la Libertà - anno VI - n. 35 - 1 settembre 1932

t = SETTEMBRE i932 OPINIONI Il Things èo no! ha.p-pen.'TheiJ are brought about. Lincoln. Caro Direttore, l)Crchè non sfrutteremmo la no– stra condizione di « esuli » pe1· \·e– dere, senza peso di respon<:abilità immediate, con tutta la chiarezza i.,ossibile. ncll~ situazioni politiche del nostro tempo, e per tentare di ricavare dalle nostre 05$errnzioni lutti gli insegnamenti che esse cpmporlano '! - Legati a un par– tito che dew agire, tenendo conto dei propri precedenti e delle si– tuazioni di fatto cosi' costituitesi; non sempre è possibile, o lecito, dir tutto. Sventuratamente la po– litica degli esuli è spesso questio– ne di semplice sentimento, cioè non pratica o immediata; e questo stato di fatto puo' consentire ma– nifestazioni più spregiudicate e vi– sioni più limpide. - Approiittia– mone, dunque. Xon è già un pia– cere poter guardare ad occhio nu– do e senza obbligo di rispetto per situazioni già costituite "? La prefazione è un po' lunga, e non conforme al mio tempera.men– te di polemista, ma ora ne vedrai il perchè. - Leggo, dunque, nel– ruHimo numero di « Libertà. "· in relazione agli avYenimenti di Ger– mania, e in un articolo che ha per titolo : a Una costituzione è mor– ia », leggo queste proposizioni : ...L'autoc!'azia comincia. - Chi ha fatto questo ? La guerra ha fatto questo ... Nella guerra imperiale e– rano tutti gli elementi dell'Anli– democrazia ,, etc. - Dobbiamo, dunque, ancora sfare a pigliarcela con la guerra, e ripetere, a carico suo, gli scongiuri e le imprecazio– ni, che nella politica immediata e– rano certo ammissibili, ma che in uoa visione storica, e col rinculo degli anni, rischiano di apparire non solamente melodrammatici, ma vani e pericolosi? Insisto soprattutto sul giudizio che tali condanne son pericolose, in questo unico senso, che esse, stemperando le responsabilità in un oceano di avvenimenti inaffer– rabili, impediscono poi di serrare da vicino gli avvenimenti e di ap– purare le cagioni immediate, le sole che interessano in politica. Seguiamo un istante le file del ragionamento dell'autore dell"arti– colo innanzi menzionalo. L'auto– re parla, si capisce, della. Germa– nia. a n"ella guerra imperiale era– no tutti gli elementi dell'Antide– mocrazia ». Ma c'era una « demo– crazia » in Germar.ia prima della guerra ? Il regime hohenzollernia– no è s.tafo definito come l'incontro di un triplice pri1-·ilegio. quello àei <· t.,tu~1tt li, quello dell<1 Prussia, quefto della Chiesa luterana. Uni– ca classe medializzata : la grande !ndustria pesante, alleata e sotto– posta ai a junker ». - Quel regi– me, ehe del resto era già la guer– ra, escludern, per definizione la democrazia. - Supponiamo, dun– que, che la guerra non fosse scop– piata. La. democrazia non ci sa– rebbe stata lo stesso in Germania; e qualora il meccanico progresso elettorale avesse portato la Demo– crazia Sociale al punto di avvici– narsi - senza pero' toccarla - alla maggiora.nza nel, Reichstag; qual dubbio che un fenomeno analogo - o più gra,·e :- di quello rappresen– tato, non dal Nazismo, si badi (-di– ro', poi, perchè -}, ma dalla rea– zione dell'fl Herrenklub ». si sareb- be prodoUo ? • ):on è dunque la guerra che ha prodotto, in Germania, l'Ant.ide– mocrazia. (Più so.ttornce : nemme– no in Italia.) Ora se qui' si trattasse unica– mente di definire e stabilire un processo storico, si potrebbe anche ]asciar correre. La storia la fanno gli storici. e non gli articoli dei giornali. E nemmeno gli uomini r,olilici. Spropositidi