Nuova Repubblica - anno III - n. 37 - 20 novembre 1955

8 etti « la giuslifica7.ione dell:esisten1.a socialista risiede nella carenza dei partiti liberali o dernoct'atici borghesi, nella n1escolanza di elen1enti indistinti o non ancora sopa.r~ti, costituiti dalle for,,e conservatrici e da quelle, timidamente riformati·icì, della DC», che di quello «',slancio~ dà una interpretazione negativa « residnale », e nop « antqnorna. __ ». Infine, sul concetto «politico» che sta al fondo <llll di– scorso storiograrico e interpretativo., si possono av.an~ fare dubbi. Se è certamente vero che l'« apertnra a sinistra»· non è solo un mot d'ordre propagandistico o un terna an– c·ora incerto, n,a. un reale tentatjvo di « nJoViinento » po– litico, e se è vel'O che uno slancio ideologico e politico nuovo non sj può ancora riconoscere pienamente all'azione socialista, può apparire contraclclitto1·io concludere che al partito socialista italiano manca « una fede rivoluzionaria » 'in un rinnovamento democl'!1tico profondo e coerente. Que- st'affermazione non può significare, sècondo noi, soltanto il concreto· riconoscimento di nna difficile e complessa ela– borazione di « quadr.i » politici e cli strutture. cli partito e ori~nizza.tiv0 dinamiche e più demoCratiche ;· n1a. colTiporta, anche, una discutibile interpretazione « liberal-democra– tica » cli un partito cli massa, e operaio. Non si possono, cioè, applicare allo sviluppo e alle prospettive cli lln par– tito operaio e socialista gli scherni di ritraduzione « libe– rale» clell'~zionè socialista autosufficiente, che porterebbe .;.na ', « illusione » cli una •.•ttasformaziòne in un partifo: li- - beral'.;aclicale-, in necessaria èt>ncorr~nza con ,:la rappre– sentljnza politica socialista e c~munista, ,con'-·Ia cònse– gilente interpretazione cli una direzione e rappresentanza non più « 'clii-etta » delle masse operaie e contadine,· U.na elabòr~zione politica e ideologica IJUova potr-à av– venir:e e av,rerrà 0,U'interno della classe operaiE,1., in nn rap. port~ diretto e che sarà determinato in concreto e con s~m– pre possibili mutamenti, t.ra le rapp,·esentanze politiche dirette della clas ·e operaia, anche se con tutta la fo,:za necessaria per cl'eare una nuova direzione politico-cpltu~ raie della sinistra socialista, attmverso la proposta cli mìovi strumenti e modi cli 01·ganizzazione, e di un approfondi, ·mento dei problemi del « blocco .storico» cli sinistra,, I socialisti - secondo Segre - dovrebbero avere speranza che· la « funzione cli diffusori del liberalismo politico (non 'di qllello economico) clov1·ebbe passare nelle loro mani; ·con mezzi di azione socia lista.» : affermazione esatta n1a che può generare equivoci; in quanto potrebbe portare a considerare lo sviluppo del partito e della politica socia– lista in senso <cstrun1entale », con conseguente «,dualismo> tra piano politico (collocato in un quadro _icleol_ogicoso– stanzialmente liberal-riformista) e piano economico, a cui soltanto si ridurrebbe l'« azione» socialista .. Ancor più incerto ci sembra il saggio di Enzo Enriques . Agnoletti sul partito comunista (}'orza e ·debolezza del comunismo italiano).· Su' a.Jenne inte1·pretazioni particolari' o spnnti interpretativi particolari, possiamo consentire: (limite di certe parole d'o,·dine cultmali; deficienza cli e.la – bo,·azione icleologico-èulturalè in /.utti .i livelli; atteggia- · mento, più stòrico-culturS:le che politico del resto, « esclu– sivistico»; -manca.nza cli «prospettiva:> ideale in ·alcune operazioni politfoo-sinclacali ecc.) ; ma sulla impostazione .generale ci ·sembra non sufficientemente colto il• reale si- .gnificato e funzione' del partito comunista in Italia.' Chie- , clersi le ragioni della sua fofaa (e spiegarsi le l'agioni. delle sue debolezze). significa anelare oltre la ricerca di ragioni puramente ·«politiche» (cioè politicizzate) o cli geografia èlettorale, su cui insiste l'Enriques; significa chiedersi le ragioni interne e non esterne; e infine