Lo Stato - anno II - n. 9 - 30 marzo 1961

LE NOTE Il congresso socialista Dal diòattito che si è svolto al con– gresso socialista di Milano sono emer– si, a nostro giudizio, due fatti di tut– w rilievo. Il primo è dato dalla riconosciuta possibilità teorica che le due conce– zioni base di impegno derivanti dal– la ideologia marxista - quella " e– voluzionistica" e quella della " ri– voluzione permanente " - possano convivere ed integrarsi in un qua– dro di operante solidarietà. Il secondo, che tale processo di sintesi ha trovato il suo punto di in– contro teorico nella piattaforma pro– grammatica offerta al partito da Ric– cardo Lombardi. Piattaforma pro– grammatica che muovendo da una diagnosi dei termini attuali della si– tuazione italiana ed internazionale, si concreta in una serie di proposte di azione che sembrano, a noi, com– prensive di tutti gli elementi di teo– ria e di prassi che caratterizzano le diverse posizioni di tendenza pre– senti nel PSI. E' bene di.re subito che la origina– lità della piattaforma di Lombardi consiste nell'essere riuscito ad ordi– rwre in una prospettiva di sistema– ticità e di logica le posizioni di fon– do deUe varie correnti, trasferendole da un piar,,o di irnmotilismo sostan– ziato di pregiudiziali ad un piano di i11contro e di sintesi dinamica nel quale esse si integrano e si comple– tano a vicenda, sino ad esprimere un corpo organico e completo di idee e di strumenti, tale da poter essere proiettato con estrema tensione nel la politica italiana. La posizione di Lombardi si con– creta e ~i sviluppa attraverso le se– guenti enunciazioni: 1) Il fine ultimo del PSI deve es– sere volto alla edificazione in Italia di una " società socialista". Tale ti– po di società nuova sarà radicalmen– te diversa dalla odierna società ita– liana, come dal modello di società e,presso dalla tradizione e dalle lot– te della social-democrazia europea. 2) La via più breve per la edifi– cazione della " società socialista " in Italia passa attraverso la conquista di quello Stato che ha preso forma e sostanza in 'talia dal 1945 ad oggi c non attraverso una lotta frontale Lo STATO e aginobianco allo stesso, mirante alla sua distru– zione. Ciò in quanto lo Stato, oggi, non è più una mera sovrastruttura nelle .classi dominanti capitalistiche, ma discuote, potenzialmente di am– plissimi poteri autonomi di inter– vento nelle sfere della economia, del credito, della istruzione e così via, tali da condizionare in amplissima misura, se convenientemente orien– tati la vita della società azionaria. 3) La conquista dello Stato, per– tanto, sulla base di quanto detto al p. 2, vorrà significare per i socialisti, ai fini della edificazione di una "so– cietà socialista", che essi non vorran– no iniziare tale edificazone "ex novo", sulle rovine del vecchio Stato, ma che potranno servirsi solo di punti di appoggio, una volta che vi sarà ìa possibilità concreta di avviare con anticipo quella politica di " pianifi– cazione della società" che dovrà ca– ratterizzare la " società socialista "; e che allo stesso tempo rappresen– terà lo strumento più valido di lotta al neo-capitalismo, che nella so– cietà italiana di oggi rappresenta la ultima incarnazione del nemico di sempre della classe operaia. 4) La conquista dello Stato, se– condo Riccardo Lombardi, è possi– bile oggi orientando l'azione del par– tito su due direttive. La prima intesa a favorire l'attua– zione integrale della costituzione sulla base di un impegno a livello legislativo e di governo, nella cer– tezza che tale fatto varrebbe ad au– mentare il peso e la incidenza delle forze popolari nella società italia– na. La seconda intesa ad aumentare il grado di combattività delle masse a livello sindacale e nella sfera de– gli enti intermedi, attraverso una scelta concreta, organica e sistema– tica dei punti sui quali intervenire e degli strumenti da mettere in atto nella lotta, tutto questo al fine di ac– celerare il processo di attuazione in– tegrale della carta costituzionale. Noteremo il margine a tali enun– ciazioni, che la attuazione della co– stituzione viene considerata non già un punto di arrivo ma un punto di partenza per l'azione del PSI, n~l quadro dell'impegno volto alla edifi– cazione della " società socialista". Dalla pur schematica presentazio– ne della piattaforma di azione of– ferta da Lombardi al PSI, ci sem– bra che affiorino in modo chiaro le ragioni del perché essa può costi– tuire una piattaforma unitaria di sintesi accettabile da tutto il par– tito. «Autonomisti» e «sinistre», in– fatti, concordano sul punto che il partito dovrà impegnarsi a fondo per la edificazione in Italia di una "società socialista". L'assunto che la via più breve per tale edificazio– ne passa attraverso la conquista e non attraverso la distruzione dello Stato sorto dopo il 1945 in Italia, è pure esso accettato dalla " sinistra " e dagli " autonomisti". E' accettato dagli uni e dagli al– tri dal momento che gli uni e gli altri concordano sulla possibilità di porre le basi della nuova " società socialista " partendo dalla attuazio– ne integrale della costituzione; tesi questa, d'altronde, pienamente ac– cettata dal PCI. Sul come attuare integralmente le costituzione, e giungere quindi alla conquista dello Stato vertevano e vertono i maggiori dissensi del PSI. E su questo punto al fine di superar– li si è esercitato particolarmente lo sforzo di sintesi di Riccardo Lom– bardi. Gli " autonomisti " proponevano come direttive di fondo la ricerca di intese con tutte quelle forze politi– che, o frazioni di esse, che pongono al vertice nel loro impegno la at– tuazione della costituzione; intese da concretarsi sulla base di punti pro– grammatici tali da favorire, se at– tuati, per un verso il realizzarsi dei dettati costituzionali, e per altro da fare esplodere le contraddizioni nel "campo conservatore ", che sino ad oggi ha controllato di fatto quelle forze. Le " sinistre" proponevano, al contrario, la lotta frontale ed indif– ferenziata contro tutte le forze schierate fuori del " campo socia- lista " in Italia, nella certezza che le stesse, sotto la spinta sempre più forte delle masse organizzate dei partiti operai avrebbero finito per soccombere, grazie anche alla pre– sa di coscienza di classe di una par- 5 ..,

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