quesl<lge– nere ne commettiamo tutti e tutti i giorni. Si dice che FlaYio Gioia è l'inventore della bussola, e non si 5a nemmeno se uu personaggio di questo nome sia mai esistito. Ac– capigliarsi per ricostituire una Yerilà storica, sta bene per gli sto– rici, o per gli uomini di scienza, cioè per le persone del mestiere. E' ridicolo per gli uomini politici, che banno altro filo da filare. ~la, ecco : quando tu dici che la Antidemocrazia è un prodotto del– la guerra; come fai 1 poi, a stabili– re' le responsabilità del tal pariito poiitico, di quei tali uomini poli– tici, dopo la guerra ? - E che dico • respo~abilità i. ? Le responsabi– lità si assodano innanzi ai tribu– nali, quando debbono dar luogo ad una sanzione; e nelle carte degli storici. quando si lraUa dello ac– certamento teorico. ~la le « respon– sabilità » in polit-ica non possono tradursi che in un insegnamento, in una regola di prudenza; e quan– do tu risali tanto lontano. che in– ~egnamento vuoi ricarnr •più ? - Dire che la guerra è la causa del– rAntidemocrazia. a che cosa. mena se non a dire ché ... quando ci sarà la prossima guerra, la democrazia dovrà essere contro di essa ? E lo chiami un " insegnamento »? E ti serYe a qualche cosa? E ristabi– lisci con esso la democrazia, !a de– mocrazia di oggi. queJla minaccia– ta da HiUer. e già soppressa dal– l'Herrenklnb ? tari del paese; essa è slala con~ dotta a non sperare altro se non essere tollerata. - Da Ebert a llin– dei~b~rg, da :\luller a JJrlining, da Brunmg a ,·on Papen. tutte le so– luzioni politiche si fanno contro di E.ssa.Che cosa essa è presentemen– te·? Cn partilo politico che. lun– gi dal pretendere al dominio, lot– ta disperatamente per re.5islenza, e non è sicuro di con::en·arla ! Lo slorico tro,·erà certamente le cagio~i di questo disastro; e le lrornra nelle condizioni d~l trat– tato di Versailles. nell'"li srnriati piani imposti alla Gernlania. nella YOlonlà dei vincitori di perPetua– re lo stato caotico del paese vinto: ma le dovrU trovare altresi' nella qualità degli uomini che fe– cero la politica tedesca, nella loro incapacita a suscitare rentusia– smo delle masse, nella loro inclli– iud!ne a governare, in quella e– norme facilità della rassegnazio– ne a circostanze dichiarat.e inelut– !abili, che ìnvece anebbero dovuto essere oppugnate e che si sarebbe doYulo tentare di capovolgere, per– chè che cosa è la politica s-e non rute di far servire ai propri in– tenti i mezzi che non sono in no– ::;f ro possesso? Questo, dico, per lo storico, e la cosa è un affar suo;; ma noi non siamo degli .storici. Xoi siamo o dei polemisti o dei ... politici (in a– spettativa}, che cercano di capire con lo scopo di poter agire, che cercano di imparare con lo scopo d! riuscire; perchè in politica lut– to è riuscire. E quale slcrminato campo di esperienze gli avYeni– menli tedeichi ! li guaio è che io questa rnglia di imparare non la vedo da nessuna parte. La dotta Socia! Democrazia tedesca non sa dire nelle sue pubblicazioni se non che I:- costituzione di YVeimar è stata ,iolata (- bella scoperta! -), ma perchè lo stupro sia avvenuto, questo essa non lo ricerca. - E per me questa è la circostanza più desolante. Se dovessi enunziare per for– mule e sentenze riassuntive il pa– rer mio sugli aYvenimenti, ecco quello che mi apparrebbe. La Co– stituzione di \Yeimar, concessa dai ::ocialisti ai propri avversari, fon– data, come essa era, sul pdncipio della eguaglianza dei diritti; fa– ceva un obbligo ai socialisti di non farsi spogliare della situazione d~ dominio, in cui gli