Lo Stato - anno II - n. 15 - 30 maggio 1961

L'on. Moro fa un pas– so avanti pag. g La lotta su due fronti » 6 L'Algeria e il petrolio » 7 La conferenza agri- cola » 8 Valgono ancora «punti fermi»? . » 9 colloqui di Klagen- furt » 1l La crisi in Campido- glio » 13 Tra il dire e il fare... » 15 11 commento » 16 Comunisti e ceto me- dio » 19 :11 congresso del- l'U. N.U.R.I. » 21 Una sconfitta di Crispi 11 nipotino dell'inge- gnere Società e ideologie Teatro Cinema Le schede • LO STATO Periodico politico Direttore » 23 » 26 » 27 » 29 » 30 » 31 GIOVANNI BAGET-BOZZO Anno Il - N. 15 - 30 maggio 1961 Direzione, Redazione, Amministra– zione: ROMA Via Rasella, 6 - Te– lef. 471.117 - Direttore Responsabi– le Ugo Visciòla - Autorizzazione del Tribunale di Roma N. 7786 del 6 dicembre 1960 - Spedizione in abbonamento postale gruppo 11°-Ab– bonamenti: annuo L. 3.200 seme– strale L. 1.500 - Una copia L. 100 - Concessionaria per la distribuzione in Italia: Messaggerie Italiane s.p.a. - settore periodici - v. P. Lomazzo n. 52 - Milano. \.. _______ , LITOSTAMPA NOMENTANA - ROMA Via Valcamonica n. 6 - Te!. 893936 bibliotecaginobianco fa L'On. Mara un passa avanti S I E' SOLITI credere che, quando la scena politica è dominata dalle questioni internazionali, la politica in– terna possa riequilibrarsi trovando in sé stessa le condizioni obiettive di assestamento. Questo modo di pensare si è così generalizzato al punto che lo si ritiene applicabile a tutte le situazioni; si dà ancora un caso in cui la generalità rasenta la superficialità, in cui un giudizio comune diviene un giudizio che pecca di profon– dità. Facciamo, ora, un riferimento concreto. La conferenza di Ginevra sul Laos, l'incontro franco-algerino di Evian, il nuovo tentativo di comporre la vertenza, fra Italia ed Austria, sull'Alto Adige a Klagenfqrt, la preparazione del ver– tice di Vienna fra Kennedy e Krusciov sono certamente gli eventi di primo piano per la potenzialità che è in essi di svi– luppi futuri, per le possibilità che creano di nuove armonie o di più decise e radicate avversioni. Ma è ciò sufficiente per passare sotto silenzio o per dimenticare anche momentanea– mente l'inerte insensibilità della classe politica italiana, l'im– mobilism_o più assoluto nel piano politico, sociale, ammini– strativo, la precaria stabilità del governo? Possiamo trascura– re il nuovo apporto di consensi al partito comunista, possia– mo passivamente accettare l'insulto che alla democrazia, alla libertà viene dalla insoluta crisi siciliana, possiamo tacere i cedimenti sempre pù vistosi e consistenti al marxismo social– comunista? La nostra coscienza di italiani e di cattolici ce lo vieta. Esaminiamo criticamente e realisticamente la situazione. Vagliamo le possiblità del governo basato nella convergenza, il suo passato, il suo presente, le sue prospettive. Come è nato il monocolore Fanfani è a tutti noto. Un particolare, tuttavia, 3

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