Lo Stato - anno II - n. 12 - 30 aprile 1961

alleanze, scelte queste a loro volta non in base a specifici programmi di governo ma in base ali' eti– chetta ideologica del partito. • Prendere .i voti del MSI diventa così t,integgiarsi di fascismo, prendere quelli del PLI di liberalesimo, del PSDI di socialdemocrazia, e così via. In un parlamento pieno di vuoti simboli ideologici di per se incomunicabili ed incompatibili, in quanto miti astratti, l'uno con l'altro, si è voluto fondare le mag– gioranze di governo sulla comunione dei simboli: e la DC si è assunto il compito di organizzare qu·esta comunicazione universale... . · La causa originaria sta nel fatto che la DC non aveva nulla da dire. Non legata a nessuna tesi, a nessun valore originariamente politico, essa non ha in realtà nessun vero obiettivo di governo. Non animata da nessuna grande prospettiva ideale, non riusciva acl esprimere una tensione politica, un fine, uno scopo al suo governare. Un marxista sa bene per cosa governare: date un governo a un partito comunista, e non solo, anche a un serio partito libe– rale o a un serio partito autoritario e voi vedrete in bene o in male venir fuori una volontà, un obiettivo di governo. Ma la tesi di governo della DC non esi– ste. Il dibattito politico della DC avviene sulla ·possi– bilità o meno dell'alleanza con il PSI. Solo l'abitu– dine ci impedisce di vedere quanto questo fatto sia a un tempo significativo e paradossale .... L' on. Tambroni ha detto delle cose serie e gra– vi ha detto che esist euna crisi dell'autorità dello Stato ed una crisi delle istituzioni democratiche: ha detto con chiarezza che la presente azione del par– tito di maggioranza conduce in modo diretto alla egemonia delle sinistre: ha chiesto alla DC un cam– biamento radicale di politica, cioè la rottura con il PSI e la ferma difesa delle istituzioni dall'attacco morale e politico delle sinistre: ha dichiarato di non esser disposto ad accettare unità e solidarietà che significhino omertà con una politica che conduce quasi insersibilmente, il paese ad una condizione terribile. La DC è il partito della transazione: ed è prov– videnziale, che ci sia in quel partito, un uomo che abbia il senso della verità ed il coraggio di dirla. Se ci guardiamo intorno, uno spettacolo di squal– lore ci contrista: il paese viene condotto alla rovina, Lo STATO bibliotecaginobianco con incoscienza, nello scoramento generale. Come in tutti i momenti di prova dei popoli, lo scoramento, la stanchezza, la rilassatezza pervadono le coscienze.Ci si rassegna al più forte: e<l i più opportunisti già si legano al nuovo carro.... Ciò che nel paese c'è ancora di buono, di valido, di desideroso di lottare per un'Italia vera e giusta o almeno per impedi,re che essa venga consegnata, at– traverso il laicismo e l'antitradizione di molti (,anche di tanti che si dicono autorevolmente cattolici) al– l'egemonia marxista, attende una voce che li chia– mi almeno a questo: a combattere, a lottare perché il peggio non accada: a lottare con una bandiera più vera di quelle passate, veramente legata alla tradi– zione universale d'lialia. Imperativo dell'ol'a E' giusto che dal mondo dei cattolici militanti si attenda questa voce: e la simpatia con cui tanti guardano all'azione politica dell'on. Tambroni è nella scia di questa speranza. Un popolo risponde sempre a chi ha fede in lui, nella sua storia, nella sua tradizione. In tempi così duri, nessuna gioia viene al cuore da una politica di combattimento. In un tempo co– me questo, in un tempo scorato, in cui tutto sembra prepararsi per la rivoluzione marxista: in cui ci sono quei segni precursori di rilassatezza, di sfiducia, di indifferenza, di cinismo-~niversale, in cui i rappre– sentanti di tutte le tradizioni e di tutte le posizioni ne trascinano stancamente il peso della loro respon– sabilità, combattere non è facile. Solo un dovere più alto ed una fiducia supr½ma in Chi governa le sorti dei popoli e Unico sa trarre dal male il bene e fare possibile l'impossibile, con– sente di intraprendere una lotta contro le forze che prevalgono. L'on. Tambroni ha messo sotto questo se– gno il suo impegno politico, il più consolante ed il più impegnativo dei segni. Se tanti ancora tengono, è perché, di là della in– sufficenza umana, queste parole e questi impegni danno speranza e fiducia. C'è ancora gente che vuole combattere ed impe– dire il cedimento: c'è ancora una via per la salvezza d'Italia. • G. BAGET-Bozzo 3

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