avvenimenh dell'inYerno i918 li avevano messi, poichè questa rinuncia avrebbe automaticamente funzionalo con– tro di loro. L'accettazione della si– tuazione legale che faceva passare la presidenza da Ebert a Hinden– bur.g contene\'a in nuce tutti gli avvenimenti po::.lcriori, sino al lriOnfO dell'Herreuklub. - Qo~ta situazione legale costiluirn un contrasto di fatto con la rivolu– zione delrinverno HH8. La Socia! Democrazia doveva scegliere : o la rivoluzione del i918 o la situa– zione legale, risultante dalla ele– zione di Hindenburg. Rifiutandosi ad ammettere l'elezione di Hinden– burg. essa riprendeva il corso del– la rivoluzione, e rimaneYa fedele alla riYoluzione. a!la rivoluzione che se non era Stata falla da essa 1 portava pero' la sua impronta. - Essa accetto' la situazione legale, ma la situazione legale era il con– trario della rirnluzione. Da quel momento, la sua politica è una lunga agonia : compromesso ~lill: ler, dittatura BrOning. sistema dei decreti. tutto si !a per salvare la Germania tradizionale; nulla per riprendere il corso della rivoluzio– ne. E perchè ? Perchè la Socia! De– mocrazia non sa vincere due pre– occupazioni : Hitler e il comuni– smo. Certamente ci sarebbe stato da osscrYare cbe Hiller e il comu– nismo non sono la stessa cosa, e che era meglio vincere con i co– munisti che farsi sconfiggere in– sieme ai comunisti. Ma c'era una terza soluzione : quella che von Papen e Hinllen:burg DQil hanno e– sitato a scegliere. Quando si ha in mano : la Prussia. la R.eichswebr, la polizia, e... il !àmoso Fronte di Acciaio, allora non si fanno le ele– zioni; allora s.i proclama la pro– pria ditta~ura. e si !a contro gli avversari quello che gli a\"Versari il giorno appresso faranno contro di noi. - ;'iè si dica che Hinden– !Jurg rappresenta una legalilà, pòichè la (seconda) eleziòne di Hindenburg si faceva (ahimè!) con i voli della Socia! Democrazia. - Questa do,·e\·a comprendere che se essa non imponeva la propria dittatura, la dittatura sarebbe sta– ta imposta ad essa dagli :i:wersa– ri. Andiamo. dunque. alle sorgenti di questa impotenza della Socia! Democrazia, e trascuriamo per un istante il giudizio sugli uomini. giudizio. pero·. che, automatica– mente. dhien severo. Che cosa noi troviamo alle sorgenti del disa– stro che colpisce la Socia! Demo– crazia ? Due cose : il pregiudizio della legalità e l'inettitudine di un partito di masse (- meglio: dei quadri di un partito di masse-) di assumere l'iniziativa dBI colpo di mano ri...-oluzionario. Almc>no tre volte queslo colpo di mano si è imposto : dopo la prima elezione di Hindenburg, dopo la caduta della coa.Ji;:ione di :\liiller. dopo l'indegno licenziamento di BrO– niug. E tutte le tre volte la Socia! Democrazia vi rinunzio·. (\"i ri– Secondo il mio modo di ,·edere, nunoiarono anche i comunisti, il quesito polit.ico si pone cosi' : percbè anche e.ssi sono un partito sui principii del 1919 la Socia! De- di masse, e perchè, non ostante le mocrazia governa e regge la Ger- chiacchiere, sono aoch·e,:;si un par– mania; ,·erso la metà del i932 es- tito legalitario.} \"i rinunzio', in ~a è eliminata dal-.giuoco politico. altre circostanze. lui stesso. il bel- ~~lr~~o~~e n~~l~i~~nd~ig:f 5 di ~-~~!