significa chiedersi in che misura la presenztt comunista in Italia sia la pre-. senza di una direzione politica del proletari_ato inclust1·iale e, contadino, •cli Dna forza, cioè capace di realizzare, nefla sua lotta continua e critica- un blocco cli sinistra resi– stente ed egemonico (nella misura del suo « consenso >) ·contro la reazione economica politica e icleològica, · Vogliamo dire che si sarebbe,·o dovute approfondire que- ' ·ste caratteristiche interne e pos;tive e misurare,· su que– sto· confronto; le carenze o le debolezze .persistenti; insi– ste1•e, cioè, sulle caratteristiche nuove di un partito ·ri~,o- ·lm,ionario e marxista-leninista. (derivate, ·.sia .. pure par– ..zialmente, dalla grande esperienza gl'Rmsciana che, secondo, noi, rimane sostanzialmente ·inadempiuta), sulle caratte– ristiche non più « tradizionali >, piuttosto. che sulle per– sistenze negati ve o « residuali >· e del resto .in supera. · mento, per .Je nuove condizioni politiche (e anche .ideo-. logiche) mondiali, che fanno assistere· a una crisi del comunismo « traclizion0,le » e indica.no le possibilità cli una evoluzione diversa e complessa del. socialismo interna- .zionale, 'r continua) MOTORI POMPE VENTILATORI GIANN. SCALJA ARZICNANO BibliotecaGino Bianco ( l.'011. Sara gal lta J}roposto di_ a11tìçtpure le elezioni politiche) · :::,,.;. Verso il sole dell'avvenire (Dis. di ,Dl1<g' Boschi} I L mOGETTO cli )ElMS.e._,per 'c\/i 1 non appariri. più, la umiliante sigla ~•:;N.t19'_. -neÌ'l'~tto cli nascita cleF figli natm0,lì, -che là dominissione cli 'Gitistizia'-clel -Senato·– ha àppro,;at~ il 19 otfobr°e u. s: in., sede delib~r;~t~, · è: nato cl~ i.ma· proposta iòi'tiana nel· tempo cii. cui-,'il me– rit~ ris.a;lé' ·alla buona vol.ontit e al buon cuore cli d!)e, donne. Fu, infatti, .nei primi mesi_ clel,,'52 che la deplltata s9cialdernoci!'tica Bianca _B_ianchi e la cleP,utata democri– stiana Maria ·Pia ·c1al Canton depositarono aJla Camera 1in disegno cli legge in favore dei figli illegittimi. Tale clisè– gno e.ra assai divèrso da quello che, dopo oltre tre anni e alterne vicende, è stato oggi varato e fò1·se può ess~e interessante parla,·ne un poco. Secondo il disegno Bianchi– dal Canton, veniva stabilito che i bambini .cli cui i geni, t~ri .. ano scono~ciuti, !l"e_ssei·~, a cura dello stato civile, un nome e· un cognome-fittizio, con apposita annotazi-one marginale, Si· s~rèbbe c;lovuto. appone, un nome per il pacl re ignoto e un cognome per 1a madre ignota, facendo precedere in entrambi i casi tale attribuzione dalla pa.rola « fu ~, come se i genitoJ'Ì fossèro defunti, Si sarebbe clovùtò p.roceciere nella. stessa ~àniera anche· se ·ignoto f~sse uno solo dei due. Una tr.accia sarebbe· rimasta, cli .questa .. pie- .tosa e umani! fin~ione, ma. solo sni iegistri. Negli estratti, invece, e nei cei·tificati, nessuna differenza con i figli ·legittimi. La· proposta delle due deputate sollevò un'ondata di speranze in tntti qnegli sventurati che, a proprie spese, debbono ogni giorno constatare· come sia ancora operante la cliscrimin.azione 'tra figli nati da regolare matrimonio e figli che ·non lo sono,•'e comè sia 'doloroso e imbarazzante dover produrre ogni tanto cl~~umenti da èni risulta chiara la propri.a inlerioritit. Lettere commosse e grate arrivarono da. ogni parte cl'Italià alle clne pi:on~otrici e si sentì, anche . dagli, echi che .la proposta ebbe s,;na .stampa e nella pub– blica Qpinione, che i tempi erano maturi per san.are que– sta antica r(liseria. Doveva però passa1·e ancora molto tempo prima che la legge fosse appro\tata e di niàno in mano;' cli commissione in· commi'ssionè, dovevano anche essere ·portati alla proposta. sensibili mutamenti, Infatti, il disegno chi, il Senato ha app~ovato il. 19 Edizh>nl' • ltinaudl Norberto Bobbio Politica e cultura «Saggi» pp. 282 L. 1200 Norberto Bobbio ha raccolto, in questo volume, ! saggi che. è andato scrivendo in qùesti anni intorno al problema dei rapporti tra politica e cultura, e a quelli - immediatamente connessi - . de.!1<!libertà e della democrazia politica. Anche eh,, per avventura, non concordi con le conclu– sioni dell'Autore, sarà costretto a riconoscere J'im• port:-nza del contributo recato da questi all'impo– staz,one e alla soluzione di alcuni problemi cruciali d_elnostro tempo, ---·- -- ottobre cli qu,est'anno, ·nqn pada di un nome fittizio che l'L,ff.icfale' di stato; dv.ile -ci~·vrit'app;rre a quelli che nome . non hanno;_ ma .Je'ua .on;issione, per htHi,, legitti;,.