Nuova Repubblica - anno I - n. 3 - 5 febbraio 1953

8 POSTA DELDIRETTORE '11lole11ze dello ()etere Caio /Jir,-110,t>, rii, l'aJJJufll•n:in111' drlla l,ggl! tleltoralr potrsu dar luogo a spofadiri i11cid,w1i, a dimostra.:ioni di p,olt!sla, a sciopui an– rhr, ,,a /lrt!tl!dibilt I! /orse Ìnl!t'Ìtabili!. .\la ,Ju lo rillà di lloma polt!Sit! t!Sit!U lra- 1/orn1ata in H,tO tnortl/1! pia::a d'armi, · in umi spuil! d, pista /ìu le gimkant! drgli automt!:.:i d.llo Jwfoia. in un tor– tuoso ring /Jn rsibi:ioni di 60/n::a, 11ur– slo non potn·o I! 11011 wlru> crederlo. E in,•u,, proprio it,i, in ouasione dt'l– ln uiopero i,1i:iato da alcune categorie di 101-oratori, ho 01ulo una netta smentita. Gli spettacoli eh, lw t isto, gli t!piwdi ai quali ho assistilo pu le tÙ della rit– tò r poi dati, f,nrsll', dr/ mio ufficio, rlu, roml! Ella sn, i al antro di Roma, mi ha,1,10 /at111 /ornar, alla me,ilt qutdl, dimoslra:io11i, rl,r ltbbiumo i;islo più u,t. Il' 11ri don1111r,11fi,i ri11r111tttog1ufici,orgt1• ,,i.::wll' 11,i Juu•fi drll'J1111r,i,·a re11t,alr e muidio,,al,, i11 rui I rol/1i di sluto si surodo,10 ai rolvi di 1lnlo , do::e nr,– rito ,. pol,:io, romu,u11u :olgu110 le r()Je, SMIO al loto /JOJlo solta11lo p,r rolpir,, man1onl'llarr, aHt'ltart', Ch; la "Celue ", d1!111dcra1icaistitu:iont dr/ Goi ,r,io otlua– /,., Ì:, t.-oppo simiJ,. nllr pruedenti poli:ir polit,rh, dalle quali dirt'tlamente derha: la M.V.S.N., la /'.A.I. Come allora, la sr11sa:iontt rhr si /Jrota alla t1ista di que• sii nuclei, è 11nu unsa:io,u di disgusto, di patua. ~ ,ambiata la di1'Ìsa, softo,i• to: da 11ua e poi !al.i al lradi:ionalt' r·erdr italiano. Mo le armi, i metodi, il modo di agirt, sono rimnsli <Jutlli. lni fa c,.1,re l,a dimMt,alfl di nnn t'S• s,11• rltr u11a poli:iu di /Jartilo, il che sa· rebb, già grau: ma lrn dimostrato 011cl1, ,li 01•tre 11,lle lllt file 110111it1irres/w11sa– bili e 11ioll'tlli, ,m,ri irl'rJ/J()t1sabili m(I• srherali rome III uria marabm fa,sa gurr• rura, ro11 l01110 di tlm,110 e pistole, :·aga11ti ,,un e là. rome in rerra ddla p,,.da, 1od,.11do dr/la ron/usione, del raos, dtll, monianrllate, delle uolu:ioni delle ,nauhint, drlle fugh,. delle rorse, dr.ll' au1ua telata sragliata addos,o cun una temprra– lura ambir11t, di cifra rinque iradi. Tutto qurslo unito alle pi,ì slraordinarie urla r grida 1u1t1uali ed al f,·edtlo rumore delle gomme dei mangant'lli sulle leste dei pas• santi e sulle rarro::erie delle macchine. le,i, rome diui anni fa, gli uomi11i hanno tr.le/onalo alle dnnnt di restare in t'OJa e di non t«mut p,r loro, anche se at·,ssr,o dot•uto lardare oltre il conJutlo. Chi ho vissuto n11/l'ltalia ce,1tro•seltenlrio– "ale neili a11ni deWorrupa:inne ledesca ri• ('(uda a,icora con terrore q,usle lele/o– twlr e queste parole. Ma io Mglio rr,ulae r/1,r gli ordi,11 impartiti lilla "C«lue,. dal– /,. Aulorilà /oss,,m b~tt diversi, /ossuo • dislr,uivi e not1 trfgressii:i, e che poi l'u• rila:iontJ , l'impressionabilità delle due parti abbia110 ro11tribuito o giungere agli ,rr,ni rh, più sopra ho drploralo. l'.RCHo T. P1oc:1os1 Via Cunfida. 