirito. Il Newtonl<mismo vcr glia, e poi di due o tre altre cose, che <iiio, dinanzi. allo sparlUo Ricordi rabc· le dam.c. non so che cosa siano. Arrivo a d!· scato di {iort esolid e di cicog11e,tru Dn1mrima l'intona:donc ci attira, poi stinguerc una cosa, .che ml si 0 dà J un ynt1JPO di amici melùnumi, nel no– una cel'ta suggestione di sala dove il riconoscere per Il fondo di (Jllel\'odo- slro salotto illmni11ato a gas_ l\fagaJotti sparga <li. madrig.ili e di ar- re; ma su quel fondo cl u·ovo del ri• Era it tempo degU enttLSiasmi euro• guzìc la sua conversazione di arbi· e.uno, che non so dire se s!a seta, oro vei ver la nazione del Sol levante. Io ter elcuanticmun, per quell'aria di o argento; perchè quest'altrc vene di allora non avevo letto Kokoro e no_n agio e cli calma che spira dalle sue odori, separate dal corpo della vainl· sa1>evo neppure ch-l fosse T .. ufcad10 pagine. TI giro stesso del periodo. così glia, D. (JUC~to.mondo non sl sentono. ~e~:r·:~~ d~~t~o ~~~e~!al!o~i L1~~~~~~~ lento. così ozioso, descrive il tempo Oh con~e diSlmgucte. voi que st e. !an• M<tscaoni, certo il suo librettista Luiol che passa e non incal1.a, la giornata te cose. Io non 10 so. so .che le_di stl n· lllica s'Ispirò alle visioni e al paesay– adaglata in pochi, .abitudinnrl, passa- suo c~l bene, come dlstmhru0 m una ot nipponici dello scrittore inglese tempi ed occupa,donl. Ma poi, i·apida· camera al buio quando canta una voce fattosi giapponese: « Guardauan essi mente. sopravviene Il fastidio, e ur sola, e quando un duetto, ancorchè il intenti le lunghe catene, le appai-en· senso di i·\bclllone: come poteva esse:·• duetto sia d! due soprani, e che l'uno ze dentate 11ell<i notte vrofonda, do' cl. non clico chi scrivesse, ma chi s! ~~~!:~ 1 cc~~~:~~- d; o~!.n~ 11~n 1 ~~~.~ ~~ ~fin~ :~~l~~ ;~~jf~~~~lea~~:!~:!~ !_r l½! ;~ 1 ~ 1 ~~~~::~cs~~/~g~~r~;~ 11 i~n~~•\~~~: possa esser féltto di questi odori dal· - un ufficiale, ridendo, rispose: - voi mento? J'inverl'!o de_ll'anno di 1a, o ~iultosto i;~-~r,ttt%u!~o'!!;oE~a3:;;, ~;:w~-~Z;. 0 :~~,:~ Uno sr>irlto ozioso si cs..1m·{scepi-e- da ta~ti anrn'. che poc? 0 ~.ss~u_ ho ab!- alto, in Ctlto, in alto nel cuol'e del cle• st.o: è senza sostanza, ha una sola faé• tato .,n queS t e cam~i e, c,,e tmpaSlC- lo, e 1,•idero, in un tacilo st·11pore,la C'i~•; se non c'è dietro cht 10 smont..1 menti acret, che allum-zc, che mat?i· s-tLblime clmu apparire, c:on ttn ma-ra· e gli proietla di fronte il suo contra· mont invl.sibili possano esser segutU violioso e vaoo germoglio dt loto. nel 1io, cade afflosciato e senza vita. !~: .. <~~e1:~ 1• f~:\i:t 10 qi:,lec ~:;~a~~; ;~o;1 7;~c led~!e%/ 0 ;~~~n:~~i::;~~firo~~ 1 '.! : Quelle grazie <Il p.iss.,ggi, quei pe- IO so dare :Hl intendere». roro. poi divennero blanchc, cc>me tl riodt tenuti cosi a lungo e con tanta Qualche volta. ùunciue, 11 .Magalotti sole atu,ise coii ·t :mol raggt l_a curva ~f~::~rct~ice~~'.:~:~~~~o~:~f1~ 1 r fo~~ 1 ~pl~; ::~}~~a st ~~d~~ii~cc~;~~\ 1 t;,!