Nuova Repubblica - anno I - n. 2 - 20 gennaio 1953

8 NUOVA REPUBBLICA ---------- ----- - POSTA DEL DIRETTORE 1 ::Z:llete A~: 1 zttizotézd ai con~ ___ ncan;," ,; l.r /rllor rii, /)11/1/Jli(-fliamn ,,, 1111/"Jlfl 111b,ira f'S/nimono r,clufiia11101/r l'opini•111r Ptl'– ,,Hlalt, 1r1 IMO auln,i r n•1•go11P 11,il,hliratr ·mri,,· ff i11 rn11l10,l11 ro,1 la /rnea dr! 1:inrnale. L,1 « Po,;ta ciel Dii rt1011.· » osJ,iterà 11al111t1lme11lr o,1rhr frllrrt• ;,, nrilrmira ron ,,,ullr J1rued, 11- frmrnlr Jmbbliral,. Av:·utiam'> prrè, i ,w,tri C(lrliS/dHUlniti cli, le lrttet, uu1Jt'l1ti u,u. n d,11 1a,t,llr da1ti 1nu-1illr sa,arwn sng– e,tlr a tagl, rrdo:io,rnli. J,h1te soelullste u11touou1e .... Caio Codignola, mi limito a domaucbrti, per quanto I i– gua1<la il passato (senta chicde1e ris1>0s1a). qua-!c sia lllata l'utilità dtlla vostra . bn·H \ila nel P.S.0.1. do\(" 10 c.-d ahrt 11011 \Olcmmo sc·guini, facili p1ofeti di quanto ~rcbbc an('uuto, e cominti che S.'t.1cbbcstaio assai meglio ma111enc1c in piedi il P.S.U. lasci:rndo che gli uomini dall~ gan}b<: d~– boli, bi~gnosi di 11oh1011c <' d, seggi ~1c~111. !ii1~ 1 ! sco .. a~a\'oi 1 ~~: .d~ O ra1:i~~),:te::~~1 l~p~~·:; it•C'upc,aH• dalla nota vi\.C'01>ità dei partiti :.c,ioni e compagni che pili facilmente sa– idlbe10 iima:.ti co11 noi nd P.S.U. ,. cln: ,ui st1.·s,i. malgrado la cm1itu.1iv11c di ~01- u•nk, aH·lc in qualcht" nodo i11c~ragg:1atv a 1e!ltate nd P.S.O.1. con lt· tat11chl· ma -.·ccessive dichia1a1io11i di fecl_cltà, di unit~, con le disquisi,ioni sul 111a1g1m· cld pu·m1<? di ma,ggiura111a ccc. ln~mma la ca1H1 ~J ~01 giuocata era pc1duta m pa1 tcn,a <' _I unica ulilità di qu-.-sto anno pt'ldum pt'1 ,01 e pc, noi può <'S1-<'1C :.tata qut'lla di ,·onft'1ma1c (s<' ce n'era bi'IOgno} in m:rnil.'ra viq~ la na– tura del partito !oarai-,-attiano. la sua ~.s.-.o– luta Joniananza da ogni pmi.tione ,;ociahc;ta. la :,ua insensibilità ali!.' ua'!l'.iche cond1Lioni dell~ d-.·mocrazia italiana e la_ 'ih'~ m:111- canza di una intc1na clemoc1·.111a d, paruto. Falht..1 la 1)0ssibilit:\ di c~mbia~<' dalrinterno la 1wlitica di c1ucl pa~lllo,. d1 f1~narc t'~– cac<'mentc la- sua rapida 11;,.0Ju71on~ e 1! -.uo 1~ro~,p cc,ivo di1,tacco dagh .11_1tercss1 e d~.' pioblemi delle ma.s..,c l:wo1at11c1 (e non ~ e ,ociali!>mO sen,a la p1esc1wa e !'autcn~•ca rapprescnrnnza cli interessi prole.tari), lasciate dunque che il P.S.D.L segua 11 suo a.rn_ar<? distino, si assimili ,empi.e piì1 a!lc pos1_i.1on1 dti çlc1icali, e poncl~v• ~ul .p1a.1~0.d1 li!' nuovo la,•010, alla faticosa, d1ffic1hss11n~ri– costituzione di una- po'-sibili1à di socialismo autonomo. Il p1imo rompito dunque dei socialisti autonomi rnrà quello di operare contro la lcg((c t'lt·1to1alt', di st1mola1c gruppi demo– cratici prn1>011ionalistici, di prepa:-arc liste ,,ociali~te nutononw alle quali poc,~1110dare il lu10 voto quand avn-bbcio finito per vo– tai <' cont10 C'O(Cirnza e ~enza cominzione ,,e, il meno pe~gio {con scdtc a1>prossima1iv<' t· condizionale) o addirittura per astenersi da·l \'Oto. M., c1uc~1a ocasione elettorale deve ,,•r,irc