Nuova Repubblica - anno I - n. 20 - 20 ottobre 1953

8 NUOVA REPUBBLICA II E ora veniamo alla domanda che tanto spesso ci viene rivolta: tutte queste facili– tazioni non sono un invito al– l'abuso? Ogni volta rispondevo: « li primo requisito per lo studio del comportamente umano è di dar modo agli esseri umani di comportarsi ». Quando I' As– sistenza ebbe inizio e le richieste di occhiali, cure dentarie e medi– cinali salirono alle stelle i pessi– misti dissero: « Ve l'avevamo det– to. Non ci si può fidare della gente. L'Assistenza non può essere usata con intelligenza e discrezione. Se oggi è così, figuriamoci doma– ni. Gli abusi seguiranno a li abu– si finché tutto il progetto si sfa– PAGINE DI CULTURA CONTEMPORANEA LRRIFORMR S NIT RRIR InInobllterra Kerà ». Quei furono di noi primi anni dell'Assistenza anni d'ansietà per quelli che erano alla direzione centrale. Eravamo in ansia non per– ché dubitassimo della bontà dei principi dell'Assistenza, ma per te– ma che non si lasciasse loro il tempo di giustificarsi da soli. Co– me le opere, la fede è essenziale nei primi anni di una nuova im– presa. Ciò che più mi assillava a quel– l'epoca era di stabilire se tra i milioni di persone che si servivano dell'Assistenza si sarebbe rivelato un comportamento costante, e quanto ci sarebbe voluto perché questa costante venisse in luce. Se ciò non avveniva abbastanza pre– sto, non sarebbe stato possibile fa– re calcoli preventivi per il bilancio. I primi calcoli parvero dar ragione ai critici. Le spese superavano di gran lunga i preventivi, e Mr. Churchill, con la sua abituale man– canza di misura, partì alla carica. Così facendo mostrò di possedere meno acume dei suoi colleghi, che rimasero a guardare le sue smanie con crescente preoccupazione. Sa– pevano che l'Assistenza godeva già dei favori popolari. Se I' A,sist\!n– za si poteva strozzare, tanto me– glio, ma avrebbero voluto vederlo fare in maniera più discreta e tale da non far ricadere su di loro la responsabilità. La gente comune si rendeva con– to di ciò che stava accadendo. Es– si sapevano per esperienza diretta che una forte percentuale delle spese iniziali, specie nelle cure dentarie e negli occhiali, era il ri- · sultato della passata negligenza. Dopo il primo assalto, la richiesta si sarebbe stabilizzata. E così ac– cadde. Si può dire anzi che perfino le aspettative di quelli di noi che più avevano fede nell'Assistenza furono di gran lunga superate. Non si tiene ,generalmente ab– bastanza conto del fatto che, dopo un solo anno da che l'Assistenza gratuita era in funzione, mi trovai in grado di presentare un preven– tivo sicuro e preciso. Era una bella vittoria. Significava che in così bre– ve tempo eravamo riusciti a pre– vedere la linea di condotta di tutti FOGLIA DI FICO (Anno VI, èraclericale} Dal settimanale su " Le Ore diMilaoo • 10.IX.1953 - (Servizio f tografico ,. uo Club di nudistinglesi} i milioni di persone che sarebbero ricorse ali' Assistenza nel corso di un dato anno. Quale fosse l'entità degli abusi, restava il fatto che non erano in aumento. Da allora in poi, qualsiasi aumento di spese dell'Assistenza gratuita sarebbe de– rivato da un incremento preordi– nato e non da usi e abusi impre– vedibili. Ormai sapevamo in che misura la gente avrebbe usufruito delle facilitazioni che le erano of– ferte e quanto ci sarebbero costa– te. Ora ci sentivamo coi piedi so– lidamente piantati per terra. Con una progressiva pressione ammini– strativa avremmo eliminato anche gli abusi che restavano. Il pericolo degli abusi nel!' As– sistenza medica gratuita si avverte sempre là dove il commercialismo privato interferisce con l' Assisten– za; là, per