20 Roma Federalll!lmo neutralll!lta Caro Codignola. Vorrei pe1mruc1mi una critica aJl'im• postazion<" di • Nuo\'a Repubblica • in 1>olitica <'!itera: e mi ,·i[erisco in par– ticolar modo all'a, ticolo di Holi.s pubbli– ca.10 !iUI Il, 2. L'uomo clt·lla Mrncla 1·i1irnt" che. in 1>0· li1iça 1•slf•1--a come in polilica interna, 1rr vie JlO!l~1n0l':iSl'H' sf'guilt': la, via dcll'atlan- 1i,1110 ame,icano. la \ia ddl'adesionc al blocco 111sso e alla politica sovietica, cd una tcn.a gene, ica , ia del neutralismo. Questa tt'rza· via, del 11eul,alismo, è H"· 1101:1da alcuni anni ad in.sr1irsi r,-a lt' al– t1t". Essa ha pre50 \ol:a a \Olta, a se• co11da dei momenti. come simbolo da con· ltappon-e così all'URSS come agli USA, ~in- l'India. sia gli S1a1i Arabi. sia l'ln– ghilu·rra labu1is1a. ,;;ia la Jugoslavia titoi– i.la. E~ ha a\ uw difen,;;od 1>iù, ed al• 1ri meno emeriti: To, rés Uodct, C1·0S!ima11. Zilliacus. Bourdct. John lloyd Orr. Sarti·e ,. l'oramai defunto R.O.R .. • Lt:' Monde •· Nrnni. cd... Almirante, genie di de– stra e gente di sini.s1ra. Sr in l1alia la J>OsiLione 1u•u11·alista sem• b..-a oggi quanlo mai svalutata, ciò !ii deve cosl al PSI cd al suo neutralismo para- 1•e11to dt:ll'URSS, come all'esttema clt"slr:i 1·d al suo 11a::io11olismo11r11tralista. La dcbolcu..'\ dd neutralismo sia sop1·a1- tutto ndl'igno,an: istituzioni, che 1>01cvano rsserc contrastatt- r roncb.nnate prima che naJCeise.ro. ma di cui si clt"\'e almenr, te• 11c1 conio clic 11011 ~i ha il di, ino di ignorare - oggi che ci M>no. Sono istituzioni pessime. que'it0 bisogna accor• clan• :ii neutralisti (cd è c1ui, qui11Ji, che non sono pe1 nulla d'accorcio con Jlolis e con tullo qudl'ottimi.smo che tra ... parc dal i,l!O a,·1icolo); sono i1tituzioni di cui, ai fini d'una Europa Unita. si '-a1cbbe in gran parte potu10 fare a meno; sono is1i– tuzioui. che anche a \'Olcrlc mcllcr Ml per ro,-La. si sarebbero po1u1e 01ganii1..a1 e mc• glio di come sono o,ganinatc oggi; sono i.-.1i1111.ioniche 11011 focilitano, ma com– ))licnno l'opera elci ve1 i fodcralisti, perché - contrariamencc ad ogni buon scuso - (contrariamente. crrto, a <1ua;1to avrcbbe- 10 \·olu10 Bolis e tutti c1uegli ah, i com- 1,agni cd amici. che. da anni, si danno ta-n10 da fare nc:i congreui frde,--alisti) - si è cominciato dal 1euo, il CEO. 1hcnt1·e si o;arcbl><"dovuto cominciare dalle cantinc, le clc1ioni. Con tutto ciò, sono istituzioni i.s1ituite e 11011istituende: è roba fatta, cd i neutralisti lo ignorano. Se i neutralisti lo saprssuo. che sono .nate fatte tulle queste cosr (che - non di.spiaccia a Boli.s - sono !ilate fatte mole tutte c1uc-ste cO!te). forse si rcndc– rebbero conto che. con tutla la buona volontà di <1ucsto mondo, oramai è diffi• cii<" tomaie indierm. Che bi!,ogn.'