Lo Stato - anno I - n. 1 - 20 dicembre 1960

Lo Stato aziendale a quello di giruppi di_aziende, di settore, di pro– vincia, d1 zona e naz•ionaile. La e~pansione economica e produttiva d'altronde fa sì che alle masse operaie, non use a guardare a•rialiiticamente, possano essere portati a fondamento di rivendicazione mo– tivi ailtriment:i insostenibili qualo1"a fossero rapportati a quei famosi contratti nazionali collettivi che, a suo temlpo libe– ramente stipulati, e per i qua1li furono a ~uo tempo con– dotte lotte spesso onerose e gravide di sacrifici per i lavora– tori, e sbandierati poi come grandi conquiste delle centrali sindacali, mantengono pienamente integro il loro valore e la loro efficacia. Poiché - e qui è un ailtro aspetto del grave confusioni– s.mo che minaccia di portare ancor più discredito sul sin dacalismo nostrano - non si deve di1mentica:reche i s-inda– cati si batterono con una foga degna di mi,gHor causa, per quellà parziale, mu.tiilata appliicazione dei dettami costitu– zionali in mater•ia sindacale, che assunse iJ nome di legge « erga omnes » ed in base aJ.la quale, proprio in questo periodo, si stanno recependo i vari contratti colleittivi nazio- . nal,i di categoria concedendo loro efficacia di legg~. SALA STAMPA Preferisce Lumumba Per la verità, l'idea mediterranea è un concetto nuovo, anche per i tempi che hanno conosciuto la geopolitica. Ep– pure esiste, se il signor Glissant, della Martinica, ci comu– nica che « la sua cultura personale è nutrita da valori me– . diterranei ». Non. abbiamo ragione di dubitare né delle af- fermazioni del signor Glissant, né della sua cultura: perciò apprendiamo che « l'idea del Mediterraneo» è una moda– lità d'esistenza è un << luogo spirituale», e veniamo am– ·moniti, che « i mediterranei devono rompere con l'ambi– zione di essere i soli depositari dello spirito ». Tutte queste utili cose le abbiamo apprese dalla rzvtsta « Testimonianze » e da alcune interviste con dei personaggi del « Colloquio Mediterraneo » organizzato da La Pira. Di questa cultura mediterranea, sempre secondo il Glis– sant, il prof. La Pira è come il paradigma vivente perché egli.« oltre che l'uomo dal concetto profondamente assimi– lato è, anche, l'uomo mediterarneo che possiede l'innocenza e l'immediatezza per cui egli è definibile simbolicamente, come un primitivo. (Sorpreso silenzio degli intellettuali euro– pei presenti in sala) ». Come dicono quelli di « Testimonianze », ci voleva un poeta africano della Martinica per dire simili cose... So– pratutto dopo aver pronunciato un elogio di Lumumba. « Testimonianze » ha preso la cosa molto sul serio e parla di «voci» mediterranee, di « univer~o ~ mediterraneo, di « ci– viltà » mediterranea. Ma La Pira è andato in verità molto bibliotecaginobi-neo 21 Ma alla CGIL rutto ouesto non interessa. Avvalendosi .. di una patente di democraticità fornitale più o meno· inco- scia•mente dagli ailtri sindacati, essa oggi può agiire scoper– tamente là dove le forze eve.rsive che la sostengono sa1eb– bero costrette ad agire sotiteriraneamente e con difficoltà. E mentre da un lato può organizzare agitazìoni contro le grandi aziende detlla Montecatini, dell'ANIC e del gruppo ENI, iscenando facili campagne anti,monopolio, non im– porta se diirette contro l'-in-iziativa ,privata o lo Stato, dal– l'altro può conta.re non soltanto sulle «obbligate» vertenze per i rinnovi dei contratti nazionali, ma anche siul nuovo corso settoriale. Le riunioni degli « attivi sindacaili » propramq:iate dalla CGIL in questi giorni, e che vengono accuratamente re– gistrate dai fogli socialcomunisti, non lasciano dubbi in proposito .. Siamo soltanto agli inizi di una battaglia che si. svilupperà e si allaQigherà pcr investire t'Utti i settori pro– duttivi. Quali che saranno gli sviluppi e le soluzioni di taile baittaglia una conseguenza è comunque sin d'ora certa: il raJlenta,mento di quella confortante espansione economica che vede iJ nostro Paese proglt"essiv.amenteinseriirsiitra i più avanzati del mondo. · più in la e così siamo stati rapiti m una sorta di religionè mediterranea. Ascoltiamolo. Niente è più significativo delle sue parole. <<L'elemento mediterraneo permanentemente va– lido è nel fatto che i popoli mediterranei sono portatori di un messaggio universale, valido in ogni tempo, in ogni luogo e in ogni civiltà. Messaggio che ha Dio stesso come Autore: dalla voca– zione di Abramo, attraverso i profeti sino a Cristo (e alla vocazione di Abramo si riallaccia il messaggio coranico di Maometto). Messaggio da cui deriva un umanesimo integrale. Que– sto messaggio è stato reso visibile dalla sinagoga, dalla moschea e dalla chiesa attorno alle quali sono sviluppati nel corso dei secoli tre tipi di civiltà aventi affinità profonde: la civiltà di Israele, quella islamica é quella cristiana». Dunque: esiste un « messaggio universale», di cui i me– diterranei sono «portatori», che ha Dio per «Autore», ed i cui termini sono Abramo, il Cristo e Maometto. E questo messaggio è un · « umanesimo integrale>. Profe-ssore, quèsta è un'eresia. Caro signor Glissant, se questi sono i primitivi, se per essere mediterranei, bisogna essere « primitivi» sa cosa le dico? primitivo per primitivo, preferisco Lumumba. I sardisti Il partito sardo d'azione è la quinta colonna del!'aper– tura a sinistra in Sardegna. Ridotto all'orlo della fine nel

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