esempio, dove l'ottico è pagato per gli occhiali che egli stesso prescrive, o il dentista pro– cede ad una cementazione non ne– cessaria, per la quale è pagato. L'abuso si verifica quando si tratta di sposare gl'incompatibili principi dell'ingordigia privata a un servi– zio pubblico. Se ne deve forse dedurre che l'unica soluzione è di lasciare il campo al commer– cialismo? Naturalmente no. La so– luzione sta nel diminuire la no– stra dipendenza dall'iniziativa pri– vata. L'assistenza ottica è un caso tipico. Specialisti oftalmici mi hanno detto che gli ottici prescrivono spesso gli occhiali quando non è necessario. Naturalmente, gli otti– ci protestano vigorosamente. La lo– ro indignazione avrebbe un peso maggiore se essi non fossero in pari tempo interessati alla vendita degli occhiali. In tal modo, rica– vano un profitto dalle prescrizioni che essi stessi fanno e ciò tende a gettare un'ombra sulle prescri– zioni stesse. Questo è un evidente difetto dell'Assistenza medica, così com'è oggi attuata in Inghilterra. Io non h0 mai inteso tollerarlo. La siste– mazione attuale è sempre stata con– siderata temporanea, e sarà modi– ficata come segue. Se il medico di famiglia ritiene che la vostra vi– sta sia difettosa, vi consiglierà di rivolgervi allo specialista prima che all'ottico. Quest'ultimo si occup_a soprattutto delle anormalità che de– terminano difetti di vista. L'oculi– sm è invece specializzato negli aspetti sia fisiologici che anatomi– ci. Secondo il progetto modificato, il paziente sarebbe prima mandato dall'oculista, il quale ricorrerà al– i' ottico per la lettura della vista e per risparmiare tempo. Gli occhia– li sarebbero allora prescritti sol– tanto qualora lo spe~ialista lo rite– nesse necessario. Gli oculisti mi dicono che se questo progetto venisse attuato ci sarebbe una minor richiesta di oc– chiali. E sarebbe un vantaggio per il paziente farsi esaminare in pri- mo luogo dal chirurgo, perché que– sti potrebbe individuare negli ocd1i sintomi di una debolezza di più ampio significato e consigliare co– sì al paziente ogni altra cura che fosse necessaria. Per combattere gli abusi vi sono altri e migliori mezzi che il getto della spugna. Un'Assistenza medica gratuita è un esempio trionfante della supe– riorità dell'azione collettiva e del– l'iniziativa pubblica applicate a un settore della società in cui i prin– cipi del commercialismo appaiono sotto la luce peggiore. « Il vecchio sistema mi paga di più, e perciò non mettetevi di mezzo ». Chi oserebbe porre la que– stione in termini cosi crudi? Ma sarà bene tenere a mente che una iniziativa pubblica di tali propor– zioni è <<Ùnaffare». Tocca il com– mercio e l'industria in mille punti sensibili. Ne avemmo una lampan– te dimostrazione durante i nostri tentativi per risolvere il problema della sordità. Mi è sempre sembra– to che questa infermità non abbia ricevuto la debita attenzione. La sordità è un grave handirap, peg– giore secondo alcuni della cecità stessa, benché qui si debba andar cauti, in quanto solo chi abbia sofferto di entrambe è in grado di giudicare. Ma su questo almeno si è d'accordo: la sordità causa gravi sofferenze mora Ii e perù ite industriali. I ritrovati meccanici contro la sordità erano spesso im– perfetti e sempre troppo costosi per la maggioranza degli interes– sati. La via che sembrava offrire le migliori probabilità di successo era quella di mettere in contatto tra loro gli specialisti dell'udito e i tecnici, in modo da elaborare, se possibile, un ritrovato efficace che sarebbe poi stato prodotto su lar– ga scala e distribuito attraverso gli ospedali. Questo tentativo ebbe un immenso successo. Entro