per uno scopo piì1 vasto e lontano. Occon e pere il, che in c1ucsta occasione ~i incontrino i diversi gruppi di socialisti autonomi. i clini .. i movimenti esistenti e i \OCÌalis1i isolati e, concordando un'azione co– nume !lttl 1,iano elc110,alc immediato, tro– vino il modo cli un accordo più ,·asto che giustifichi più 1n-ofondamcnte lo stesso ac– cordo elettorale, lo carat1eri21i in senso chia– ramente socialista e lo considc, i come ini- 1io di una possibile a1ione futura. Non si tratta- di una settaria esclusione di forze non spC'cificarncnte socialiste accomunate dalla opposizione alla lt.·ggc clcltoralr: quelle foru (se ci sono) possono ap1loggia1e la nostra azione, ma•, ,cconclo mc, lr liste devono c55cre sociali~te, devono contenere un ap– pello di wcialismo autonomo, essere un vero invito agli aperti o st'grcti dissidenti del P.S.D.I. e del P.S.I. (e magari del P.C.I.). garnnti1e a tulli questi una azione socia– lista dei 1wssibili eletti, risvegliare una più la-rga speranza socialista nd nostro pac..e, portare nella p101>aganda motivi di politica socialista con tutla la I icchezza di problemi r soluzioni tecniche cd Miche che de,·e cli– :stingu~rc un soci~ismo moderno, non timida posizione di ripicgo e di moderata prndcn7.a, ma posizionnc ava,17ata e cupace di assu– mere i motivi più vi1ali della società con– tcmporanca, s1rumen10 di totale liberazionl' dei lavoratori, di coerente cos11-uzione di nuove strutture sociali e politiche.E per fart· una proposta conci eta, penso che occorrereb– be riunire i movimen1i, gruppi e isolati soci:1listi autonomi, concordare una- base c.le11oralc cd a-prire, in un legame federa– tivo. la possibilità di una discussione e di un accordo pili \Pasto. Giustamente tu hai detto nelle dichia1azioni al Nuovo Corrirr~ subito doJlO la tua espulsione dal P.S.D.I.. che è tro1>po presto per parlare di un nuovo partilo. Non è della f1·eua che si ha biso– qno, ma della chia,ezza scnza la qualt' non ,;i creano che mostriciattoli di vita breve o il minestrone di dubbio sa·po1c di Fra Gi– nepro. E ti confe™>, che malgrado lo sdegno con1ro la legge elettorale, malgrac!o l'intenso dcsidc1 io di partecipare at1ivamcn1c di nuovo alla vita- J>0litica del mio paese e il fascino non vinto che o~ni occasionf" di rinascila socialista ese,cita ,u di mc, io stc..'50 (come ahri) prdcrirei 1,manerc spc-1- 1atorc aop:1ss1onato e opcrante solo nei ter– mini indirettamente politici che la mia atli– vi1à let1eraria e profession-ile comportano. se non potessi constatare chiaramente le J>05· sibilita, ncqli uomini e nella base d'azione. di uno sviluppo 1>0litico autenticamente so– cialista. JI quale sarebbe ini7ialmente pre– giudicato da una posi1ionc di isolamcn10 della vecchia sinistra del P.S.0.I. rispe1to a-gli altri movimenti o gruppi di socialisti autonomi e da un prevalere in quella di istanze genericamente democratiche e laiche, che finirebbero per I ipl'odurre inefficaci ed ec1uivoci tentativi di ter.mfortismo. Mi auguro che anche questa volta h mia l_eltera ;enfau•~~io~~er~u!up:rad~i d~~~i a:~~r;:;~it; azione che sarà tanto più fruttuosa quanto pi~ chiara e decisa. WALTf.R BtNNJ Via San Giorgio. 