\ fare i co11ti con. ll1tte queste coi,c fa11t• male. E cl1f' dal male può anchr M'l.llu1·i1 <- un male mino, t·, solo clic si 1t·11ga conto che un'Eurot,a 11t'11trol,: val mollo di più· che 1111a Pra,1cill nr1tlrull! o un'Italia nl!Mlralt!: clu· 1°Euro1>a può anche p1etcndc1c ad t•s• Sf'1 t" la ter,a for1.:i fr-a i due blocchi, 01a cli<" la Francia o l'Italia 11011 J~ssono - M'l)arntr - prdcndt•rf' nulla. Ed allora si rcndcrt'bl>f'ro conto. gli amici 11eu1ralisli, che ~i può essr,·t: contcmpol'artcamcnle n<"u• 1mfo,1i e rcdcralisti. che una cosa non t•sclud(' l'altra, cd anzi chr un.'\ co~ giu– !ilifica l'altra. Ma non basta che « nt• rcudano conio gli amici neut~li.sti: bisogna che sr ne accorgano anche gli amici fodc1"afo,1i. Bi– ..ogna eh,· gli amici rt•d<"rali11i i,i 1cndano conto. 1>1 imo, che l'opinione pubblica - pt·r molle e fondate 1agio11i - ha fatto 1• continua :, for coi11cide1c fcdc1ali!imO i·u1opeo cd atlantismo amc, icano; secon– do. che i federalisti ii:ono fo,sc i primi ,csJlOnsabili di qucsrn opinione pubblica; tcri:o, che dict,o cc11c rcsistcn.t:e alle ista'll• 1c lcd<"rali.stt". così dei laburisti inglesi (e dell'ala bc\'anis1a in particolare). come dei MX'Ì.:l.ldt•mocratici 1edC'schi, come di tanta 1,anc ddla sinbt1':I. non comi11fonnis1a fra11- ct:k - dcutro e fuori della SFIO -, non r'('. come !ii ,·uol c1·cdc1e, o fa, c,·edcrt", alcun 110::ionalismo reazionario, ma ci sono invece i,n>fondc, reali, sentite, esigenze eco– nomiche e 50Ciali, insieme con un 11rofondo. ,cale-, sentito pacifismo cd internazionalismo. Voler w11ovalu1are queste csigenze, \·olcr battf'z.tare nai.ionali!imo renionario ciò che in realtà è internaiionali.smo 1>ac.ifi.sta. si– gnifica rsscre dei ciu.hi u1011i.sti. o forse <1ualcosa di peggio. Graiie pf'r la pubblicazione c conliali saluti. Curno FumN1 Via XX Sc11emb1e, 62 Torino Caro Direttore, L A sua città ha la fortuna di PQS· sedere un sindaco in odore di santità. mentre il nostro primo cittadino - pur essendo democristia– no anche lui - è soltanto un bra• vo uomo; per questa volta, però. non intendo parlare del mio sindaco ma del Suo. Ne avevo sentito dire tanto bene che quando per la prima volta mi è capitato· un suo scrit– to fra le mani mi ci sono buttato so– pra. Si tratta di un articolo dal ti• tolo « La nostra responsabilità», pubblicato sulla rivista Davide che esce a Catania; non sono riuscito a trovare l'indicazione della data. Devo dirLc subito che la lettura mi ha lasciato sorpreso. e non in mo– do piacevole. Mi ero raffigurato Giorgio La Pira come uno spirito modellato sul Vangelo e su San Francesco, in,·ccc ho trovato che- i modelli erano l'enciclica U ,iam San– ctam e San Domenico di Guzman: speravo di potermi incontrare. final– mente, con un cristiano, e ho trova– to soltanto un cattolico. La tesi del– lo scritto è dichiaratamente