Nuova Repubblica - anno III - n. 38 - 27 novembre 1955

8 CATTOLICI A META' STRADA I FULMINI DELL'ALT-ARE· S ·; LLf SOC:LlE del caffé Centrale di Boz7.o\o, « piccola cittit gonzRghese distesa anche planimetrican1ente come un oppi do secentescò » ~ siccon1e chiarisce il li11guaggio dotto e fiorito di un corrispondente del Popolo d-i, ~lilano - il IG giugno u. s., di prin10 pon1erigg.io, gli abituali clienti se ne stavano accoccolati nelle comode pol– trone di vi,nini, chiacchierando, fra una sorsata e l'all.l'a, degli ultimi avvenin1enti: a Buenos Aires i descarn,isados non ritenevano opportuno affrontare i p,·oblemi politici al caffé, in amichevole cònversazione con i compatriotti cattolici. Ad un _certo punto il dr. Beclogna, un uomo alto, vigoroso; su.i quara!}t'anni, mediC'.O condotto del paese e, come tale, assai stimato_, espresse la sua opinione, non precis~mente peronista, non p1·ecisamente clericale. Due clienti. che si trovavano . a diversi metJ-i cli distanza, « trasali!·ono » a posteriod, in sede giudiziaria, nella quale peralt,·i, dichiararono di ave,· udito parole or.rende, bla– sfeme. In[,itti si vuole che ... : ma procediamo con ordine. Qualche giorno dopo, don P.rimo Mazzolari, arciprete di Bo_,-zolo, riceveva la visita del geom. Luigi Madella il qua_le gli disse che il signor Mario Pecchioni g)i aveva eletto ·che il- dott. Aler Beclogna aveva detto alcune frasi poco coi-tesi nei rigria,·cli dei cattolici .. La domenica se– guente, don l\1azzo1ari parlò ai suoi fedeli, in un inte.r– mezzp della Santa Messa, sull'.increscioso episodio: qui le cronache cl.isco.rclano: alcuni giornali diabolicamente ispirati riferiscono che il sacerdote attaccò e offese con grande. violenza il medico condotto; menfre lo stesso sacer– dote, in una. intervista concessa al Popolo· di Milar,p (13 nov. 1955), assioma testuafrnente: « Quella domenica, pi,, che protestare, pregai le persone meglio ~nformate cli non ,,.nischiare giudizi sconsiderati e lesivi della realtà e del buon nome cristia'no », Per quella domenica noi accettiamo come vangelo lè paroie clell'arcip1·cte, perchè - secondo eg\i ·so$gi_nnge subito dopo. - non erà ancora a « cono– scenza esatta delle inimmaginabili parole» p1·onunciate dal medico condotto. E •c1:·mque, non poteva .abbandonarsi ad nna protesta adeguatamente vigorosa e pubblica. « TI ·giorno successivo il signo,· Riccardo Manfredi, recàtosi. incicl~ntalmente (ma guarda caso! n.cl.a.) da dOn lV[azzolari, gli con[el'n1ava quel che giù, il geom. l\.ladella gli a'veva detto, aggiungendo di essere stato pre– sente e cii aver udito la frase inc1·in.1inata » (La Gazzettll di Mantova, I.o nov. 1055). Le cose non sembra che stiano in questi tel'mini, come le dichiarazioni dello stesso don lVfazzolal'i fanno intendere con assoluta chiarez7.a. Il sig. Manfredi, ospite accidentale, fu il - diciamo così - rela– tore delle espressioni « C$atte » che· sarebbero state usate dal.dr ·. Bedogna, avallànclo la sua - diciamo così - rela– zione con l'autorità del testimone a.uricolal'e (sia pure a notevqle distanza): « fanno be.rie ad ammazzare pl'eti e· suore, al posto delle chiese e dei conventi, dovrebbero porre degli orinatoi»: queste le parole pronun7.iate dal dr. Beclo– gna. secondo il Manfredi, e l'organo délla Curia