62 Lue<a Ca1a « Nuov;1 Rcl)ubblic-a ». 1,e quat1i cfl1alia <111asi si 1ifi111a110cli di1<1i!ò0cialis1i, ma f<,1st· ti(• cpia1ti d'l1alia. in un ipott.·1ic-n ref1·1t•11dum. •,a1'-°bbl.'10pe1 1111 p1ogra111111. 11oc1,1li~1acc.,nc,cto Tutta la bo, ght'!lia che 11011 "ia l)f)1 glu--.ia pri, i– lt·gia1a è· pott 111ialnw11tc "1H.iJ!democ,arica. :'\'on wlo, ,ono p(Jtt-11:ial11u·11;,• allo ~tc~o punto i quadii .sa11idt•ll'a111ifoci,.mo (e~lu– ,i i com11ni,-1i). lo J)t.'ll\3\'0. p1ima dl·Ua di,,idt·n1.a P.S.D.I .. che le cosi.' politiche 1taliam• ctnnincia.ssern ad a,·,ia, ... i. Co·1solidato su un piano s1rn– mentalc C0llll" pa·rnto eflìcirn:t· il P.S.D.I. io. rifl,·t1endo su un dato indh.a1i,o ofTc1to dal P.L.l., rilrnrvo che l'azione politica da p,0µ01 re f<K:.cqudla d"un mu im~•11tos~nza lini immediati, ma col fi111._ lon,ano d\,na fcdcrdtione clc•i t1e 1>at liti laici (e al limite, idealmente, della stc~sa ,ini!IIHI D.C. <· dd P.S.I.). L<t c1cazionc d'una forte llinii.11.1 (che amerei dire dica) del P.S.O.1.. di.!oposta a batlen;i COt'l('fltelllllllC nel pa1tito, mi 11a1..!\'a una 110~11i"-, indica,ionc. Ui!logn 1ebbl.', rollo stt·sso o..curo e pazientr e qur,• 1idia110 a1111no di chi, militando in un 11a1• tito. edifica in conci cto una· linl.'a poli1ica. cos11ui1c il rnovimcnlo (cui dov1d>bt•rn aclr• rirc indipf'nclcnti e ÌM"1Ìlti ai pa,ti1i}. La si11i!o11a socialdc111uc1a1icado, 1l·bb<"1itn- 1r:ue nel pa1tito e chietk1c di sul\a1e il '3.habile: un 111og1-a111ma pl'r le dt'zioni. A11cl1l' :,e fo'i-,1.'solo dd l'.S.O.f. e non del colll.'~<a111c1110, COllll.' sa, .'l. sai ?l :.empi e qua:co.:.a. I 1wbi\ic,,imi e llOliticaml'nle dc– cisi,i acceuti di Calamandrei circa questo tema. nel discorso d'oppo,izionc alla Ca– ml'ra, sono il cemento t.'lico d'una possibile linea poli1ica, d'una iniziah· lim·a politica di d<•cisi\'O 1(•spi10. Ilo meditalo l'mter– \'cnto di Calamandrei alla c.,.mcr., e vonci pc, meth.-1mi un , ilic,o. che la sua intelli– i.i;enza e la sua eticità consen1ono. In definiti\'a, nel quad10 cldl'alleanta da fare o da rl.'spinge,c-. e a pt(·scindcre dalia que– s1iont' d'un p,ogrammn sulla- c1uale le- ra– gioni sono C ('lltomila. sono le ragioni della etica s1cs.sa , il cen110 del p1·oblema stava: « nei calco!i fa11i da chi s•tn1rndc di que– ste alchimia (quelle dei e.alcoli dei depu• lati D.C. col 11remio a 380) » i quali pro•· spettano la maggioranza assoluta D.C. Ma allora que,te non sono piì1 alchimie, sono il centri) 1>olitico della qucHionc: sono !orse tutta la politica, cosl come la fa.rebbcro i comunisti t' come noi, antifascisli dcmo– cntici, non abbiamo mai futto. Per gli an1ifascisti democratici oscuri, come mc, il colpo clcll'uscita è duro. Chi votcr.:.mo? Facciamoci J>1omotori d'un ap– pdlo a-i capi dei pa1tj1i. facciamo fi1mare dal poJlOlo una mozione che chieda un programma positivo come pia1taforn1a clct- 1orale del collegame11to (e for11e dovrebbe <"sscre 1 a riforma h1111ionalc della buro-– cra1ia, per