Lo Stato - anno I - n. 1 - 20 dicembre 1960

Lo Stato 1ettuali di sinistra, i più zelanti e spie– tati esecutori. Lo strepito che costoro hanno sollevato contro di lui hanno in– dotto ·Boria a rinunziare al Goncourt. ViH c~rrie al so_lito,i soloni della lette- . ratura francese hànno profittato della sua rinunzia per- cavarsi dalle grane e non hanno fatto· il minimo gesto per in– sistere e riconfermargli il premio. Naturalmente se Vintila Horia, invece TEATRO di scrivere un libro ispirato al messag– gio cristiano, avesse prodotto una ·delle tante esercitazioni di pornografia o si fosse convertito al comunismo, nessuno gli avrebbe più rivolto critica. ·Perché, sia chiaro, non è contro il << fascismo », autentico o presunto, di Cayatte, di Lo– nero o di Vintila Horia, che si mobilita un certo schieramento laico e materia– lista; ma è contro una concez10ne spt- 29 ritualistica ·della vita, che supera il fa– scis,mo (fenomeno politico contingente e travolto dagli eventi) per continuMe, eterna luce, perenne indicazione alle co– scienze, attraverso la grande via mae– stra del cattolicesimo. L'antifascismo è un pretesto per com– battere, nell'esclusivo interesse della ri– voluz,ione marxista, la carità cristiana, le verità di Dio. t~ e::::~ UN'ANIMANERA CHE NON SI SALVA Giuseppe Patroni Griffi ha riscosso il plauso dei critici e si è formato un cer– to pubblico inserendosi nella scia let– teraria che si ispira all'ambiente dei « ragazzi di vita ». I suoi personaggi •preferiti sono quei giovani incolti e spregiudicati che riescono ad anampi– carsi dai sobborghi delle grandi città {profertbil!Ilente Roma) ai margm1 cor– rotti della café-society per sfruttarla. Questo .nuovo tipo umano chiamato alla ribalta dovrebbe simboleggiare la no– stalgia per una forza comunque, vitale e violenta, anche se di b~ssa estrazio– ne~che riesca a riempire· il vuoto della nausea e del1a noia in una società or– mai vuotata al fallimento. U.n'immagi– ·ne romantica, dunque, ma degradata ·fino al limite della trivialità, evocata dai peggiori complessi di quegli stessi intellettuali che si sfogano nell'autocri– tica. L'eroe di Patroni Griffi è sempre lo stesso. Appare per la prima voita nel raccopto L'ospite di passaggio sotto le b"b1ot~cag1no 1an o spoglie di Dario: « ... un ragazzo daL volto felino, grazioso ed acerbo come una bambina ... un animale umano, ot– tuso, impenetrabile, pigro, minaccioso ... il dio dell'Amore in persona, così do– veva essere Eros, bambino e sesso... »; è sempre presente, come Otello o En– rico, negli altri racconti, ricompare nel dramma D'amore si muore con la par– te di Enzo, infine è Adriano, n prota– gonista di Anima nera. Qui, ne'll'ultimo lavoro dato alle sce– ne da Patroni Griffi, il ragazzo « gra– zioso ed acerbo» è ormai sulle soglie della ,maturità, con un passato sovrac– carico di turpitudini. Il retaggio delle brutture in cui ha vissuto non gli im– pedisce di innamorarsi d'una fanciulla beneducata e timorata di Dio che, ir– resistibilmente attratta da un tipo tan– to maschio, non esita a mettersi contro la famiglia per sposM1o. Il matrimonio è facilitato da un'eredità imprevista:. per fare un beffa alla sua nobile fa– miglia, un ricco signore perventito la- scia, morendo, una cospicua fortuna ad Adriano che, in vita, lo aveva sfruttato assecondando i suoi vizi. Naturalmente l'innocente sposa è a}. l'oscuro di questi retroscena, e crede che il denaro di Adriano sia stato gua– dagnato onestamente. Ma, come in ogni dramma che si rispetti, la poverina viene a conoscere la verità per interventi estranei e ma– ligni, non regge allo strazio e fugge dal tetto coniugale. Dopo un primo sbandamento, Adriano si redime: quan– do la moglie ritorna decisa a tenersi il suo uomo ed a renderlo migliore, egli, per amore, rinuncia all'infamante eredità. ,Dunque, se nel dramma precedente l'amore conduce a'lla morte, qui mvece purifica. Patroni Griffi, cioè, in Anima . nera tenta il riscatto del personaggio che gli è caro. Ma il finale da f_avo– letta ed•ificante non convince, e del re– sto anche nel contenuto è estremamente eqmvoco. Come epitaffio per il s~o pas-

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