~~lg. ~o~~ui~u~\ ~uu~tt~fJi~ un partito che subisce la dura leg- ei o quattordici milioni di eleUori, ge degh ancrsar1 A,endo a·,uto si è me.sso al riposo. Per– nelle mani la presidenza dell lm- c-h<:: negare che nel giuoco politico pero, il cancelJierato della Repub- lede5co. q11c.:=ti Junker ad oriente blica e il dominio delle forze mili- Ide "Elba, e que.sta vecchia buro• LA LIBERTA' Che gl iavversari della pena d! morte scaglino la prima pietra. La madre di Galàn MADRID, agosto- CA.N.) -. n_ pro– cesso sommario contro San.JurJo e 1 ,suoi comoHci principali - sottopo– sti, come ·capi, a! giudizi!?s~mmar~o d~l Tribunale supremo - e finito. Bi- Ad ogni modo, ripetiamo, si tratta sogna inquadrere fra i hnti episodi di un epl3o::lio. Il corrispondente questo processo; episodi rapldamen- della e: Libertà.>, per conto suo, di– ie liquidati, la conclusi.o~e dei qua- chiara di aver ceduto - ritirando li é in certo modo al di fuort dello tutti gli argomentl che mlllta'\'a..llo svoigimento del p~oce:;s11 rivoluzi.o- per l'appl!cazione della pena di mor- ~=f1~' ~te~~ r~!b:~rt~~fg~ler~~ ~1i~h~a 60 fu~irf!tii!~~f5:'o~~t ~~; voleva fermarlo. militano contro - alle parohi: della prietà, d'or!gine feudale o no, gros– se o p!ccole, appartenenti ai coim– plicati nel complott.o. La riform2. a– graria alla qua!e s1 voleva fa!' fare un passo Indietro, ne fa uno avanti, e svelto, e, prima di tutto, contro i e vivand!eri > profittatori. Si calcola infatti che il reddito anr.uale delle ter=, che saranno con– fiscate a tutti i coL'rnplicatisi eleva a duecento milioni di peseta.s. La riforma agraria ricev~ un rmanzia– mento veramente magntlico, e poi– chè coloro che maggiormente com– battevano il regime erano ! grandi feudatari dell'Andalusia e della E– stremadura - che sarebbero stati colpitl dalla riforma - è appunto in Andalusia e in Estremadura che la riforma. agraria tre.va una. piU ra– pida e rad!cale applicazione. R1volU2ionariamente, questo epi– sodio ci sembra più import.ante della mancata fucilazione di Sanjurjo. sanjurjo fucilato, 0 SanjurJo madre di Galan. Qli.esta nobile vec– e: numero 52 > del reclusorio del chia signora ha, per pr!.ma, doman– Dueso non conta. Quello che conta dato l'indulto al presidente della è che' i residui di quelle istituzioni Repubblica con queste parole : e: Non e di quei costumi politici che rende- voglio che contro ness-uno, per nes– vano possibili i movimenti di san- suna ragione, sia fatto quello che é jurjo siano rtmossi e liquidati. Altri stato fatto contro tnio figlio >. La ~oisodi avranno l?. loro conclusio- moglie di Hernandez, anche a nome n"e; il prossimo processo sommario della figlioletta orfana, ha arnto le contro il generale cavalcanti e 1ca- stesse parole, domandando anch'es– pi del tentativo di Madrid - pro~es-: sa, in gramaglie, l'indulto. La con– so che si svolgerà verso la meta di danna della pena di morte è tutta s.?ttembre -; i processi regolari con- Qui'. Oh! nella coscienza di un os- Soluzioniradic.ali tro tutti· gli ufficiali, borghesi, no- servatore straniero è passata la Lo s~ acceleramento del rit-mo ~.Ade~~ è" il tUi-~~ .ci!. un·aitiSS"iIDO tra gil antichi capi che, durante cin– que anni sul dieci del regime ha te– nuto le redini· della nostra pili gran– de organizzazione spirituale, E' il suo turno e le accuse ingigantisco– no adesso che sono mcrmorat.e dalla folla dei malevoli. :> La battuta comica: e Perchè la stampa non intervie– ne con noi ? La libera stam9a ita– liana non deve tacere. ,. Facciamo punto che ce n'è•abba– stanza per risolvere l'indovinello, il cui prlnliero è Farinacei, il secondo é Turati, e fintero è... un venticel!::> di fronda che è molto sintomatico parta dall'Impero. n quale Impero, con un linguaggio che stupisce in un brigante Che funziono' sempre da Sparafuclle, defiµisce addirittura e linctaggio :> ti e camb!o della guar– dia >. . Si capisce. adesso, perchè lo spi– rito nazionale possa es.sere turbato. Si capisce tanto meglio se si pen– sa che in Italia lo e: spirito naziona– le > è il e: duce :> che lo personi!ica.. Lo -e: spirito nazionale > sente ru– more. Ed il rumore parte proprio dalla Suburra. Ah, Nerone! L'OPERATORE bv!llim·,•unn· 10Plla~~~. ~!t~ 0 _e~r~J;iù ~~i ~~tet~i~6 ~~~:O~tee ~1:.