questa: il cristianesimo medioevale « era per– venuto sino alla conquista integrale della città umana > con un'azione UOVA REPUBBLICA SPECCi-)10 DEllt\ s~r t\N\PA Un ~u·gomentu addo:10 cL1 qu:ui tulla · la !itam1>a So,t·tnati\'a, in ordine alla 1i• foima dettoralt•, mc1i1a di t"SlJerc 1i1>rc• so pe,ché è stato fa110 proprio d:1ll'on. Vigorclli nelln dichiarnzionc di voto fotta alla Ca11wra a nomf' dd g, u1>po pa, 1:.,. mcntarr del P.S.D.J. Ha detto Vigo,clli. secondo c1ua11to , iporia /...a Giusti:in · del 22 gennaio: • l. 'np1wsi:io11e in qutsla aula at-r«bb« intut assollo al SMO rompilo se si fosse 1,rrouupola di emendare le euentuali impu/e:io11i tunirhe , politiclu della Irti•, abbassando, ad nempio, la entità del pren,io di maggioran:a. Ma rssa ha abbandonato <Jualsiasi s/or::o di rara/• lrr11 costrulliun ... •· S<: vi era chi. in Italia. 1>0teva otlrn<"r'c una I idu,ionc del pn~mio cli maggiorania - in una situa– zione parlanH'll131(" in cui la o.e. gode d('lla maggioranza assoluta - qur-sti era proprio il P.S.O.1., il quale 1>0tcva agi,·e sul terreno politico , ifiu1a11do l'a111>annta• mento e cosl n·ndcndo inoperante la lcgg(' pc,·ché i,t•n,a di f'SSO ccrtamt•ntc non sa- 1·cbbe Malo ,aggiunto il quornm del 50,01 pt•r Cl'IIIO, Jnvc•cc, non soll.'\nto il P.S.D.I. cedette supi11amf'nle ali... ricl1iestc della O.C., ma a-dcli,iuura I.a Giusti::ia, c1uando Corbino pro1>ost" un.'\ riclu~ionc dd ,,remio di maggio,-anLa, coniò la pa1ola • coibi– ncric: ,,e, 11011 dir<' co, bellcrir •· Ed ora . \'Orl'C'bl)("tO cl1t" a,·«"S.~C" fatto ah, i ciò che NSi - potrndnlo non hanno \'oluto fare. * Uuico giudiLio se, io espresso dJlla stam• pa • indipendente •• è invece <1ucllo del Corrier• Lombardo, il quale, nel suo nu– mero del 19 !J('nnaio. sc1·ive\'a: • I promo– lori della ll!tt• rlt!lto,ale han,.o /allo i loro t'Dlcoli, e già 1·t'do110assicurata ai quattro partiti qutllo metà più uno dei ~oli, rht rr11derà /1rn:fona11t,: il mera:·iglioso rontt• gno J,./ /lft'mio. Che poi i rolroli ,lebbano rit•rlorsi gi11sti, tlt!lSIOID /J11Ò di,lo: 111 11oi ci ov11tr11l11rturmo i11 rosi difficile pr1:visio- 11e. Con/,:rmiumo solta11to il 11ostro f101ur. rhe l'apparetttomcttlo, IJtr la sua ib,ida naluro, 1,rodurrà più dispusioni di t'oli a destra r a sinistro, e forse anrht 1,iù aJtusioni di <1uante n, aL·rcbbe prndollt lo St'hietto si1t,ma prop<U::ionol,. Sopra/– tulio ri ostiniamo o rreder, eh, i /tarli• ti della mag1ioran:o parlamentare aueb– buo · 1,or:alo assai più largo /ai·ore presso i cittadini votanti se, ini:eu di pndusi i11 m11rhini calcoli elellorali, si fossero preoccJlpali di impiegare utilmente gli ulli– mi mesi della l,gislotura e di soddisfare il mandalo rieevulo dalla na:ione. Noi pensiamo ehe l'opi11ion« de.I rorpo eletto– rale l!alga di pi,ì di l1t1ti gli ingegnosi sistemi di 1•ola:ion, di riparti:Io,ie dt'i fl'ggi •. * Su tale giudiiio dovrebbe 1m1·ticola1 mcntl' mcdita,t•, rr.'