sal\'arc lo Sta-to dalla dissoh1- i.ionc in cui sprofonda, J)~r creare nel con– lempo la prcmess::i necessaria d un futuro 1no(t1amma sociali•ta). E i p,omotori sÌ3no i migliori •1ei pa1ti1i, e gli indip.cndcnti che c;·a.s.iOCÌIIO nel movimento 1,c:r la- frth·rn1.:one. Alt1·;me11ti cosa fo,ci Le 11ost1(' schede bianche non rotrcbbc,o che manifcs1a1c la di,;;p::rai.ionc dei disperati, perché le schede bianche sono per la c, ii,i, e In crisi è pcr il clericalismo fasci\la. ~IARIO ALDP.RTINI Via Cavour, 16 Pavia- Caro Dircttorr, pl'r quanto la mia riu~ sia pie-– cola, anche qui si può trovare qurl• la piacrvok varil'tà rii tipi umani chr è uno dei raratt(•ri dell'Italia <' ci fa passare davanti agli stranieri per un popo]o ricco di individualità. Ognuno cli noi è un mondo, si dice: e la regola trova conferma anche nel– l'interno dei partiti, fatta cccczionl' per i comunisti dei quali si può dir<': ab uno disce omnes, quando rir hai a,·vidnato uno li conosci tutti. Si im– magini se alla regola possono sfug– gire i socialisti. Non abbia timore- di sentirsi ripetere un l'lcnco con i so– liti schemi vecchi e nuovi: massima– listi, riformisti, autonomisti, fusioni– sti. destri, sinistri crcrtrra; questa maniera cli vrdcre appartiene allr direzioni dei partiti, ag]i specialisti nella .. preparazione df'i congressi, a.i giornalisti politici e insomma a chi Vl·de le cose dall'alto. Qui invece si guarda ad altezza d'uomo. Nemmeno voglio farle un elenco completo, che fra l'altro sarebbe impossibile; mi li– mito a far1c osservare che sta per morire un certo tipo di socialista, mentre ne è nato un altro che vicnr a prendere il suo posto. Anche nella Sua città, suppongo, gira ancora qualche socialista che quando ha bevuto un litro in buona compagnia si mette a gridare: « ab– basso i preti >. Qui ne sono rimasti tre o quattro, tutta gente che ha pas– sato 1a sessantina; uno è fornaio, un altro fa il calzolaio, il terzo è foto– grafo amhulante e porta una bella zazzera, l'altro non so bene cosa fac– cia. Sono bravissime persone ~he nei comizi applaudono a spellarsi le ma– ni i pistolotti finali, nelle sezioni si trovano sc-mprc d'accorcio con chi de– clama meglio, e compensano l'odio verbale pc-r i preti con un amore so– stanziale per il vino. Drl resto sono incapaCl di far del male a una mo- SPECCi-J J O D La vitto1 ia di Eisenhower nelle elezioni p1 csidt'nziali americane del 4 novembre aH•,a susci!ato in molli ,·a,ie 1>r<'occupa~ 1ioni; fra esse, 1>• incipal" - rh<.- tutte le 1·iassume - quella che cgli non sia alt,o se- non uno s11umrnto nt'lle mani delle forze che 1radizio11almen1e guidano il Pani10 Re– pubblicano, vale a din· della grande indu– ,tria statunitense - i cui inter<'ssi ce, to non coincidono con qut'lli dell'Europa - e della casla militar~ più I ctri"a-, fautrice della maniera fo11c- nei confronti dell'Unio– ne Sovietica. Purt1oppo le no1i1ic che via \ia ci sono giunte da quella data ad oggi, anziché attenuare, a-I con11111 io hanno St'lllJ)re pili 1avvi, 1 a10 della preoccupazione. Basta in– fatti guarda1e, per convincel'Scne, alle