~~~; rlvo!uzionarlo si constata negli al– complici più o meno attivi, che madre di Ga.làn e la moglie d.1 Her- m ;~P!no!;~~~ ~r° n~B: scappano tra le maglie del codice na nd ez rivedevano, evocati dal loro amm.Lnlstrazlone dello stato non a– penale. Ma non è questo che mag· dolore, 1 magnifici, legittimi ribelli vevano altro deslderio che dl diven– giorment.e interessa, nello svolgi- contro la violenza bruta di una mo- t.are buoni repubb !lcs.ni , ossequiosi mento della rlvoluzione spagnuola_ ~~c~~abi~~ls!istoll!ta!;~ea, of:e:~ g~~la~~~g~ ~abpil~ ~~ ~g~i~ Lapropaganda teatrale u: ::::::::.:.rin:i!~: . azlonl ~~-:~!i~~t~;,°lcl~{~·r~;l i~~,;l:r:iF*:~~.;13.E,;c~!~i n fascismo ncn si ferma di fronte complicate dell'indulto concesso ~ questo brivido solidale; e il e: no :> stato mantenut-o al suo posto, per a nessun mezzo per svolgere la wo~ Sanjurjo. La ragione dell'indulto e si è opposto; tanto plU insuperabile non fare 1l proces.so alle intenzioni. paganda di eccitaz'.cne nazionalisti– una sola : è la questione di princi- quanto piU alta e sentita è la pro- Ma una parte di questo personale sl ca che persegue da tanti anni. ~i6r!~ ~~1ti! dJ:a~~:-~~ !~:ei; ~t;h~n;i~~filf: 1 it ~! f ta~r= è dimostrato passivo, e in qualche qu~lg; 0~~ 1!i f;~~if:i~v~s~~~/f~i~ pena di morte. tanto più se legittima - non ha di- f:C,°n~ alco:J>~i~1; 00 :ret\:_ 0 N: tea~ro,_~rado _c½, le rap1J1:e.s~- Quando fu discussa alle Cortes, la ritto di pronunciare. I regimi ditta- su.n ostacolo oggi si frappone alla tanom ~ m.assnn-i ~eatri lmci. e maggioranza si pronuncio' contro, tarlali fucilano e massacrano; ma repubblicanizzazione integrale del- ! dr!1mma~ ~no 3eguite ~ un 7!UO– seg:uendo un sentimento del paese, essi ncn hanno altro mezzo per vi- la amministrazione dello Stato: la bltco_scar$1$~, e_tan::o ~1 asszst~– chiaro e preciso. Nella riforma del vere, essi son condannati a vivere e domanda d.1 repubblicanizzazione e :,e ai 7!0Ven aborti di CL!t abbona~ Codice penale, infatti, la pena di morire nel sangue. venuta proprio dalla parte monar- t_a~~ 1talfa7!!l alla 9!1ale manca 1l morte è stata· virtualmente soppres- Esponiamo una nostra imores- chica, che l'ha resa inevitabile. I~vi.,o ma.s.t?mo e J!:?U Jecondo, che .sa; ma era rima:sta nel Cod.icepe- s:ione per mostrare che compreti.dla- Gli stessi provvedi.menti rapidi, e _quell~ della lfberta, a_ttu(!lmente ~ r.e~:a mJli~~~~a~~~~~ Jf s~= 1 n;_o ~n~~!~~~o~!~ si8fr1e~ orecisl, stanno ultimando la riforma danno m molle 3Cene ital1a~e, con– jurjo, si è avuta nell'opinione pub- mo dire. In ogni caso è un senti.men- :~~~~lle~elan~fll~~-d~b~ ~~7:Cz~;~ni~T~~ e ed _v_a;~t;u:tur;: blica una reazione. Le ragioni prtn- talismo cl;le è una forza; e costltui- è quella della totalità dei soldati e delle ra.ppres~ntaz!oni di un nuovo cipall - che si sintetizza.no nella op- sce anche uno schiaffo potente alla sottufficiali che hanno dimostrato I dramma stanco, nel quale pare che ~~:.:i diJ'P.°f~!o R~=~• ri; :~~~Js~~cMtacie~J1. ec~l~r:~~; di essere repubblicanissimi n~f!