\ gli .'l·ltii, Ma.-io Fn1ar:i, il politica; bisogna tornare alla stes– sa tattica. e La conquista individuale è incompiuta se non è integrata e coronata da quella collettiva; l'apo• stolato, perciò, non può fermarsi alla conversione dei singoli >- Biso• gna imparare, oltre che da San Tom• maso (il quale afferma il primato della politica rispetto a tutte le altre scienze· pratiche e morali), dal• la sociologia contemporanea che ha come divisa il principio: e politica sopra tutto> (Pietro Nenni non è espressamente citato, ma è chiaro che La Pira pensa . al e politiqut' d'a• bord >). La città ierrena deve esse• re modellata sulla città celeste, ma per poterla modellare occorre con• quistarlà integralmente. Io non penso cli riaprire una po– lemica vecchia stantia, troppo pro• vinciate anche per un provinciale come mc; mi limito ad osservare che il La Pira ritiene possibile oggi, in Italia, quello che - a considerar bcrn· - non riuscì nemmeno alla Chiesa medioevale. E tremo; prr• ché il Suo siridaco. caro direttore, non è affatto fuori della realtà quale inn'Ce nt'I primo numero dl'll'anno dc Il Lauoro llluslrato, prnspclt.ando la cvcntualit:ì che l'oM, uLionismo ave e ob• bligato allo scioglimcn10 dt·llc Camere, co• sì scrivcv.'\: « Lo sri0Rlimr11to a111icipato dt!lle Assemblrr si~11i/irlierà chtr l'cs1,·,ma si11istra nrn11t,rrà, ,011 la pro1wr::io11al,., qua.Ji i11ta11, le 1,osi:io11i 1 ma che lo de• stra udrà /oru raddop1,iat, le pro/,rit, a spese dei partiti minori dt'I centro d,mo• rristiono. E questo sitni/irherti lo slitta• mento inet·itabile di tutta la D.C. a dt• stra.... Signi/irhcrd la fine della politica ddle riforme e degli in1:estimuti, la fine della pnlitico ruro/>t'Ìsta... •· Ovviamente Fc, rara non considera alcu– fatti: I) se l'estrl'ma sinistra conser\'a in Ita– lia intatte le proprie foae, ciò è do\l1to a-I fatto che pc1 la \C1·i1à il govf'n10 dc– mocri!itiano non ha n.·alizzato o prO!ipet• 1a10 ncpput e una di quelle riforme sociali cht: sohan10 1:>0ssono - com{' dimo!itra l'c!pcrien:t.a ingl,•sc r SC".'\ndinava - l'ipo, • iare le mali<;<' comunislt' sul 1c-rn•no clt·mo• cratico; 2) se l'l'Slit'ma cles11a h.'\' raddop11iato in questi anni lt• p1011rit" for~e ciò è dovu• to allo stcs.,,o rno1ivo. P{'1'C11é molli mi– lioni di voti clit· la O.C. ha avuto il 18 ap, ile rrann ,·oti soltanto in fu11zion<' anti– comunista; spettava c1uindi ad ~ sape, tene~ anche quelle fon.e sUI tc11t>no della clcmocra7..ia. dimostr-ando appunto di ~– per !\Vuotare cli conlt'nuto l'aiionc comu– ni!ita. Ma era logico che ove ciò non fosse stato. come non è slato. quei voti i,.1,d>· bero anelati ai fascisti; 3) in <1ues1a situa;,ionc i,.1rcLbc stato compito dei socialisti 1ecupcr.ue fo11c a .sinistra, dando la dimoslraLionc di eMere dcsidcmsi e ca1>aci di condu,re un'aiiont" politica autonoma nei conf,onti della O.C.: e sarebbe slato compilo dei liberali f:111• a,hrcttanto alb desti".'