la Libertà - anno VI - n. 12 - 24 marzo 1932

2" MARZO l9JZ LA LJBERTA' 3= LA MISSIONE DBLL'ANTIPASCISMO ~, La propaganda clandestina in Italia LETTERA AFER. T A L'intuizione concentrazionista In 1/alia sono_sla_li clan1~.Jlin amcnle 3/11mpali o di3lrihuiti, in A G c. .I 11.• 1• ocra,ion• d,Wa!J 1 lazt0ne. d~, bancari, dei fo!]liellini, di cvi Tiprodu- esù risi o, ova soue e agne I pasquai ciamo qui sotto un {ac-.s,mtlc : li nobile ..,aiuto che crLiberLà ,. ha rivolto ai repubblicani emigrati nell'occasione del _loro _Co~g-r<>:a:~'. traevo la sua precipua 1sp1razione d~ l!na preoccupazione tattica. L Ant1fasc1smo rnilit:rnlo dev,e f'S– sere una cospirazione di volontà e di for~e tutte indirizzale verso il mcdes_1mo segno, che è repubbli– cano. L!J-separar.ione, che genera le gelosie e suggerisce di ricercare con intenzione le differenze è de– precabile ~ome il male più g'randc. Essa non e possibile, ed in un mo– do qualunque, e,.,_sanon accadrà., anche se la parola e la formula di– cessero un'altra cosa. ~1a il saluto di a: Libertà,. adom– bra una ~ndiiione più alla, dove esso esprime l'augurio che il parti– to rep_ubblicano non vo$"lia « en– trare rn concorrenza coi parlili a. carattere universalistico •· La ri– scossa antifascista è un ritorno detl'Italia alle ragioni più intime _della sua vita, un ritrovamento della sua anima, una re5urrezione del suo principio vitale. Si presen– ti la cosa come si voglia - ed il « modo » del presentarsi delle grandi situazioni sloriche ha po– chissima importanza. - il fatto è nazionale. L'accusa che noi movia– mo al fascismo è che esso non istà in rapporto con lo slancio sponta– neo della co!Cienza. nazionale ver– so i propri fini, che esso è una de– viazione o una rica<luta, un ritor– no verso le condizioni dell'abbiet– teua, un rinvilirsi e uno scemare, che e sso è un deliberato allonta– nar.si dalle mire dello spirito na– zion ale, quali sono slaLe poste nel !I~ srronc~s~T 0 st!~!~?.vffif~~~~a!l~ l'essenza. della. Nazione vuole l'An– tifascismo, ed acca-de percio' che gli elementi morali del suo perve– Jtire debbano tutti ,rinvenirsi nelle ~tesse specificazioni nazionali. L&. vedul-(1.storica. sulle cagioni della inconsistenza. del liberalismo italiano - senza la. quale non si ~r~,s~a.- f:~~~c~o~ 1~J~~;~e;~ che es&O non seppe rHrarre dal principio culturale italiano, che è uno u sperimct.alismo razionalisti– co •·(con la. I[ r • non con la« n •, come fu 111l.ampato un'alka ,·olta) e non un idealismo assoluUst-ico e non critico, come son sempre gli idealismi, i quali, se deducono dal– J'fdea, deducono sempre d~ .un As– soluto, e l'Aissoluto, vuoi o non vuoi è 5cmpre il vecchione con la ba~a. di Mosè e del Vaticano. Que– sto idealismo, che volle esse~e Pi~– palcatura razionale del hberah,.. .:mo italiano, in fondo non fu nul– la.- Diventato una. specie di segn~ di riconoscimento per i professori di Umo, rion giunse ai giov_ani .._ cl_Le capiacoo.o .alo ~elio che e g1a. 1~ loro lte~sf, non li an1mo1, non h ::!!~:·,n~~n ::l~tti 0 dt~n~~: ~,v;= rrollabile base di un ,loro libèrah– .: mo. S opraggiunli ~Iarinem e D' A.nn\ )nzio, poscia.~U'31Wlini,non p oté :ttero imtirc, c_ioèavvcrtirc_per istinto e oon ragione, <love s~ a: prl!.'-0 il • biatus ,, fra le ragiom dell'lla.lia. e l'assordante baccano del naziona1ismo da. carnevale di coloro. Da una parte c'era. il vuoto, dall'altra un tracas~ di novell~ primato, e secondo la na~ur~ de1 giO\"ani concorsero appunto la do- ve H rimbombo è il Dàrbo,glio er~– no opprimtnli, a etatilburare ~ ;1- frare nella pomposa coreografia.. ~;/?i7,ra>tii'd~1° &:,~:e~~~ 1 ?tio~ liberalismo cauto e pantofolaio ? I giovani vanno agli estremi, ed anche se llon disposti a!Pazione, questa a.Imeno li;i, capiseo1_10 ! . 70 ~a~~~;:~: L~t;c~~e~ i~seco~ mica; e ohe vo~lc _chereeti ai iiò• ~lri giorni dell'anhca. Roma? j\~a npmmeno il .5enso delJ? a:;..'