- ~al mancata la_ ~~o di ll!U.S– forze del popolo o quf:lle armate del- lo manifestano son quelli st.essi che qu~ ~~\) 0 ~~ef~l:t~~J>{a:i;,<1~f~ fra~~~ p';;~::'uts::~~~~~~ }u~~~i h~~i~ ~~to~~e~nil ~~~!est~:~o d~r~~~ a1J i~~t;à~a; e liberale :> percbè sono appunto l ?,f~~m~Ua sefcmda guerra del-– bene della libertà; quando il col-I farsi uccidere per difendere la loro ~~n~~~\.1!n~fr~t~ !1;{:=i~~~ cfal~:;:te l':tban:::i'::91:~rt:1'':u ~: 0 ~e:u~t~~ti~ron~~ 0 ~J<;FeJ~ g~~ti e~. 10 Jfa~pci~b~~t:a eo;~ ~~m~~~is~ete- o~~~J~nl ~~e~ zat=:re ;;; f:U:oJ~r;:;salat!~ ~~i:r:-g:.i l~u~~~e•didmèo~m~= boia, no'. • ' ' rate e delle opposizioni nezfa. bbe vendetta non degna del- f L st • d. ·11 ~- pu~~ellscloa"~azileorna!"_ •,".~1.desoll•1uz1< o'n•-. de_ Lo,.t_/cmr:: Ju:r:n::i:_1:s'e1taevifi- f: sev~aa ma umana. giustizia re- a ona I rru e. pe.s.f!UQ. u-w ~ r. pubblicana. Non dimentichiamo la Ad_ogni modo, npet1a_mo, ~ t,rat.: ~~c1~~~odetupr=~;lo~ q~f~~e ~~; ~~~fa c~~~o il! e:::~:• d?~i; psicologia del popolo spagnuolo, per ta dl un episoo.io •.La rivolu,zione e bisogna distruggere non è un uomo, senza Jed;ee senza onore, che abban- ~ trl:J:e P!~ g;:n::d~~ :r~~:~ f.llii~t~~~ s gr!~r ~ed 1~:~ 1 ?. :~~= pd~~!.~!dqu~e:i1 ~!~fJ~ gg;!~l~~i c;eu°r!! :fa1t~ 1 t;;:op~eli. ziata la pena di morte, come una fra gli altn. . .. gois nazionali ad. t dei tt sanzione estrema per il più grave Il s:!gnorduca e fra i ptu nobili dl ~; ~ttfr\ 1 3u~t1àf1k=~uco~~~ sol~~ente accetta~r a pa I dei delitti il Tribunale Supremo Spagna. Sangue di re, di pretenden- 0 senza corona nobiliare; bi.sogna Jl Y01!,e!11o Jas~ta ha dato ordi- ~~Ù~~~i%%t~~, sc~n~oPf:s18:i ~~1!~ ;~~ r~~t~~.t~ta't~e~~ ~Jf 1 Z-:O ~~eb3:rci!1esdito ~~~si'~ f~::r:ia~~r~~~;i:!\~~~~e:~~= ~~nedju~~~~e~lsoi~v~r°; ~~~:.!~~-~~;~~~a~~n~~W! svolgimento rivoluzionario. Questa 9(!n~. Il /ascio e la questura. da questo a?t>Oggi~to. _ . . ~;\ 1~m:r~~~leg]l ~r~~J1 ;ffr t~~rè ~~:J~~:e~ ~ 0 fg~;fJ~~~ :!fr~feu~~~te~~o%7{!;b~Jt~1:e,J/apd_t Nell7 IJ?anUes~a.z.tonl aella oplllio- decisi della repubblica e della rtfor- un esempio e un ammonimento alla pra~ire calorosamente_ 11 dramma, ne puoblica ab~n~o 1-isto un.a lar- ma agra.ria. Questa riforma compor- Europa. Insomma l'esempio dice che specialmente ~elle. tirate focose ghisslma op~os1z_1one alla ructlazio- ta l'espropriazione senza indennità t von SchJeicher, qui' vanno al re- contro la. Francia e 1 Jran_cesi .. . ne. Da ,;: Soli.da.ndad Obrera > - or- delle terre feudali, col solo .rim.borso clusorio, e gli Stinnes, K.rupp e Tys- Se non b~tassero glt ~nftn1t1 al– g~o della e: ~n!ederac1on del t~- delle opere eseguite dal feudatario, sen vanno in galera, previa con!Lsca try elementi che .u fascmno offre baJo >, a~archtco-s_llldacallsta - al.a e l'espropriazione, con indennità, delle loro proprietà. In questo modo <U suoi o~servatorz! per mostrare le stampa di ~n repuobllcaneslmo mo- delle altre grandi proprietà. date in si difende !a democrazia : attaccan- s-uevere m~zion! bell!cose, questo derato, il gmd.i2io er-.i.contrarlo al- affitto O di quelle dove 11 proprieta- do cioè tagltando l'erba sotto i pie- nuovo e ultimo episodio dovrebbe a- j '·!r,'ou~l 0";' 0 •~·.in1'~a~~~a <fa_~~: npo:o,,tva';·~an meessuntenplaarvassoro1t 0 nieo~~nuonncoanp-- dl' al fascisino. prir gU occhi a tanti ammiratori ~ = ~;o11:;cit~':;tfnglo!n'f:alr/a::;m:aafo"r~ sa la ~na di morte, ..?he npugna. tributo. n signor duca. come altri. Neila conisponàenza ;,recedente un ~~°:toe: 5:a~t!az~j~J~a a3f ~~= ~: 2:l cco:f1~~'ri°;a ::V~oc~e~: :;°:e r~=Uctt:;' /a~~~~ l)~i. del!e strade e dall'orario dei ~og:;;J: /n~fil!~/i pace, nel Codi- ~~ozac~fsc~ar~v~e~b~t~d:g~~o~t:o~ = :: ~i!