cli Milano (J/Ilal·ia, 10 nov. 1955); mentre a sentire· il qnotirliano dc lt -fopolo d·i Mila.no oltre che cli apologia cli reato il medicei si è reso colpevole cli istigazione à delinquere (prima varjante: «-sarebbe bene atnrnazz'arli tutti»), e- vellicando la [uria omicida anche contro un'altra categoria cli reli– -giost (seconda variante: « preti, fra.t·i e suore»), e infine proponendo no·n una moclificazfone urbanistica, bensì un li11·iclol'idimensionamento interno degli edifici sacri (terza variante: « dei conventi e delle chiese farci dentro dei pisciatoi e caccatoi » - sic). Com'è corne non è, 1.'aréip.l'etedi Bozzolo, « dopo aver l'iflettuto e pregato», credette suo dovere cli informare, met– tendo nero ·su bianco, il sindaco del paese, il vescovo cli C,·ernona e il prefetto cli Mantova. Conseguen,,a immediata: il pi-f>fetto ordinava una indagjne ai carabinieri, i quali presentavano ·Je loro con·clusioni all'autorità giudiziaria, clen11ncianclo il medico per vilipendio alla religione. Tntt:i in pretura, dunque, 1'11 novembre. Pretore: clott. Allegri (voci raccolte eia alcuni giornali lo definiscono fr;tello ciel segretario della DC mantovana), Pubblico l\:linistero: avv. Niccolin.i ( le solite voci, eccetera, defini– scono anche lui fratello cli uno dei più noti clil'igenti clemo– cri,stiani della provincia cli Mantova), imputato, natural– mente, il clott. Bedogna. Questi sosteneva cli non aver ·pronunciato quelle espressioni volgari, del tutto esb'anee al suo linguaggio abituale, pur ammettendo cli a;,er commen– tato a suo modo gli avvel'limenti argentini. Non gli pareva che ciò costituisse reato (nella nostra democratica. rnpn– blica). Il sig. Manfredi, invece, confermava in tutta la sna crnclezza la frase incriminata e così il sig. Pecchioni, benchè nelfo deposizione· ai carabinieri egli llvesse dichiarato di non aver udito quella Mpressione: in udienza cambiava parere e sosteneva fermamente le sue doti cli Pico della Mi_rnndola, nonchè di auditore· perfetto,. sia pure a scoppio ritardato. E due, testimon'i a carico: la cui attendibilità peraltro non apparve simile a quella dei testimoni a favore. Un far·macista in fensiorie, dott. Foggia, un messo co– rnuna.le, sig. ·1'1a.ffezzoni, e un op~raio speciaJjzzato, Sig. Bottoli, negavano ostinatamente .il fatto e ogni riferimento vel'bale a massac1·i e vespasiani. Pul'troppo, da un con– fronto fra i testimoni, il pretore traeva. la convinzione che ,questi ultimi tre °con si fossero comportati in m~clo linearn, · e ne ordinava l'arresto in aula incriminandoli per falsa testimonianza. Giudizio per direttissima e loro condanna a 4 mesi cli reclusione con la condizionale. , Bib u ~V 11IU CO' Ripreso . infine il prncesso, anche il clott. Beclognà veniva ritenuto colpevole e condannato a 20 giorni cli reclu– sione con la condizionale e la non iscriz.ione. · Oggi tutta Bozzolo, e hon soltailto Bozzolo, ché larghe sono state le risonanze; è in fermento. Che molti cattolici abbiano disertato la Chiesa ed esp;.esso il' loro sdegno nei riguardi cli don Mazzolari, viene confennatò clall'arcipi'ete nella intervista citata, pur manifestandosi al corltempo un sereno ottimisJl•O per il futuro: « Ho troppo sofferto .in questi mesi per· non credere in una misericordiosa 1·esti.: tuzione ... attendo in silenzio e con paterna fiducia che la· ffiia gente torni a vedere il cuore del st;o ·parroco». FIKO A POCO tempo fa, don Mazzolari era conosciuto . tra una cerchia cli persone come « quello cli Adesso»: ur:ia modesta rivista quindicinale clie appariva, più o meno lei,ittimamente, tribuna, portavoce, eco appassionata del suo pensiero e dei suoi .sentimenti. Vediamo dunque cli riperconerne le pagine, per far risaltare alcune posizioni significative del periodico (clirett. resp. C:iulio Vaggi) e cli suoi collaboratori. Il lettore non informato che si atten– desse orn per Ìo meno una antologia illustl'ante conforn,ismo e fanatismo comuni a tanti fogli cattolici e cleri1ocristiani, resterebbe ben sorpreso. Intanto, sul piano della politica interna, viene bersa– gliato l"irnmobilismo centl'ista. In una lettera a Segni, del l.o agosto, si lan1entava. che « la "in1n1a.turità" verso certe apertme venisse alquanto coltivata in alto per ii– n1ore dell'avventura, qnasi non i'osse un'avventura an– che questo r1prènclere il viaggio a quatl"ro ... ». La let– tera aperta passava quindi a sottolineare l'mgenza cli una nuova politica e al contempo deplorava i provvedimenti clisciplinad di Fanfani (ispirati, come veniva detto con rnaggiore enel'gia· in filtra patte del periodico, e chian1ando in causa anche l'organo " ufficioso "-del Vaticano, dalla solita « intolleranza antico~unista ... Citiamo il richiamo dell'« Osserv!ltore Romano» a La Pira, la sospensione tem– poranea dal ra,·tito di· ZappuHi e dei due suoi amici, pel– legrini çli Helsinki, la condanna di «Prospettive» e del sno clirettol'e, il sind,icQ cli Laveno, ecc.). Per concluclerc, senza tanti sottintesi con un: « Pern1ettete, sig'.nor Presi– dente, di ricordarvi che il vostro è .. ['ultimo C:overno di centro che il Paese e la stessa DC possono sopportare», e con il suggerimento allo stesso Segni di preparare u_n nuovo appello alle urne, presentando « una legge elettorale cl~t:a e onesta». ' Ancora un'altra ..Jette,·a apet-ta, nel nùmero ciel 22 settembre, questa. volta inclir-izzata all'on. Alessi, eia Salva– tore Brignòne in nome suo e cli « molti ·siciliani» resi– denti a Milano. Vi si dà atto della buona volontà dimo– strata dai socialisti e si esprime una accorata preoccupa– zione per « raggiri o... trarne che, purtroppo, non sarnb– bero guardate con cattivo occhio in certi ambienti· che dovrebbero cordialmente aiutai-Vi»; e si continua: « La novità indispone troppa gente e lll'ta troppi interessi. Pe1·· di• piri, l'insuccesso cli questp primo e forzato tentativo d'inserire il socialismo nellà politica democratica italiana, potrebbe servire per ·« dimostrare » l'in1possibilitù, di ogni « ape1·tura »... c'è tutta, una rnacchinaz?one già in n1ovi– n1ento manovl'ata più o meno consapevohnènte, d·a. gente che, in buona fede, agli 81'gomen•ti vact1i- della chiusura a sinistra, intende aggiungere la prova, Signor Presidente .... Vi scongiuriamo cli essere vigilante e fermo davanti a qual– siasi manovra, da qualunqiie parte ven{Jll ». Solo l'ultima sottolineatura è nostra.: non si poteva essere pi,1 espliciti; e del resto ad avallare maggiormente tali affermazioni il giornale poneva in calce la fanatica epistola. del cardinale Ruffini. · · s·ul piano della