Lo Stato - anno II - n. 14 - 20 maggio 1961

SON/MARIO e NENNI CONVERGENTE L'atteggiamento tenuto nel luglio 1960 dal PSI nei confronti del governo Tambronl ha ridato slancio al PCI, ha reso possibile l'involuzione della « convergenza » ha reso praticamente impossibile ogni iniziativa presidenziale intesa a sbloccare la situazione poli– tica italiana. Tali risultati segnano il fallimento dell'impegno «autonomistico» che rap– presentava l'ultima carta politica valida in mano dell'on. Nenni. Oggi non resta al leader socialista che fare affidamento sull'incostanza dell'on. Saragat, sul trasformismo della sinistra DC e sulla inquietudine dell'on. La Maffa per tentare di riportarsi sulla cresta dell'onda. Ma l'essere ridotto a fore affidamento su elementi meta-politici per ridare consi– stenza ad una politica altro non significa che fare il gioco del PCI che altro non attende se non il momento opportuno per raccogliere ciò che altri hanno seminato. (pag. 3) e ELEZIONI REGIONALI IN SARDEGNA La « politica delle cose » e l'ossessione delle « formule» hanno portato nel 1958 la DC in Sardegna o ridare vigore ad un partito - il PS d'Azione - che nel passato aveva semprè contrastato con il suo impegno politico. Oggi, olla vigilia delle elezioni regionali si può dire che l'operato della DC ha posto solide premesse per un sostanziale allarga– mento della influel'lza politica delle sinistre nell'isola. (pag. 9) e I COMUNISTI NELLE FABBRICHE Entrato in crisi politica nel 1956, il PCI è riuscito da allora a mantenere la presa sulle masse più per gli errori e le debolezze degli avversari che per forza propria. Oggi il PCI si rende conto che al suo impegno necessita una piattaforma auton,.ma che incanali e finalizzi politic,amente la carica di energie di cui dispongono le masse. Tale piattaforma dovrò poggiare, in eguale misura, sulla spinta sindacale guidata dalla CGIL e sulla piena acquisizione e sfruttamento dei fermenti politici e culturali che in larghi strati della società italiana sono determinati dalla piega generale degli avvenimenti intemi ed internazionali. (pag. 1O) e UN PIANO ASMATICO Il « piano decennale per la scuola » al vaglio di una critica obiettiva, mostro di non essere molto di più di un piano finanziario settoriale. Questo in quanto è mancato all'origine dello stesso un solido motivo ispiratore cul– turale e di principii. A tale carenza, si aggiunge il fatto che il contenuto, giò monco, dello stesso è ormai divenuto merce di ba1otto tra la DC ed i « convergenti », per cui la discus– sione dello stesso, in sede di con1missloni ed alle camere, rischio di ridurne ulteriormente la sua efficacia ai fini di ovviare alle deficienze di fondo della scuola italiana. (pog. 12) e CULTURA E BUROCRAZIA Un dibattito svoltosi sull'« Unità» per oltre due mesi sul tema iniziale « Arte, mo– rale e cattolici », è rapidamente degenerato in una rissa ideologica tra gli stessi comunisti che vi hanno preso parte. Ciascun intervento è stato caratterizzato dall'esigenza di criti– care spietatamente la linea culturale del partito. Alicoto, come burocrate responsabile del settore, si è assunto il compito di tirare i fili della discussione per cercare di trarne qualcosa di buono, ma non ha potuto far o!tro che imbastire una specie di grossolano auto– difesa, dalla quale sono emerse ancora più evidenti le contraddizioni e la sostanziale im– potenza della cultura marxista, soprattutto in relazione alle recenti dichiarazioni di Krv– sciov sull'esigenza di controllare politicamente la produzione artistica sovietico, secondo gli schemi di un vero e proprio « terrorismo id~ologico ». (pag. 22) • • JOSIAH ROYCE CONTRO IL PRAGMATISMO Pragmatismo e neo-positivismo hanno fatto perdere alla società amer.ciana lo dimen– sione di ogni impegno ideale, al quale l'individuo, in quanto tale, senta di dover partecipare come soggetto autonomo e responsabile. • L'utilitarismo ha finito per far considerare la scienza e la tecnica come fine e non come mezzo di conquista della natura. Contro tali deviazioni, Josiah Royce ha riaffermato vigorosamente il valore dei· prin– cipii filosofici della tradizione classica, intesi come fondamento insopprimibile dell'esperienza umana nel suo sforco costante di interpretare il significato dello vita e del mondo. (pag. 24) e INCHIESTE SBAGLIATE Con periodicità monotona vengono doti alle stampa i risultati di inchieste « scien– tifiche » relative ai problemi conseguenti al fenomeno della immigrazione meridiaale nel grandi centri del nord. Si tratta nella m11ggior parte dei cosi, di inchieste promosse al fine di suffragare tesi pre-costituite, ed in quanto tali, esse finiscono quasi sempre per lasciare in ombra aspetti essenziali del fenomeno e per alterare la vera natura di altri, pur essi essenziali. (pag. 27) bibliotecaginobianco 1

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