~ .:uu: ~: qu~ll: =~:::~a s~ar;r~t;:i~~;; Fayorevoli alla fucilazione si so- rischiare _ neppure un capello. E dalla ooZo-nta pc,polare, infine, e NON e giustamente preoccupata di questa no dichlaratl una parte d~! radioo- per essere e vivandiere > fino all'in- da una sconfitta militare >. Vi .sono propaganda perniciosa del /~ci– socialisti, una parte dei giovani so- verosimile, il signor duca contribui' altri n:,,,..riQni mc desidero correggere smo, e ha segnalato il pericolo che ci.allst!, e i comwiistL Secondo le n 10 agosto con mtlle peset~ al !i- prin.cipalmdnte questo con m piu la puO' derivarne. Bisognerebbe che ~~~b;o~~~~~ui ~ ~~g~:~~~~ ~:~~!mi;it!$ ~lc~l~o c~~~\~itncr1~ ~:%:e ~e i:~= ~:~~ fo~f e~~r;;i~!st;rf;::;:s~nc':. diviso quasi in due parti eguali. Sa- n giorno 11 ag05to lo stesso signor diUgtnzt1.nel futuro. dulazio-ni davanti alle imwese di r~bbero stati fav~rev9ll ~•applica- duca - si dice - pagava quattro mi-1" " \ \ \ " ,,, ~~ol!n~Om!e d~~~~o- r:r:a~e;;t~el~ :zwne della pena .1 m.inistn Casares lioni di pesetas per riavere la lette· Per le nostre collezioni del la pace, riflettessero sul valore e il Quiroga, Mar-celino Domingo. Al· Ira con la quale accomoagnava le . . bornaz e Largo Caballero. Altri pro- mille pesetas per u col]'.lodi Stato. I Bollettmo « Italia » aYremmo signijicato di questi metodi di pro- ponevano dl regola_rsi ~ondo la Troppo tardi! Ora i novantamila bisogno dei numeri 61. 62-, 63 ti:~~i~°:~?a.~=~/~gg~~l:r~ ~~~!~~~o~~nt~~~~,~~U!~~e ~~~~r di~r~~ 0 fa d:~e so;;,~:iif; , e 64. ~loro che ce li ~rocuras- contro gli altri popoli che sta Ja- Ha avuto wrt-0 l opinione? aalle Oort.es espropri.a tutte le pro- sero, ci farebbero cosa grata. ~;.;4i~t~,J~eismo tn modo sempre a= FATTI ERILIEVI Libri proibiti I giornali fascisti non hanno dato notizia di un grave fatt-o, aYvenuto alla scuola d'arte decorativa fonda-– ta a Monza. da Augusto Osi.mo,e a poco a poco deva.stata, distrutta dal fascismo. Quest'ultimo episodio drammatico e tragico suggella la rovina dl un e-– dificio concepito e costrutto per la elevazione umana più serena ed ar-' monlca. Uno dei giovani migliori della. scuola. schernito dal direttore che gli rifiutava Il diploma dopo il com~ pimento degli studi, ha puntato la' rivoltella contro il direttore: non è partito il colpo, il direttore si è get– tato a terra, e il ragazzo ha rivolto l'arma contro sè stesso, e si è ucciso, SI Ignorano i precedenti. si igno-– ra se il ragazzo, come pare, voleva soltanto uccidersi senza uccidere. Certo i compagni del mort-osono in-– sortl contro il direttore ed hanno voluto fare, a loro spese, funerali solenni al compagno - mentre ai ge., nitori aspettanti il figlio, che dove... va tornare a casa dopo 1 lunghi an-1' ni di studio e per il quale erano pre...: parati gli arnesi di lavoro, si presen_, tavano 1 carabinieri con l'orribBe notizia. n direttore della scuola, Balsamo Stella, è stato messo sotto inchiesta. E' noto per 1 modi brut.ali, ed è già stato in questi anni mandato via da tutti gli istituti, ma poi sempre no– minato altrove, per gli appoggi che' egli ba come fascista. Nel 1925 !u mandato a rinnovare le vecchie scuole d'intaglio del le. ~no in Val Gardena, ma dovette ab-– bandonare 1! posto : senza alcuno sforzo di adattamento alla tradizio .... ne caratteristica locale, egli voleva costringere tutti a !asciare le forme di prodUZ!one di gio~attoli e scultu .... re religiose, che aveva il suo merca.., to e lll sua sorqente nella fantasia popolare. e a imitare alcuni modelli_. ni di gusto moderno. Da allor-2., sem_, p;e pronto a