per– sone chiamate da Eisenho\,cr a costituire il suo go\c1110: c~~c si 1rovano in larga· pa, te I icordatc in una corrispondenza da Washing1on di Giovanni Fontana. su Lo />atrio del 21 dicembre 1952: « Il Segretario di Stato D11llts è il tito– lo/are dt!ll'I più nota e ,,ossa dilla legale, la Sulli\'an and C1 om,\ cli, speciali::ata in questioni interno.:io,iali; il ugretario dello Difesa, Wilso,1, i presidenlr della più grossa ,'ndustria automobili.stico, la Cenerai :Mo– ton1, e il viceugrdorio t i1iapruide,1le dello slessa Generai Motors. Il segretario per l'utrcìto Stevens i 1m direltore della mag– giore impresa elettrica, la Cenerai Elcctric, il uerdario p,r la marina Anderson è pre– side11te della Federai Reserve Bank e quello per l'aviazione Tabot. presidente della North. American Aviation Company. Il se1retario d,l t,soro Humphr,y i il pr1sid1nl1 di una d,ll, pirl 1roJS1 holdings /inan:iari,, la Hanaa Col'J)oration, oltrt elit di num1ro11 imprtse ind1,strioli, il seerrtario tltl ,om– merr-io H'uks i diretlore di una mt::a do::– bina di imprese bancarie ed industriali, il ugrdorio dttl'agricoltura i dirign1te di numerose associazioni di agricoltori, e il sr– gretario delle poste Summe,fitld è il pii', gronde distributore di automobili ChevTO– let ». Gli efTcni di tali nomine non si :,,0110 falli aspettare. SemJ>re infa11i sul gio,nalt• citato, lo slesso Fonta,na annunciava - e la notizia era confc, mata eia una corrispon– denza dcll'Avonli! e da ah,a di Leo Rea .\li Il A1essaggero - che « 1111n ,11,ova e piìì dinamico stralegin militare nmuiro,ia Estremo Oriente sta deli11t'crndosi .. » E pl'oscguiva: « Nel dare <1uesto ann111tcio, 1111'alta per– sonalità militare l10 specificalo che le alt,– s/ere militari america1te appoggiano pie11n– merite il pu11lo di dsto di Ei1e1tl1ower, u– condo cui bisogna stroppare ai comunisti l'ini:iativa nelle ',;erre calde' che essi han,10 scatenato ;,. Estremo Oriente... La /onte ha aggi,mto che Eisenhower potrebbe abolire le istru:ioni im/Jartite dalla 7.a /lotta degli Stati Uriiti. che impt:disa alle truppe 110::ionaliste ci11esi dislocat, o For– mosa di operare sulla terraferma ri11esc. Un ulteriore passo sarebbe quello di chie– due olla Gran Bretagna, alla Fra,icia e ad altri paesi di accellare un eJJicace bloc• t:o dt:lla costa cinese... Si ritiene che "" tale 11/icac, blocco dan11eg1erebbe i comll- 11isti cinesi molto di più di (JUanlo no1t ritengano alcuni esponenti britan nicì t:d euro/ui ». Il 3 gennaio intanto si è in110gura1a la 83.a legislatura degli Stati Uniti: in tale occasione ,i sono anche avute le nomine scalo ne .... ne a un prete, e si può star :'.curi che alla prima malattia ;eria si riconcilieranno con la Chie– sa. Una volta erano pi\1 numerosi; poi alcuni. infastiditi perché fra so– cialisti si discuteva molto e si gri– dava poco, sono passati ai repubbli– cani. Penso eh in questi ultimi tem– pi debbano aver• ricevuto parecchie delusioni. Questo tipo di socialista è un~ ticolo a consumazione, come dicono i negozianti; l'ultima novità, arri– vata da pochi