Nuova Repubblica - anno III - n. 21 - 31 luglio 1955

8 DOPO GINEVRA - Borghesi al passo ( Dis. di Dino Bosehi) ZOO AL.G RAND· HOTEL '. ·,:, . . S ONO APPE_•NA FlNITE:, a Firenze, le grandi. giornate· di passi<;>ne della Mostra della Moda, concluse ·con· la solita iniezione sèmestl'8le di una dose-urto ·di dollari e altre valute pregiate. Dalle sùe postazioni di· Palazzo Pitti Palazzo Strozzi e Grane! Hotel, la Moda '. ha sparato a 'tutto spiano.· salve di vittori~ dopo un'aspra e !tinga battaglia con altre citti,, che lottavano-per averla tutta loro, dùe volte all'anno, come a Firénze. A Firenze,• grazie a Dio, è rimasta. I fiorentini sanr<ò berie chi pos·sono ringraziare: di questo merito diano· atto a chi di ragione,· e la facciano finita. Non era proprio il caso, questa volta, che Firenze, gentil culla dell'arte, s'infischiasse cli chi ari·iva e dC chi parte: lo dimostrano abbastanza bene i confortanti bilanci dell'amministrnzione cittadina. Le cose sono anelate bene. Avanti- e indrè banno sfilato le « manichè », belle e sfìnite e sorridenti in pesanti man– telli e abbondanti pelliccioni sotto la canicola. Le « bou– tiques » hanno fatto a gara a supernrsi in originalità, le sartorie di alta moda sono appa,·se assai più sagge e sma– lizzite degli anni scOJ'si. Al Grane! Hotél le «bancarelle» degli accesso,·i hanno fatto affari e registrato notevole affluenza di pubblico. Che cosa sia cli spassoso il Grane! Hotel durante i giorni di passione, davvero intender non lo pÙò chi non o'è stato. Dietro alle bancarelle siedono in folte schiere i;.obildonne fiorentine, romane, lombarde e piemontesi. Qual. che ra.ro commerciante per tradizione appare assolutamente fuori di posto, sente nascersi dentro inaspetta.ti complessi, e così, come colpo d'occhio, fa una figura piuttosto volgare. Contesse e ma,·chese, invece, si muovono perfettamente a loro agio e si trovano nel loro· ambiente. Hanno subito dimenticato la feroce battaglia· iniziale in cui sono volati come schiaffi 'i più velenosi « tesoro » e «cara», per l'acca– pa,·ramento dei tavoli di punta. ~o spirito degli antenati alle Crociate ha abbondantemente animato le folte schiere che si sono spa.rpagliate soddisfatte, dopo la vittoria, nei punti chiave. I commerdia.nti non hanno accettato batta– glia: si' sono accontentati dei tavoli d'angolo e cli quelli di formato ridotto. La calma che segue la breve battaglia iniziale è densa cli spasmodica attesa mentre si dispongono · in bell'ordine aggeggi, aggeggini e aggeggioni. E' bello e confortante vedere le signore trasportare bracciate cli pen– duli vestiti, manate di orecchini, cestate di borse e cint11re. Una celebre contessa, con una magnifica testa di cavallo, ha il più bello stand della mostra: si accapa.rra ogni anno tre tavoli e ne fa uno solo coprendo il piccolo ii'!lbroglio con un pesante velo cli velluto. Sul velluto col– loca dei manichini speciali, ideati da lei, teste cadaveriche in avanzato stato cli putrefazione che orna con diademi tremolanti di strass, orecchini ombelicali (poiché fin lì arrivano partendo dal lobo auricolare), braccialetti da caviglia,· imperiali anelli da alhice, ecc. E' una commer– ciante perfetta. I suoi prezzi sono altissimi: se un inco– sciente osasse protestare, la testa cli cavallo assumerebbe un'espressione tale, che quello non solo si sentirebbe imba– razzatissimo per la gaffe, ma per riparare ordinerebbe subito forti quantitativi. E lo fa. Dietro qualche bancarella siede anche qualche omlno. Gli omìni della moda si somigliano tutti: sono piccoli, elegantissimi, con pantaloni molto attillati sul sedere. Creano deliziose delicatezze tanto femminili. E non sem– brano neanche più: SONO. Nelle o:re di calma,. mentre si « sfìla » a Palazzo Pitti Q Palazzo Strozzi, le signorn delle bancarelle ·aspettano ansìosamente l'amica che banno mandato come osserva– tçic; persona.le per il rappo'rtò :giornaliero sull'andamento, di,ll'alta moda ·e boutiqué. Quando la vedono venire si i(tuminano di gioia. Prima ancora di' arrivare a bomba, "l'amicai 'dice, le,;ando' le _mani in su in un breve gesto contenuto: « beniiiiiissimo ! » e poi