\ dello scliit•ramcnto. * Per finire con un accenno alla politica t•slcra. vogliamo rico,clare un !ien•1110 spt"• cialc dell'ultimo 11umc10 del IYorld lntrl• ligena Dig,st, 11011 pubblicato - si badi - ~ulla .-ivista ma solo tr..s1u,•a:,0 a pa.1te agli 3bbonati; in MSO si r irciisct- di un ra11- 1>0rto tt"nu10 eia ~mo drgli elementi rt'~1,011• sa.bili dd pa11ito repubblicano arm·,icano, nel quale è dcuo: • Bisogna co11siderar, ro11 gronde preorcupa:ione rhe n«tli Stati Uniti è cominciata 10w rampogna 1,er de– lerminart la pace in Corta rico11oscendo la Ci11a comunista , auella11do il suo in– gresso nell'O.N.U..... E1perti responsabili a/fermano rhiaromt'nl, che la pau in Co– r«a, 11elle attuali rondi:ioni, signi/ichn,b• be: a) l'abbandono della Corta ai romu• nisti: b) r, i11 ro,1s,g1u•11:a, lo perditll di Hong·Ko,1g, rlrll'lndorì,w, dtllt1 Birmania, della Malesia. No11 esist11 quindi rhe '"' 1111ico t11t':.:o 1ur po, r, fine olla 111erra come qualcuno potrebbe credere - anzi ci sta dentro con tutti e due i piedi. Nel medioevo la Chiesa non poté servirsi della stampa, della ra• dio, della televisione, delle organiz– zazioni di ogni genere; e lo Stato che - si e no essa aveva a sua disposizione non possedeva la potenza e la capacità di controllo capillare dello stato moderno. Se la teocrazia medioevale era armata di balestra, oggi può contare sul ra• dar e sui razzi teleguidati. Tuttavia seguito a credere che il La Pira sia migliore dei suoi scritti, e soltanto l'amor di tesi gli abbia preso la mano in quello che ho ci– tato. In un punto (e puramente di passaggio, pur1roppo) vi si trova quc• sto inciso: e l'unica attività che so– ,·rasta la politica è l'attività interio– re di contemplazione e di amore >. Se qualche volta l'autore avesse a sviluppare ·questo concetto in un al– tro scritto, io sarei lieto di poterlo leggere. Da parte mia, mi arrischio a suggerirgli fin da questo momcn• to una lettura utilissima: L'eminen– za grigia di Huxley. Vi potrà vede• Corta: colpir« la Cina ron Ionia r.-iolrn:a e con Ionia lenocia fino ad obbligarla a ritirarsi un:a possibilità di ,itornort al– l'allocco !t. E' la politica di Mnc A, 1hur che riappa- 1 e, in pieno, a•lla I ibaha. Ecl è .'\Ila h1c1• di tali dichiarazioni. e cll'gli alt, i 1>rcC't·· denti, che dcnano 11011 poche prcoccupa- 110111le parole con le c1uali Fos1er Oullrs ~i è presentato alla ' Commis~ione senato• r·ialc drgli C!ileri per a\'t"te confo11nata la sua nomina- a Segretario di Stato. Egli ha detto infa1ti. secondo quanto I i1>01 ta\-a. scn1.:i distinzione. lutta la stampa del 16 gennaio: « l.'unù,n,. fra Ruuia t Cina è un'allean:a diabolica, ,. noi non possiamo tollrrarfa. Ma ciò ,ion r uol dirr rhe ri– rorrer,mo alla gurrra 1,u distruggerla o proLochtremo o istighnt'IIIO un'insurre:io• ne ». E ancora: • Non avremo mai pace o un