mesi negli scaffali, è il socialista anti-anticlericalc. Come tutte le novità, presenta qualche pro– gresso sull'articolo che lo ha prece– duto. In primo luogo non appar– tiene all'artigianato ma alla classe media, anzi sa di lettere e possiede una certa cultura politica, che va aggiornando sulle terze pagine elci giornali indipendenti. t capace cli citare Marx per dimostqre che l'an– ticlericalismo è un falso scopo verso il quale la borghesia spinge il prole– tariato per sviarlo dalle sue mete naturali. Dal marxismo, poi, sa pas– sare anche allo storicismo per far ;". dere che certi fenomeni avvengono perché devono avvenire, e a conside– rarli a fondo sono benefici anche se a prima vista sembrano deprecabili; i_nsomma. che la storia è la storia e non ci si può far niente. Fra quelli che io conosco, nessuno possiede la preparazione necessaria per fare una critica alla mentalità illuministica, ma Lei che abita in una città colta ne avrà incontrato qualcuno sicuramen– te; ad ogni Diodo, anche in questa remota provincia si può sentir pro– nunziare con compatimento la pa– rola < azionista :.. Non si può negare che i socialisti di questo genere rappresentino un progresso su quegli altri: oltre a tutto sono persone equilibrate, gen– te di mondo, che può contribuire t t t\ dei leoders parlamentari della maggioranza e dell'opposizione. Si è cosl avuta In con– fenna ufficiale eh<'• « com, era Jacilr preue– dne, sarà Tafi che drterminerà la linf'a sulla quale il Congresso attenderà Eisen– hower, e no,i uicevusa ». t quanto affer• mano Cino Tomajuoli su La Stampa e /..a No::io,ie dd 4 gennaio, e Ugo S1illc su Il Corriere della Sera del gio1no p1cc"dente. Ora, è ve1-o bensì che Tomajuoli e Stille si affrettano entrambi ad aggiungere chr almeno per un certo tempo il successo per– sonale riportato eia Eisenhower neHe de– zioni potrà costituire liii freno alle tendenze cli Tafi; basta però pens..'\rc a quello che è. stato in questi anni l'atteggiamcn10 di quest'ultimo nei confron1i del piano di aiuti economici all'Europa, per convincersi che il piano st<'sso non avrà facile vita, so– Jlrattutto nei suoi pochi aspetti dcmocra1ici sopravvissu1i alla concezione originaria. In una situa1ione di questo genere di– spiace \'Cdcre come rimanga purtroppo iso– lata la voce di Londra, quando ammonisce i paesi dell'EuroJla occidentale a giudicare essi stessi - con la proJ>ria testa - ciò che conviene o non conviene fare, per il riarmo, in relazione alle necessità dell't!CO– nomia dei paesi medesimi cd alla valutazione che essi possono dare della si1uazione inter– na-zionale del momento. t stato infaui per iniziali\'a precipua del governo inglese che nell'uhima riunione della NATO, a Parigi, si è espressamente subordinata l'esecuzione dei varii piani di riarmo alle po55ibilità economiche dei paesi in questione. Non solo, ma soltanto a Londra si è poi levala una voce in difesa di tale decisione contro Je cri1iche rivolte ad es.sa claa-li americani. Per avere un'idea del 1ono • dell'autorità molto a far uscire -il socialismo dal– l'isolamento. Hanno