racconta, racconta, rac- conta:· · · · « Giovannellà ha presentato una cosa deliziosa: una p.dncesse nera, accollatissima, attillatissima, semplicissima, e· cli{,tro... proprio sul derrière ..: nn gran ciuffo di carote .... CRUDE!». « Ma che cli;•erteeeeeente », commenta la signora del ba.ncherello. « E Giogiò, fignrati, ha fatto sfìlare per prima una gonna straordinaria, tutta di rete, piena cli pesci .... VIVI! ». « Ma che cliverteeeeeente », dice ancora il bancherello. « Ma non ti dico il snccesso della collana di Patri– zia. Vn trionfo! Sembravano tutti impazziti. Pensa .... fatta tutta di ossa cli morto .... VERO! ». « Ma che diverteeeeeente ». Poi cominciano a entrare a sciami i compra.tori. I saloni si animano improvvisamente: si incrociano, scon– trano e poi amorosamente, sulla base del comnn denomi– natore dollaro, si fondono pesanti accenti del Texas con aeree er.re moscie. La marchesa, che dopo un gesto del genere farebbe ruzzolare a _chi1mq11ele scale di casa sna, aècetta bonariamente, sorridendo, la pesante manata confi– denziale di Mr. Wipps, ringraziando Iddio di non averla avnta sul sedeie, nel qual caso avrebbe s01·.riso meno. Passano fra i tavoli bellissime giornaliste americane seguite a rnota da un disegnatore e nn fotografo,; indicano ogni tant0 un oggetto: il disegnatore schizza frenetica– mente, il fotogrnfo mette a fuoco e scatta. Sulla ri-vista poi verrà: « Abbiamo notato: borsa a forma di testa di cane bastardo. Cintura mettitutto. Scialle trasformabile in cabina, accappatoio, mantello da sera, sudario. Scarpe con tacco a metà suola ». E' giusto, in · fondo, che_ le giornaliste cli moda siano pagate bene e spesate di tutto. Ma in un angolino, appartate, nascoste e mezzo affo– gate in un mare di cose orrende di lustrini, frange di seta artificiale, baschi di ciniglia a crochet, silenziose e modeste siedono le tre sorelle che si chiamano in un modo che io e lei si cfaebbe « preferirei morire ~- Sono tre vecchine risecchite col crocchino stento di c_apelli sulla testa, tenuto su da forcine niente affatto invi– sibili. Vengono da un paesino di provincia e le immagine– reste solo affacciate alla finestra nell'atto cli calare il panie" rino perchè il fornaio ci metta dentro il filone del pane. Che fanno qui, in questo salone, con tutte queste signore che « nascono tanto bene », timide e impaurite, coi loro. lavorucci di filet coi lustrini? Che fanno le tre sorelle dal nome innominabile, mezze seppellite tra i loro scialli ricamati a voli di cigni su cieli azzurri, a paesaggi cinesi con nuvolette rosate in piumini da cipria applicati? Sapete cl1e fanno? Fanno milioni, se Dio vuole, accon– tentando quegli importanti tre quarti di umanità che é ancora dotata di un sano perfido gusto. Di tutti> cuore mi sento di augurare a loro felicità, salute, e non essendo pos– sibile per ovvie 1·agioni augurare i regolamentari figli maschi, auguro loro che possano ancora. per cent'anni resta.re così come sono: modeste, timide, e silenziose, che Dio le benedica. MARCELLA OLSCHKI nuova repubblica FAESE CHE VAI I Perle nere S UL NUMERO 29 del Borghese, un ragionier Enrico Delj:,ino, riprendendo un problema drammaticamente attualissimo: « Dove sono i verbali ciel referendum istituzionale?», già trattato sul n. 26 dal sig. Mario Viana, svolge in poche righe la seguente tesi giuridica: « Dato e non concesso per valido il calcolo dei voti attribuiti alla Monarchia nel .numel'O di 10.719.284 e di quelli contrap– posti per la Repubblica, 12.717.923, onestamente da questi ultimi erano e sono da detrarre tanti voti quanti furono quelli dati lo stesso giorno nella consultazione elettorale al Partito Comunista, avente precipuamente in programma l'inclusione dell'Italia nella coalizione d'oltrecortina e quindi ovviamente e dichiaratamente nemico sia della Mona.J'chia sia della Repubblica. democratica e fautore solo temporaneamente di questa in funzione di facile trampo• lino. Detratti questi voti antitaliani, assai più cli due mi-• !ioni, il referendivm, pur. come venne cucinato al Vim:i– nale, ha dato netta maggioranza alla Monarchia». . Ah, Enrico, Enrico, perché ti