~~~e il f%,~e ~ t~~;-1.t/:. 0 s~~;f::r~:a s1~f;g ;fel~~: i·e<:ondila - e sprecata - erudizione. effluv·i ~ gli echi e, solievnnclo la s~w vcrchè l<t base del gigante a_ncora n~n tmo certa frcc1ucmm cll frMI o citazio· s~nsibll_ltà di epicureo e la sua pcrlzi,1 :t.v:~~vfc/ic~~ 1 :.i~~e t:: 1 r:,-~'1t:i::òc~; -ni francesi. quel comp:esso tra csube- dt si>c_rimental_lsta con li fcrvor_c dclkl cavo cielo, i colorl st dest(lrono dal rantc cd elegante. ln margine fra il fantasrn, traccia qualche vaga linea {h ,<.1onno, e davanti ai contem,,latorl si lmrocco e il rococò, contamlna la figu- una zona fra 10 spirltuale e il sensu:.1· (lprl la luminosa baia di Yokohama, ra del :Magalotli scienziato e la lascia le, ;1ffasclnanU spirali dl fumo spcr- coi suo plcco sacro, dalla base Sem– a mezzo fra io spcrimcnt:i:tore di ;;:a· dute nell'orizzonte pesante della sua pre in.visibUe, sospeso in allo, come blnctto C il cavaliere tli f>oudoir. Per, prosa e suscita per un momento al uno Sl)irito niv 1 Te, nell'arco del glor· chl.' qui si velie spessissimo H dlsct.!• nostri occhi una vita Inesplorata O no infinito». Non ~ questo l'Inno al polo di GJ!lìco, ma av\•i!lto a dllettan- sruggentc. Ma anche qu;indo qu;sta Sole? S_iamo,1>cr lo meno, nella stessa te, Il !etterato, a mondano: manca Il l~Ovitùn?n ~i ;.!duce a frasi cd a~get• ~~!:1:e~~e dr:ti!ca~n~t:,~/na:o!'~~~~ri ~~~7~f~e1l~~~,d~~·~:o ni~:;~ 1:,c 1 ;;~i~~; t1vl appJ,catt con 1:1a:spcttata acuz1.e e ne colorata di Mascaon1. · con. ner\'Osa vlvaC'1t.~ alle sensaz10I~I Era quello 1.nfaW, 111.dipendenlcmen• si vede Invece, qua5:l ad ogni passo, Il dcli olfatto. essa sl hllHt~ aù un effJ· te daalt entusiasmi per 1l SoL levante, proposito di voltal'c in ornamento il mero abbozzo. E forse 11 soggetto è anche ti tempo delle cmdlzio11t colora– tema naturaHstico. Galileo ha creato cosl immateriale e cosl inafferrabUe te. I!)' vero che fin dal 1830 Vlctor Hu,– una scuola anche nella prosa, trna che n 1')agalotti non sarebbe potuto go aveva orcheslrnto, mescolando suo– scuola talora <legenere dal maestro, la andar molto al di _là di questi palpiti ni e colorl, fimmenso corale delle t1uale mira a convcr.tir la scienza in magici. campane dt Parigl allo spuntare del letteratura: stcchè 1a pros..1.sciantlfica 11 Magalotti è, dunque, uno sclenzla• uiorno. E dJ. audizioni co!oratc era divicn~ talora un gcne1·c ibrido e di to che ha voglia d'esser poeta e non stat.o g·ran maestro Zo/(1: 11roprlo un 11i e le idCf.' (La e nt1ovo • Jugo;;Ja,v\u . La e mistica• <li Tito . Fusione o non fusio– ne? ~ Una ditt.:itura vale l'alt.J.•n • :'11,1g,Ja Brard e In g!u.stizla). Un ùiseg:10 di Gro.sz.