buoni amici non solo in mezzo al clero e ai democri– stiani, ma anche fra i « ceti produt– tori > (non dico i ricchi, che signi– fica tutt'altra cosa). Quando si avrà da scegliere i candidati per le ele– zioni imminenti, penso che per avere le massime probabilità cli riuscita bi– sognerà cercare fra i socialisti anti– anticlcricali; e loro certamente non si tireranno indietro. Prima di finire, Le voglio sotto– porre una considerazione: che il pro– verbiale equilibrio latino non si smentisce mai, anzi riceve conferma anche da fenomeni secondari come questo sul quale L'ho intrattenuta; soltanto che non si tratta di un equilibrio statico, brnsl dinamico. Il nostro caso serva da esempio per chiarire il concetto. Altri popoli, freddi di temperamento e perciò scani di sentimenti e risentimenti, non conoscono né il clericalismo né l'anticlericalismo; noi invece, popolo fantasioso e ricco di umòri, passia– mo dall'uno all'altro. Alla fine, 4 fa quanto 4 = 2+2, ma quanta vi– ta e quanta bellezza in questi trapas– si, e come ne ~scc irrobustito il ca– rattere di un popolo. Con questo non ho voluto insinua– re che quei tali socialisti siano cleri-· cali; l'ho già detto, sono anti-anticle– ricali. Però mi resta un dubbio: quegli altri, gli anticlericali, erano buoni padri di famiglia e finiva– no col tornare nel seno della Chie– sa; c'è il caso che - per la so– lita legge degli equilibri e dei com– pensi - questi ultimi si riuniscano in segreto per celebrare le messe ne– re? Dio mi guardi dall'esser mali– gno, ma in qualche modo si dovran– no pur rifare, altrimenti non sareb– bero italiani. Con saluti cordiali, Suo ANDREA.RAPIURD.l TAN\PA di tali critiche basterà ricordare che CIie sono 5tate mOSie in primo luogo da Ridgwa,y, probabilmente su indicazione di Eisenhower - coil come informano li Messa111ro, li Corriere d'ln/ormtuioni e La Gituliria del 7 gennaio, - e poi dal nuovo presi– dente della commissione senatoriale per gli affari esteri, Wiley, il quale ha dichiarato (La Nazione del 12 gennaio '53): « L'Europa dovrebbe oppro/ittart dell'at– tuale tenden:a americana ad aiutarla, t1n– de11:o eh, potrebbe però cambiare s, irra– gionevoli ritardi v,niss,ro provocati da c,rli dirigenti dalla t'Ula corta. I ritardi provo– cati da una sola potenza possono originare 1111a infinita serie di reazioni... capaci di distruggere l1llla la struttura della cooPe• ra::ione turopea ». F. R. NUOYA REPUBBLIC f!lJ.NDlClà'ALE POLITICO Esce il 5 • il 20 di opi meseia ollt pqiH Com iraro DireUivo: !. CODIGNOLA G.FARAIELLI U.G.IONOOlfO P.YITTORILLI Rt:daaione: Firenze. Piazza della Libertà 15 (50.998) Amm in ialraaione: Firenze, Piazza Indipendenza, 29 (22.0S8) e/e po1talc 5/6261 (La Nuova I1alia) Firenze Abbonam. annuo L. 800; E1tero L. 1000; Sotteoitorc L. 5000: Sotto,erhtore quota mensile di almeno L. 200. Una copia L, 35 - Àrrllllrala L. 60 Autorlu. del Trib. di Flren,e n. e78 dtl 80-12.19~2 St• blllmentl tlpollto,rraftrl Valleccbl, Firenze, Viale del Mille, 90. R•panaablle: Trillano OocUi,,tola

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