il settem– bre 1951, centocinquantaduemila apparecchi erano stati distribuiti, e gli interessati se ne mostravano entusiasti. Costavano circa un de– cimo di quelli messi in vendita dal commercio privato. Non si vede la ragione per cui, quando la ri– chiesta interna si sarà esaurita, que– sti apparecchi non potrebbero co– stituire la base di un Aorido com– mercio di esportazione. Con la produzione in massa di articoli di necessità e con la ridu– zione dei margini troppo larghi di profitto nella vendita al dettaglio, come nell'esempio che ho dato, si possono fare considerevoli eco– nomie. ! significativo il fatto che pochi conservatori facciano parola di que– sto lato dell'Assistenza gratuita. Preferiscono tacere quando le eco– nomie vengono fatte a spese dei profitti. La produzione in masrn di forniture per gli ospedali, come coperte e biancheria, venne ini– ziata quasi subito. Allo scopo di estendere i vantaggi di una simile iniziativa ad altri settori delle pub– bliche spese, la Sezione Approvi– gionamenti del Ministero della Sa– nità venne incaricata di provve– dere anche ai bisogni sanitad delle Forze Armate. Quando si sarà rag– giunta una fusione completa, se ne dovrebbero sentire i risultati sul settore privato delle industrie in– teressate. I fabbricanti saranno mes– si jn condizione di conoscere con sicurezza le necessità delle autori– tà pubbliche e potranno regolare ,u queste il ritmo della produz1~– ne, mentre una più esatta speci– ficazione migliorerà la qualità e ridurrà i costi. In "Pagi11e di cultura con· temporanea ,, eguiranno : SAVERIO MERLINO La delinquenza costituzionale delle società contempora· nee. (inedito). JOHN SRACDEY - Riesame del marxismo. R. H. S. Cno SMANN • Yerso Lina filosofia del socw· lismo. Ma il compito più arduo per un rappresentante pubblico _incari– cato di organizzare un'Assistenza medica a disposizione della comu– nità è di vincere i timori, reali o immaginari, de! corpo_ mcd:co. Suo compito è d1 conciliare I in– teresse generale con le . loro pre– tese di categoria. In Ing~tlterra n?n vi sono cotegorie meglio organiz– zate di quelle professionali,_ e tra queste il corpo medico è dt certo il più forte. Intendevo fa re in modo che iI medico generico potesse guadagnar– si di che vivere comodamente sen– za doversi procacciare una clien– tela troppo vasta per permettergli di esercitare bene il suo mestiere. A tale scopo suggerii µn sistema graduato di rimunerazioni che sa– rebbero state più alte nei casi in cui il numero dei clienti fosse me– dio, e più basse quando il numero fosse alto. Questo avrebbe elimi– nato la corsa alle clientele privan– dola dello stimolo del guadagno. La B.M.A. non accettò, benché ora sembri disposta a riaprire la di– scussione. Se avesse accettato allo– ra, la posizione dei medici dove sono troppo numerosi sarebbe stata facilitata dalla loro graduale ridi– stribuzione d'insieme in tutto il paese. ANEURIN BEl'AN (t1:mti,ruaziot1t e fine al prossimo numero) NUOVA REPUBBLIC flVINOICJNJI l.ill POLITICO Esce il 5 , il 20 di opi mese ia ollapa,ia• Cornifafo D lrdlivo: ,. e.mm - T . CODIG"OU - I. 6REPPI • ,. IITTOl[Lll R.rasion•I Fi...,.., p;..,.. della Llbertl 15 (S0.998) Amrninb,r1:uion•: Fireme, Plu:u Iadipcadenu, 29 (22.051) e/o pott.ale S/6261 (La Nuoo• Iua.lio) Fittme Abbonam. annuo L. 800; S~mettzale L. 450; E,tero L. 1000; So.tealtore L 5000; Sot• toecrlttore quota muull• di almeno L 200 U,t■ eopi. L. 16 • Arrelroi■ L. 60 bl1tln. òtt Trlll,fl flr.. tt 1. 978 del 80-12·19&2 Stabilimenti tipotitogra/ici Vallecchi Firenze, Viale dei Mille, 90 Responsabile: Trista110 Codig110/a

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