sei fermato al diploma •cli ragioniere? Vedi un pò se, tl'8mite i buoni uffici della Lega « Fratelli d'Italia», ti riesce cli ottenere una laurea in giurisprudenza honoris causa. Tanto, dopo che hanno baccalaureato lo stesso on. Scelba .... Finanze sport.ive A. BISCEGLIE, ci scriveva giorni or sono un amico lettore, l'associazione sportiva locale ha sollecitato dali'Ill.mo Sig. Sindaco u,i contributo cli 4-5 milioni di lire per il prossimo campionato di calcio. L'anno scorso fn concesso un milione soltanto e sembra che i consiglieri comunisti siano rirnasti dispiaciuti della esiguità della somma: loro avrebbero passato almeno il doppio. Il nostro lettore aggiunge, con molta ingenuità: « se ci sono i milioni disponibili, si incominci con l'abbattimento della Bisceglie vecchia che pur fa parte del programma presentato dalla DC fin dal 1946, ecc. ecc. ». Bari, Trani, Molfetta, Barletta sono molto· più innanzi: in questi comuni le società cli calcio succhiano da anni fior di milioni. Anche Bisceglie dovrà adeguarsi a 'questo costume? Siamo pronti a scommettere che anche Bisceglie si sarà g,a adeguata, nel momento in cui scl'iviamo. La questione delle sovvenzioni camuna.li alle squadre cli calcio si ripre• senta tutti g.li anni e un pò ovunque e nessuna parte poli• tica mai, che si sappia, ha avuto il coraggio di sollevare obiezioni. Più volte, anzi, ci è ca.pitato di rilevare negli amministratori di siuistra uno zelo senza limiti, una com– mossa e sollecita adesioni alle esigenze dello sport. Mai nessuno che si sia levato, nel consiglio comunale di rocca. cannuccia, per dire: « Signori, noi sappiamo il deficit del nostro bilancio, noi abbiamo promesso per sedere su questi scanni strade, case, acquedotti, gas, fognature. Ed ecco che ci permettiamo il lusso di regalare fior di milioni alla nostra squadra cli calcio, benemerita sì, ma oggi in condi– zioni di non poter reggere la concon·enza alla borsa dei valori calcistici. Magàri poi il nostro grazioso dono servisse a risollevarne le sorti. Macché, ogni anno siamo regolar– mente invitati a dissanguarci per un organismo in fase leucemica. Sono addolorato di dire certe cose. Da giovane ero un brillante terzino della Audax. Pago volentieri il bi– glietto ad una manifestazione sportiva anche per i mieti figli• senza seguire l'esempio delle migliaia cli portoghesi, che alla fine sono tra i primi a chiederci milioni. Signori. Voi credete che i poveri siano « matti » in un senso ben deter– minato. E volete accontentarli. Temete vi sfugga.no i voti degli elettori sportivi. Signori, questo é un calcolo sba– gliato e, prima ancora, miserabile». Seguirebbero le spie– gazioni. Torneremo ancora sull'argomento. I Braccianti del mare M ENTRE NUOVA REPUBBLICA farà la sua com– parsa nelle edicole, i pescatori della costa amalfi– tana si riuniranno a congresso, in Salerno, onorati della presenza clell'on. Fanfani. La sera ci saranno fuochi di artificio e ogni cosa· ritornerà come prima. li problema della pesca è serio davvero e un con– gresso non può ron1pere la antica diffidenza dei braccianti del mare che, dopo notti di lavoro, toTnano a riva, quando va bene, con pochi chili di pesce. « Ci sarebbe spazio per· tutti e p,.\lSCe per tutti - ci ba detto un vecchio pescatore ~ ma le moto-barche buttano a mare le reti più fitte e distruggono tutto: uova e neonata». Le leggi ci sono, naturalmente, ma anche sulla costa amalfitana chi può, fa come vuole, perchè nessuno con– trolla la misura delle reti' o di,, la caccia ai pescatori cli frodo. Imperversano così i tiranni poveri. Il silenzio degli altri é acquistato con qualche chilo di pesce; e la fame e la diffidenza proseguono il loro corso. Se si potesse sanare una burocra_zia stanca e rotta a tutti i compromessi! sè si potesse creare una nuova ficju– cia nei vigili del mare, in veste di tutori disinteressati del patrimonio ittico delle coste! Un congresso che affrontasse questo problema avrebbe già fatto qualcosa di utile. Nasce. rebbero le cooperative e !'on. Fanfani potrebbe riposarsi. A Sorrento li\ Cassa del Mezzogiorno sta ampliando l'Hotel Floridiana. · · ·

RkJQdWJsaXNoZXIy