politica internazionale, v'è altrettanta decisione contro le manovre' per l'irTigiclimento dei rapporti fra stato e stato; evidente e ripetuta la. scontentezza per «questa» pace, per i limiti della diplomazia del sorriso, ma propl'io perché la distensione è ottenuta· negativamente, come semplice stato d'animo, · paura delle armi termo– nucleari, e non già pei· le ragioni avanzate dall'Oasm·va.tore .Ronwno, con il quale si polemizza ancora senza sottintesi: << Naturalmente, se si vuole raggiungere il piano de11'arrwre evangelico, non ci si pnò fermare a valutare il n1anteni– mento della forza che serve « esclusivamente per frena1·e e punire la. cattiveria e l'ingiustizia umana». Questa soprav– vivenza. della. forza che il direttore dell'Osservatore Romano· pare voglia conserwne a guardia della giustizia, fa· rien– trare dalla finestrn la guerra ... ». Nell'editoriale del conte Della 'fone « non siamo riusciti a capire quali siano le guerre che debbono essere condannAte e in nome di chi si· debbano condannarn ». E' DI UN ACCESO irenismo evangelico che si colora il gruppo cli Adesso; il « Tu non ucciclern » è un drammatico imperativo che spinge quei cattolici oltre la obbiezione cli coscienza, a sentire la guerra, qualsiasi guerra come pecc<1to, in evidente cçmtrasto con il pensiero della più alta gerarchia ecclesiastica: e cli ciò si rendevano conto i giovani cattolici autori del volumetto 'l'u non ·uccidel'e, ediz. de « La Locusta», Vicenza., 195.5, preavvertendo che . se fosse dimosfrato « un sentire 'immaturo o un proposito · indisciplinato (la p1'oposta d-i u.n terz'o,·diiie foico, per /M p1'ofessione di P<•ce) ... « senza rinunciare al loro travaglio» dichiaravano fin da quel momento « la propria obbedienza (86) nuova republtlica (Dis. rii Di11u Hos<'hi) Apertura pendolare alla Chiesa». '.Cra gli appas~ionati ireneici, troviamo, in prima linea, il nostro don lla7,zolari, la cni Canonica cli Bozzolo sul Popolo di Milano venne definita, alrinclo– n1ani di Ginevra, degna di {1n pellegr-inaggio, in quantq « piccolo quartier generale ·della pace in ltali; ». - Non possiamo purtroppo contin.uare in ll;la. pii, ampi-a (che pur sarebbe necessaria) ill11stra'l.ione delle posizio'ni di Adesso, cli quel.le ·più o meno pos{ti,e sul piano .pqÙtisi,, come cli quelle più discutibili e incerte,sul _pjano cl111!'! inclj– cazioni economico-sociali: la scelta del versante dei -povèri e dei lavorato1'i, cli contro alle ambiguitù, dichiarate, clel– J'intetclassismo, « Ciano bif,·onte.:»~ ~~1ggeriscenel ,.compl.~~.so un moderato ri[ormis1110, il cni c\if~ttç, pra.ticq_ ·è _di ~on articolarsi in un largo respir!i), cli dispeJclPrsi in a:(forr,iiazi_oni rl'arnn1entarie ~ e sbrigative.~ Al:. nostror "intent~ ..,se1:.,ve ·pra, dando come perfettamente ,~.cont~ta, jn-·parte peJ, ra.~io~i cli comodo, la serietà e la coe'renza dellerindicaziini gu_i;_sot– taciute, veder-e a qua'I punto si spinga J'overtv:,:a, di (]uesti cattolici. Se è indubbio che essi sono in pi,, cli una occa– sione severi dinanzi allo scambio dell'altare con l'oro clel– l'altal'e, fino a niostrarsi insofferenti alla di_re;t;ionegei;-a;r– ehjca. nelle questioni te,nporoli, e in questè riv~ndica1 1 iqi i di!