Lo Stato - anno I - n. 2 - 31 dicembre 1960

LO STATO SOMMARIO Destra e Sinistra . pog. 1 Longo e gli altri . Una seconda Corea? Le uova di Colombo Soustelle ci ha detto Il poliedro Liberale L'attesa coltura dell'Agri- Stato e Previdenza Sociale . . Sala stampa . . Opinioni sindacali • Il tradimento della poesia • . Pavese è morto due volte . . . Inno . . . Arte . . . . . Cinema . • Televisione • . . Recensioni . • . Corrispondenza . • LO STATO Settimanale politico Direttore » » » 4 5 6 » 11 » 13 » 13 » 15 » 16 » 19 » 21 » 22 » 24 » 25 » 27 » 28 » 29 » 31 GIOVANNI BAGET-BOZZO Anno l O n. 2 - 31 dicembre 1960 - Direzione, Redazione, Amministra– zione: ROMA Via Rasella, 6 - Te- . lef. 471 . l l 7 - Direttore Responsabi– le Ugo Visciola - Autorizzazione del Tribunale di Roma N. 7786 del 6 dicembre 1960 - Spedizione in abbonamento postale gruppo 11 °- Ab– bonamenti: annuo L. 4.500 seme– strale L. 2.300 - Una copio L. l 00. l.lTOSTAMPA NOMENTANA • ROMA bibli 1 DESTRA E SINISTRA La storia costituzionale e politica dell'Italia repubblicana stà rive– lando una sorta di affinità elettiva còn quella dell'Italia monarchica; e sono affinità così consistenti che fanno pensare che il registro non sia poi mutato così profondamente come si vorrebbe far intendere. Lo Stato italiano fu costruito da una formazione politica che prese il nome di Destra. Le istituzioni, le leggi fondamentali, la sagomatura essenziale dello stato italiano è fondamentalmente ancora quella che fu data ad esso dagli epigoni di Camillo Cavour. Non c'è legge costitutiva in nessun s-ettore importante della vita dello Stato che non abbia avuto origine negli anni che vanno dal '61 al '76: lo Stato italiano venne costruito allora . E tuttavia una formazione politica, che aveva dato all'Italia, più che una politica, un ethos dello Stato: che aveva lasciato le sue impronte nelle leggi e nei costumi, che aveva costruito le linee maestre dell'edificio amministrat:ivo e posto i termini essenziali dell'ideologia dello Stato nazionale, cedeva il potere solo dopo sedici anni di governo a una for– mazione politica divena ed eterogenea che aveva, in omaggio al parla– mentarismo britanni,co (che domandava due partiti) e alla terminologia politica frances,e, (che nata in assemblee semicircolari, aveva foggiato termini di contrappunto spaziale alle antitesi politiche) il nome di Sinistra. Questa mistura tra le influenze politiche francesi ed i modelli isti– tuzionali britannici, era un legato del parlamento piemontese a quello nazionale. Non c~è,dubbio che i termini maggiori del contrappunto tra Destra e Sinistra fossero già ben chiari nella alternativa politica tra Cavour e Brofferio. Tuttavia il fenomeno nazionale fu ben più rilevante. Non per caso, dei capi della Sinistra del '76, nessuno fu piemont,ese, ed i più -combattivi furono i -m,eridionali: dal Nicotera al Crispi. La spari– zione della Destra, come personale e come tradizione politica fu totale: furono gli uomini della Sinistra a governare da allora. Il sussulto crispino fu un fenomeno personale, una reazione da homme fort deHa Sinistra, di cui la politica francese ci ha f•Jrnito un notevole esempio in Clemenceau. Se la crisi coloniale offrì deUe occa– sioni politiche a uomini come il Pelloux ed il Di Rudinì, fu nel volgere di un periodo di convulsioni. La -crisi non fu risolta nel quadro dell'ideologia e di quel che resta– va del personale. politico_ della Destra: fu risolta da un uomo della

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