{i e ille– gittimi, della indica~ion~- di pacteì·'nitit e maternitìi, « negli estratti .per rias;Unt~ e nei certiHcati relativi agli atti di nascita, cli ma.trimoni'o, cli cittadinanza; .n_egli at.ti atte– stanti lo stato 'di -famaglia· e nelle pubblicàzioni cli' ma– tfin1onio esp~st-e al pubblico è in tutti i cloc,mienti .cli ri– conoscimento, Dovrà sempre e,sere iuclicalo il luogo e b. data della nascita:., I termini della nuova legge - che, com'è chiaro, ap– paiono meno soddisfacenti della · soln,oione 'Bianchi'.dal Canton - sono stati suggeriti da vari tiJ11ò1j,e preoccli_– pazioni, sorti in coloro eh_~cloveva,~o clelibera1·e: Si è detto clie it,sisterna del nome fittizio era, ih 'fonclo',;:''nientJ· altro - che un falso· ·lega.lizzato, ,/·eh~· si' poteva corre\·e il,:'~ischiò·, . cli géherare equi,;oci, app~nenclo', nomi cli pèrsor\.~ ~ono- · s~iute, alle quali si sarebbe potllto far risalire - da parte cleH'opinione. pub)>lica - una matern.ità o una P!'ternità. inesistenti. « Ma -come scrive su La· Stampa Petetti ·Griva·, :_ parlare di falso con· portata gimiclica, a proposito cli' ·un · precetto cli legge che non solo lo consente ma· aclclfritti1ra lo imponei sarebbe asstJl'clo, E p:,.ospettare un falso in ·1i; n~a. mora,J'e, cli frimte a tina norma che .mirava_. 1irecisa– mente a una '·finalit.à nobile e umanitaria, ..era· del· tutto fno;·i -luogo. ·Q.na~ to poi· al pericolo di in~iclenz~ ';;desi– derabili, .a cagione cli conisponclenze cli nomi, esso, p9tèvà facilmente essere ovviato in sede regolamenti\re,' ingiun– gendo all'ufficiale di stato civile cli -non impone ·nomi ·che potessero fa.1· sorge1·e ·degli eqnivoci; con particola re ·ri, · grtarclo alla' località in èùi si regis\J'avà' ·1a·naicità. Si 'po' teva considerare J)lll'e che' ci sono' dei cognomi .tanto fre~ . qr,ènti che. il .servirsene pe1 cornplemento. di. geriéra'iità. fa.– 'miÌiàri agli illegittilll) .. n<in ,avr~blJe fàtto s~;g~re: al.énn , equivoco>. Se pure il disegno approvato rappresenta uri p_assò in avanti, del quale ci si deve l'allegrare, se non··altrò per– ché la vergogna cleHa·•sigla N'.'N. si ·trascinava or;amai da troppo tempo, è indubbio che non· si è offerto àllà spa– smodica attesa cli 'tanti ·esseri umani quel · « 'noniè > che essi sognano dai primi 'an,;i della .loro vita e '<l'àl primo b~nco cli ~cu~là e che tutti possono clo~anda;e, in ;,,1- bergo, negli uffici, nelle scuole; se no·n fosse at'tro per cu– riosità. Poco importa. che la sua paternità, e maternità non venga menzionata sulla carta a chi sa· cli averla in regola, con tutto il suo peso cli affetto, cli protezione, cli sic\.Hezza. Ma coloro che hanno sofferto e 'soffrono appunto la mancanza cli tutto quésto, avrebbero sentito nel clono cli un norne e cli lln cognom'e lll1 punto di partenza pe; la Io'ro illllsione, un. compenso della società, dei loro simili, per quanto era stato loro negato dalla sort~-. ,. Non si è avuto il coraggio cli osare, di tentàre· ùn espe– rimento difCicile, cli larga portata umana. Le fila dei ben– pensanti, che si difendono contro ogni attaèco .alla 'loro privilegiata cittadella · cli regolarit,1 e 'cli onorabilità,· si scino serrate, Qontro un iJnprnciso peèicolo di t;1,rbarnento, cli confusion·e, respingendo ancora un'a v~lta· ~i. màrgini i ciita.dini di seconda classé. Pazienza, Le vie del prog;.esso sono lunghe e impervie. Cerchiamo di non guastarci .il sapore .cli questa. prima,. timida conqtùsta.

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