·itti prepotenti della propria cosoienza. o,,istiijna, e dunque « l'unità politica dei cattolici» non ra,·visanç, quale « pro– blema di fondo» (Adesso, L'unità dei cattolici, 15 giugno 1955), rimane tutta.via una larga zona scoperta, dove gli stessi cattolici diciamo cosl di sinisti·a non· osano anivà1•e. · E' fuori causa la loro tensiònè umano-religiosa, che parte cli noi non condivide, ma che rispetta e anzi considera posi– ti,,a ai fini cli una riqualificazione delle .energie a~1tentica• mente cristiane sulla scena politica; è fuori cau~a. fà stessa pretesa cli sostituirsi domani alla guida esclusiva della classe lavoratrice, quando quella pretesa ripudi i mezzi della repressione e delle cliscrimina½ioni scelbine; è in causa, piuttosto, la incapacitù, il timore cli· realizzare in qum1to <<cattolici» ,;na. schietta ~pe,·tura laicale. Non si tratta cli un codicillo, cli un supplemento trascu.1·,abile, di un 'tratto cli via che si può benissi,rio non percorrere. Ognuno le arti– co·lerù. ideologicatnente come « vuole>>, rna _insomma giu– stizia e libe1-tà sono componenti insepa,•a.bili della dialet– tica polit.ica e storica. Osserviamo: cli qnale liberti, potete mai offrire esempio se non vi sollevate cli contro alla tartufesca censura sul teatro e sul cinema (vi preghiamo, per carità, di non vMirci a predicare gli onori dell'edoni– smo: sta bene, sta bene), se accetta.te i numerosi vincoli alle espressioni cli una civile stam1Ja democratica, ..se non avete Ìn materia cli scuola privata « nt1lla da eccepire» al « concorso economico da. parte dello Stato in misura con– ve!1jente, per non gravare duè vol-Ìe sulle fan1iglje- che non intendono manclarn i propri figli alla scuo.la .pubblica»? (cfr. Adesso, 15 ott. 19.55). Sì, è vero, voi riconoscete, e ve ne· diamo lietamente atto, che la scuola privata deve meri– tarsi 1n·i1na i quattrini, presentandosi in una « degna e ah.a emulazione con quella dello Stato», ma innanzitutto: come rnigliore-rà., se troppo spesso è un incoraggian1ento, e YOÌ ne riconoscete dei segni, al ricco, al pigro, al somaro e, cosa ancora. più grave,' assicnrazione di un titolo legale,. che solo lo Sta.to deve concedete? La tanto deprecata commi– stione delle Verità eterne con gli interessi temporali non vi tocca. più a questo punto? La deprecata farisa.ica « uffi– cia.lità » del catto'!icesimo cade dai vostri cuori? Il 1·icono– scimento dell'autonomia gin ridico-poi itica dello Stato moderno è bell'é dimenticato? La tensione· uniano-religiosa si 1·itraduce ò precipjta allora in _superbia di mistico, in il'a cli, parroco intolle-rante, e, ahi, cli nuovo perfino .in farisaismo. Don Mazzolari, nella intervista citata all'inizio, spiega ohe non aveva la più lon– tana idea che il ·suo esposto al Prefetto trascinasse la questione in ·tribunale. Dobbiamo, p~r. cancellare l'ultimo sospetto e l'ultima accusa, togliergli ogni barlume di ìntel– ligenza? E ben a. proposito: « Nessuno s'illuda - ammo– niva proprio la tribuna di.Don Mazzolari (Adesso, 15 giu– gno 1955) - che facendo lavorare il S. Uffizio, invQce di usate la propria intelligenza e la pro1nia devozione verso la Ve~·it'i,,' 'ia Chiesa· ne guadagni». Non -è lln commento alla penosa vicenda, ma non si poteva dir meglio, per il caso cli B~zzolo e per le stie-conseguenze po,'itiche e spirituali. GIUSEPPE FAVA.TI

RkJQdWJsaXNoZXIy