intimidazioni e a mi_,. nacce, egil ha girato molte seòi, fln– ~:lè è stato mandato all'antica scuo– la del Consorzio Milan.o-i\fon2a-U_,. manltaria, ormai sfigurata. Quest'uomo so!eva dlre cln!ca– rnen~ : e: se io non fossl fascista. abbandonerei subito l'Italia. perché non. potr::eisof!rire di non aTere U– bertà; ma sono fascista, possofare 1 miei comodi >... L'ultima tragedia rivela qua.le rapido dacadimento possa aoportare. in pochi anni, il fascismO devastatore, là dove erano le opere più alte della migliore civil• ta italiana. Ribassi fallimentari Un aspetto tioico delle aziende In liquidazione !alimentare è !a ten• dec.za a! ribassi senza limiti. L-0 si vede nelle ferrone Italiane, dove la concessione de[ ribassi non ha più 11.!nlte. Anzitutto, il ribasso del 50 per cento è concesso a tutti gli ex ufficiali : cioè a quasi tutti i cittadini abbientL Ne cc~gue che soltanto l viaggiatori proletari che sono soldati pagano - qualche volta - il prezzo Intero: tutti gli altri pa– gano sempre meta prezzo, e cioè la magg!oranza dei viaggiatori di se– conda paga meno di quelli di t.erza.. I rfoassi per una mèta determina– ta, che erano una volta eccezione d1 privilegio, sono ora abituali : P"'J° Roma è concesso un ribasso del 50 per cento quasi costante. La prima– vera toscana, la primavera sicilia– na. il giugno genovese, l'estate tri– dent.lna. le feste di Torino, le espo~ sizionl di Venez!a e Milano, il cen• tena:-io antoniano di Padova, le ce– rimonie di Trieste, sono altrettanti pretesti per offrire lo stesso ribasso. E non basta : agli sciatori piU no– ti sono offerti biglietti con 11 ribasso del 75 per cento, che i dirigenti delle associazioni sportive distribuiscono a loro arbitrio fra gll runici. E' uu piccolo sagglo dell'anda– mento delle cose in un paese mar– cio per la propagazione dei favori e delle concessioni. Un fenomeno a– nalogo è avvenuto alla Scala. dove si sapeva che i biglietti erano rega– lati a piene mani. Pare eh.e, per al• cune rappresentazioni, bastasse ri .. volgersi alla farmacia vicina ... La sorella di un martire Fenomeni del terrore degli impie– gati italiani : la signorina Bianca Ceva - sorella del martire Umberto Ceva - insegnante al ginnasio Bec– carla di Milano, non fece il saluto !asc!sta a una cerimonia. Ne segui' la denuncia dl un professore, l;i chiamata del preside; ma il presi– de si sentì' rispondere con fermezza e franchezza. Onde, interrorito, non. ebbe pace finchè intervenne una i– spezione. L'lspez!one si è estesa anche all;i classe della vedova di Umberto Ce'– ra. insegnante in un'altra scuola milanese : benchè con l'incidente ella non avesse nulla a che fare. Lo zelo del preside metteva in imbaraz– zo lo stesso minl.stero, poco deside– roso di fare scandalo in tomo a un nome temuto, intorno a persone cir– condate dalla simpatia commossa e reverente del popolo. Onde, alla fi– ne, si è adottato un provvedimento di paura : la signorina Ceva è stata allontanata dall'insegnamento, tem– poraneamente mandata alla sopra– intendenza alle Belle Arti. Le con– seguenze? Danno degli studenti, che rimangono senza Insegnante all'ul'– timo momento; danno della scuo!a"; e beffa ~o _stesso re~me, pauroso è.elle sue \'lttrme. La signorina Ceva praticamente non è punita, ma la mdlgnaziane de~e ramJglie degli scolari esplode come se lo fosse. E' la vita di un paese dove gover– ~anti, clt~din!, impiegati, pollz!ot--– tt, tutti vivono dl terrore reelproco. E basta un gesto di dignità per get– tare lo smarrimento.

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