Lo Stato - anno II - n. 21-22 - 30 lug.-10 ago. 1961

bi ._op~redi ?ivulgazio1:1~ ~ di lett~-~_ ratura dichiaratamente marxi– ste indirizzate per lo più ai mi– litanti comunisti e alle loro fa– miglie. Queste edizioni restereb– bero con ogni probabilità dei fenomeni isolati nel quadro della stampa di partito e poco accette quindi agli ambienti intellettuali e borghesi se esse non venissero inserite nel gioco di un grande equivoco che le pone al fianco di altre edizioni ritenute libere dall'ipoteGa co– munista. Organo di questo equivoco è appunto il supplemento biblio– grafico su accennato che punta evidentemente su alcuni impor– tanti obiettivi. Il primo è quello di :valoriz– zare ed appoggiare quegli edi– tori che possono essere conside– ra ti fiancheggiatori; quelli cioè che pubblicano una alta per– centuale di testi e di opere ri– tenute utili alla creazione o al– la conferma della visione mar– xista della storia e del mondo. Il secondo è quello di portare alla ribalta i libri e gli autori che annunziano o accettano la verità marxista con il doppio scopo di rendere popolari i pri– mi e di legare in modo defini– tivo i secondi anche se in loro fosse nascosto qualche germt> d.i ribellione ad una disciplina ed ortodossia assolute. Il terzo è quello di chiamare a collaborare, sotto il pretesto culturale, con la stampa mar– xista, personalità ed intelligen– ze prive di un indirizzo certo ma disponibili per una cattur? al P.C.I. e quindi per costituire un rinforzo al mondo intellet– tuale comunista in questo pe– ripdo più che mai necessitante di nuovi apporti di fronte al continuo allargamento del pro– prio orizzonte operativo. Il quarto (ed il più importan– te) è quello di guidare il pubbli- Lo STATO Jinobianco co ed in particolare quello bor– ghese che fornisce il maggior numero di lettori di libri sulla strada di letture che integrino l'ipotesi materialistica che è al– la base della vita moderna. Di fronte a queste linee ct'•a– zione esistono mezzi di difesa? La risposta non può che esse– re negativa, quando si pensasse di poter fare affidamento s'ullo intervento dei gruppi che oggi in Italia controllano il potere politico, ed hanno larga possi– bilità di influenzare molta par– te della stampa, della editarla, il cinema e la televisione. E ciò per due ragioni: la pri– ma in quanto siamo, da sempre. dell'avviso che a tali gruppi, cattolici compresi, manchi unr consistente ed organica base d1 principii, dai quali fare deriva– re una coerente linea di politi– ca culturale, capace di contrap– porsi radicalmente alla inter– pretazione marxista dell'uomo, della società e della storia. La seconda, in quanto da tale ca– renza è derivata nei gruppi di potere una tendenza sempre più marcata e sistematica al cedimento ed ai compromessi nei confronti della linea cultu– rale dei marxisti; fatto questo che, in molti casi, ha finito per fare convergere, consciamente o inconsciamente non conta, le tesi dei primi nel quadro delle interpretazioni proprie alla se– conda. Dal che ne deriva che i mez– zi di difesa a cui sopra si è fat– to cenno non potranno che con– cretarsi attraverso una azione ài gruppi che, nella adesione cosciente ed incondizionata ai princ:ipii ed ai valori della· più autentica tradizione Cattolica, troveranno la forza di contra– stur e senza cedimenti e senza contraddizioni, in dimensione totf!le, la spinta sempre più sof– focante dell'impegno culturale df;lle forze marxiste. ALESSA DRO DI GABRIELE CINEMA SPAGNOLO Io credo al cinema spagnolo: è nato tardi, in un'Europa in cui da tempo si affermavano le cinematografie delle <( origini )) 1 Francia, Italia, Germania), ma in questi ultimi anni ha fatto molta strada, come lo hanno dimostrato anche di recente i RUccessi commerciali e artistici di parecchi suoi film, ai fèst.i– val e nelle sale cinematografi– che europee. • Era giusto, perciò, che que– sto cinema. arrivato in poco tempo alla maggiore età, aves– se anche un festival internazio– nale nell'ambito . del proprio paese, non certo privo di locali– tà turistiche atte allo scopo: la scelta, nove anni fa, Gadde su San Sebastiano. in riva all'o– ceano, ai margini di quella Gui– puzcoa che dette i natali a San– to Ignazio e che oggi i madrileni considerano una regione propi– zia agli svaghi anche più del- 1' Andalusia (è, in fondo, il pays basque spagnolo, contraltare gemello del pays basque fran– cese, fiero da sessanta e più an– ni della sua Biarritz). Ottima la cornice, perciò, felice la scelta, legittima l'idea del festival: purtroppo da nove anni i criti– ci spagnoli e i loro amici di qua dai Pirenei non fanno che la-– men tare le scarse promessC; mantenute da chi, sulle prime, 31

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