Lo Stato - anno II - n. 23 - 20 settembre 1961

"L'ISLAM ENTREPRISE JUIVE ~~ NUOVE TESI su ISLAM E GIUDAISMO Nel clima di una rinnovata dialettica mediterranea tra I– slam ed Europa cristiana, la re– cente pubblicazione del saggio: cc Vrai Mohammed e faux Coran)) (1), che finalmente offre al gran pubblico gli straordinari risul– tati di esaurienti studi corani– ci, è destinata a sollevare non poche polemiche. L'eccezionale novità e la spre– giudicatezza delle conclusioni di Hanna Zacharias rovesciano. infatti, ogni consueta lezione sull'Islam, e permettono di u– scire, una buona volta, dall'im– probabile leggenda dei rivela– zionisti, quanto dalle tenui con– getture razionalistiche, che han– no ipotizzato il cliché di un pro– feta-autodidatta. A scansare l'equivoco di una motivazione nazionalistica va detto che Hamia Zacharias è pseudonimo che adombra il no– me del padre Théry o.p.; e però, oltre lo scandalo, a fondamento 28 t.,. u ecaginobianco del carattere serio delle rivela– zioni sta una monumentale e– segesi delle scritture islamiche. Opera compiuta in anni di lo– goranti ricerche, alla luce di u– na competenza mai discussa. Non siamo dunque nel cam– po dove l'audacia di fede ac– compagna la faziosità di una e– rudizione di riporto e di como– do, ma nella direttrice del pos– sesso sicuro e meditato dei testi islamici, ebraici e cristiani, e di tutte le nozioni attendibili che si hanno sulla storia e sul fol– klore del VII sec., alla Mecca. Frutto di questa integrazione dell'esegesi e della storia è la stessa tesi centrale dell'opera di padre Théry: ,, l'Islam entre– prise juive », vale a dire la vi– sione della civiltà dei musul– mani come conseguenza dell'ul– timo tentativo rabbinico di col– pJre il Cristianesimo egemoniz– zando il basso bacino del Medi– terraneo e armandolo contro .l'Europa. Una concezione « controcor– rente » che non deriva però da intuizioni o da ipotesi apriori– stiche. Il nuovo profilo dell'I– slam è tracciato con elementi che s'impongono al termine di un esame organico e coscienzio– so di tutti i versetti del Corano. considerati dal punto di vista della dottrina e reinterpretati sul saldo terreno della storio– grafia. In sostanza padre Théry applica al Corano la metologia critica che le scritture soppor– tarono quando fu avanzato il dubbio di una derivazione babi– lonese della Bibbia. Solo che, a differenza di questa, il Corano non regge al metodo critico. La disposizione stessa delle 114 surate, che successivi ,e ca– ramboleurs " (per usare la ter– minologia del p. Théry) affa– stellarono caoticamente, sfidan- (1) Hanna Zacharias: nelle «No'tt· veli.es Editi.ons Latines ,>, Parigi.

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