mondo felice /inchi il rom1111ismo soi-ietico dominerà un tu:o dei popoli d,l mondo e arrhnà di ,stendcrtJ 011rora il s,w dominio. Questi popoli merila110 di ru11re lih«rati ,.... tlm•tt!bbr,.n ,ssr, libt– rati. I.li libera:in11r dei f101wli Of!gi prigin• ,iieri rlr11eessn, 10/0 dei /Jri,iri/mli obbirt1i- 1·i dello f,olitica f'Jlera amt'litlmll, Ciò 11011 Jig11ifica la11ciursi i11 1111aiur,r11 di !ibc• ro:iont'. l.'obbiellfro può ,u,.,,. raggiunto rn,, 11,e::i 1·icini olla gurna, ma non on· raro di guerra •· Sono pa,·olr che 1>1N>Cru1>ano.1>erché è pur \'ero che Foster Dulie~ esprime il suo convincimcn10 che cii> sia Haliu.abilt' « usando pr<'ssioni morali e il pc.so della ,,ro;>aganda •· ma in I eah:\ qua-ndo si \'<'dc l'intrnLionc dd nuovo govt'rno amt'ricauo di abbandonare ttucl tono cli fe11nc1.1..ami– sum1a che è stata la migliori" p1c1ogati\·a del go,·erno T1uma,1, viene fatto di lt"mc· re fortcmenle che ad un cci to momento l'amOl'C dell'a,·vcntura 1>1rmL'l il .so1>r:t\• \1•1110 e non sia più J>Ossibilcdi,1ingue1c f,a ('iò che è gucrm t· ciò che nt· è « mollo t'. H. NUOVA REPUBBLIC f.!Vl1, 1 DICl1V.1ILE 1'01.ITJ«;O EsceilSei120 ili tpi - i■ otto,.,;■• Com italo Di'reuìi..'O: P. CALEFfl • T. COOIGKOLA • I.· GR[PPI • P. YITTORELLI Redaaione: Firenze, Pinza della Libe.rlà 15 (50.998) Amm1°n1',1raaiu11e: Firenze, Piana Indipendensa, 29 (22.058) e/e po5ta.le5/6261 (La 1Vuoi:a Italia) Fittn.t.e Abbonam. annuo L. 800: Ea1ero L. 1000; Sostenito re L. 5 000: Sottoac.rittore quol• mensi.le di almeno L. 200. Una copio L. 35 • Arretrata L, fj0 Autorlu. del Trib. di Firtnzt n. 878 citi 80-12.1952 Stablllmentl llpolllograflrl Vallocchl. Firenze, Viale del !Ullle, 90. Responsabile: TrialaM Oodiqnola re come un'anima mistica, carica di zelo, di rare doti e di pure in– tenzioni. per aver applicato queste qualità all'azio~c politica si sia re– sa complice e perfino responsabile dc• gli immensi interminabili massacri della guerra dei Trent'anni. on si tratta propriamente di un ro– manzo. e oltre a tutto quel libro gli potrà interessare perché costituisce un eccellente trattato sui mistici di tutti i tempi. Prima di chiudere, mi permetta cli esprimere un dubbio con la speran– za di non offendere né Lei né la Sua città: c'è il caso che quelle famo– se e aure pregne di vita > per le quali il Foscolo celebrava Firenze contengano anche certi germi che trasformano i mistici in politici e li portano - quasi contro voglia - a diventare paladini dello stato tco• cratico? Penso al Savonarola. Ad ogni modo, caro Direttore, pur pro– seguendo a professare la pili grande ammirazione per il Suo Sindaco, Le confesso che se dovessi scegliere il capo del governo fra lui e il mio sindaco preferirci ancora que– st'ultimo che - come clic(•vo in principio - è soltanto un bra– v'uomo. Con saluti cordiali, Suo A~DKf:A HAl'l~AKD\

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