(Ugo Cuamla, editore, Po.mm). Inno al Sole, cld voglia cercarlo, tm hrno ai Sole mezzo romantico m,;z~o nalumlista, apre come un preludio La faute de l'abbé :Mouret (187.5). ilt(l sot– to la duplice spinta (l'uno scientismo applicato all'arte c. dl quell'cslrem.11, /or-ma dl T0m011tidsmo che fu il stm,,, bolismo l(i moda dtlagi) veramente r.t confi11i tm Ottocento e Novtcentf), Dl– vtsloni.<:tll e simbo'lsta, e magari u:arp ncrista, Goetono Previati volle esser~ tl vittorc della Luce, e naufragù fa 1m. oceano di luce simbolica che non rlusd a traclttrst in luce pittorica. Se non per la storia delt'c1rte (la quale non rcoP .<:lra i 1ui1t/raoi, ma solo uU ap11rodi), ver la storta dello s-plrUo umantJ i~ caso di quel uobUe ingegno resta com.e wi seono dei tcmpf. Nè divisio1ìista 1ul slmbo·fsto. nJ: wc1nncrista, pe,·fi110 Pa.scarclla volle scr;.vcre ln qucou a,rni il suo In• 110 al Sole, se non vror,riu la siu:r. mldizJ011c cororata. E b1soynava sen.~ Urlo dalla bocca stessa del poeta, sol'dO spaccato, ma signore dt una sua dJ.zlone da gran ·virtuo.,w, cht: valo,·tzzava oynt piega e sfumatum del verso. Cercate in Storia nostr:i:, do·ve tra tanta prosa, verseuylala, e povera prosa, et son dei. vezzi dl bra: vum ottimamente 1'iusciti che JJf!f l'appunto sollecUrrno (JUe/la r(lf/inata dizione. Cercate il soiletto CX1'l11 e quelli che lo vrecc(lono c seguono, do• ve l'avvento di Mazzini nell'Italia ad, clorme11tata d paragonato al sorgere del sole ia camvouno. e st descrive 1~ ridestarsi del viandante, tutto molle di guazza., che q1ws-t no11. s'accoroo dello schiai·h·st del ciclo: . Nun se n'accorge e intanto la lucetta Se sp3rgc drcnto all'aria, te cammina, Smorz:t le stelle-, striscia su l'erbetta, Te scegnc dorcc llorcc a la m3rina. Poi cominci a sentì' la lodolett:i. E, int:rnto, qucl'arieua razzcntin:i, Che te trapassa drc1110 a la giacchctt2, E te la senti Qui drcnt'a kt schina. Ricominci a ,·cdé' le ,·ie maestre, Ricominci a ,·eclé' su l3 monl'agn~ Sbrillucdc:'i' li ,•etri a le finestre; La nouc se sprofonna ne le gole ~·c::~aja~i :r~t~1-ir;,u~as~:t/~;11~ Pt1),che la tormentata pittura dl Prevllltl., proprio questo pezzo dt bra• e1tra dl Pascarella mt fa pensare a,~ i'lnno al Sole dt Mascagnt. Postero lm• inediato, sento che un filo 1i leoa nella storia del gusto, ma dt quei gusto scn, to co1i fastidio certe qualità neoative o caduche. E ph), ancora le sento nel– l'u!Um.o in ordine dl tempo di questi hm-i al Sole, quello tntonato da Ro: stand ia Chantcclcr. (love la bravura iJ davvero troppa, e non solo ,wn'hmo, ma fn tutta la fiaba. Altri, pii), olovaM e perciò più libero df me. votril indt~ care tra tante audizioni colorate qu.eL~ le che oli sembrano clestinate a soprav• vive,·c. Pll,'1'110 PAOLO TRO)Jl'EO

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