-Oh~to zmridico che suppone 11 propr1è- 1atio il 'Palerfamilia.$ e IOsc"bi&.\·o, tre COsemorte tutte e tre. Inoltro la Roma delle Arene .popolari do– re si ra ppre.entano le tragedie ro: ma.no di Shakespeare, e do,·e gl~ attori . ,per fare qualchè cosa th ,t.taordinario, hanno creato il sa– luto convenziale col braccio diste– so• menlre romani e greci, pop oli selnplicl di agri~lt~i, -yi\~ n.ti fra di loro in cond1z1on1d1 civile e– gUElglia.nza,non praticarono alt~ saluto, tra di loro, Che ~astrel-t-;L dt ma.no, e sui monumt?nh, romani nç tro-vi tracce a cent.ma1a. :Ma.po1 tome mettere <li accordo la Roma pagana, minala e .sgretolata .da! cristfonesirno, _con I suc~~ssor~ d1 questa. fantastica demohz1one ? .E i fascisti a mettere t-utto nel loro pitale : le aquile, _il crocifisso. la toga. curule, 11piviale. le Pandette e le Encicliche de!. Santo _Padre, )1ai -si \•ide un~ P'!-1~concia ~a– scberata; e che m \•ah~an_oabbia– no preso le cose sul ~rio, e.I~ pro– va. che anche in \fatJcano s1 e pe~– so il senso del comico. Deprofun– .dis. Veramente, si ~irelfue, noi as– sistiamo alla fine d1 un mondo. detrJtalia contemporanPa. Ci sono cosmopolitismo culturale, che l'I- "C/U~TJZIA E LIBERTA '' Roma, 25 CeaAAlo 1932 Dall'alto del poggio, bruno di ci- nella ~toria delle pos.:rnti mo,-,t.ruo- talia rnpera con la Rinascenza, e LA. BATT ACLIA Dtl BANCARI ~~;ssit; 11 g. 1 f~ic~a _v~~g:1~~à~~c~ ~!~rf,l'I~~u~~i~~~;;,io~~ ~gl~aoiadl~i' nel quale non puo' Cf'rtOricader!"', -vigila l'ormai incruenta palestra. I o Ora a compiere quhl'opera ri visitatori dl Orange . la sonnolen- ~~~'(Jl~Jh~c~c~~ 11 :1~~~'.!1:PJ;;N'~~~[~ d~~~i:~oc~~tt:~ ~~:ri/~o\~~~~cd~i't1~ u L II r • 111s•ss;m ta clttà che porta 1l frutto di sole ~i~~!~~Ji.if:i~li ~~~:r:~;t1~:;}i~l: ~~~:~~t l!f !.i~}t t 1~~:I~ t~gTlt~~: tortura come mezzo normale di ac- rior,.. €!--igenza culturale, apprc~ .. d.., .... .t.u. p•Jlu e_pc, 1 ... oJ,1,c.. ,o .. J,; r•rn ,li 1 •• 0 ..,, .,o. ,. .-li. a v.. J.,:1..., .i, ~~t{;:e~o;t ~onii,e~. !~~ ~ ~~ f:r~~~:~~ ,!ud~:~~~~ 0 ùz\~~godg,~: ::i::l~i: p~~:iiru. r:irNetd::;~g:i~ ~ ... •.: .• ,·.: . ;?_· ::;;;t!:::::.. ~ .~::::·.·\..:·:~:i:,:'.·:c:~:.'.·::, ~=-: . :i ::.·, :·;;~ ~~bbr~~~:~h~e~r 0 ~~e~'~fp~f~~ fedi difformi, il terror bianco, ed li nella libertà. che è in~ieme ra- ·- da molti anni la .stessa domanda: un oceano d'infinite altre &celle- 1!'ioneed e.sperimento, cioè es:a:ala u~~ ;:~;.:'.":\,!,!•.~::t ~!'!t ;;,:~,;~tT:!i.':',"'~..:! ... :,t ~j 0 :i!~:io""tìi~.!;: - Perche mi hanno messa quassll? ralezze che hanno fallo piangere e Conc~ntrazione Antifascista si tro- · · 1 • • do.o~ • 1 Deserta è l'arena, e non più, dalle sanguinare • .\Ja li' almeno c'è qua va sul cammino di una grande " 0 A;" ~;::::;'7; ;:.? . ..c.... i.__ u:;;•w. ~; ..::. ;;;;;':i;11, 1.,_. 1• 1 1 .• ••Y., s.sm• 4_. 1 1t.o.ti' .vr. sabbie Insanguinate, 1 gladiatori le– san-guine.re. )1a li' almeno c'è lradizione storica nazionale. A qoluM'IRt uoco 't'r"°'1 t°bb.a';" uau, , I.li. lona .si, ;,...,s ....... , ,v o sl• ,,..,, ...... nu .....1,, ~:n~ ~e~~tt~~~~°;~~~à?~~~i~~t! q ualche cosa di tangibile e di con- rappresentarla ci sono i sociali~ti ;~;" 1 !°",.;.},biii;~• Jt.. ;" 0 .:,";,•::id,';c~:ì::: 1 ; :i .. ;•;~~:• .i~ 1 ;''% ;;;;;;,: j; .~~=.. •: tiranti, monta nel sereno l'urlo delle creta; li' c"è un proce.;so in forma- e non ci po!=:a:ono non r:a:serei re- ,.. c1.11.,.. ,,.;,.;,. d, -1.d.~•. dal lo,o èou.s,s,o. moltitudini sanguinarie ch'io do- f!~f:e,a~.\~afe~~effr?a~~ !al1e·f~~ pubblicani; costoro più degli al- E.. i "'t''o ~b· T>OO ~~-.o:OT>lm ~~ ...• .. ~U•\ , vrel placare con un dono d1 !{~~:ft:;1~w~è~~~;}J~I:~i lr :i-1r~~~t~tf ~hI•:rli;~ I:j:t· t1i}t~t ii ~~;·It })t~fif~I~f0~~f~:: fif ~t~~ki~YfJlitl~ ~tS~~!u~~'ci~fi~?t~)o/n;;i\~a~i~= dan - trasformarono l'ideale cui- I luuh;r,.;, dopo ou jPl' 1 ~• 10 j 111111 i ,,J.-,! dd J,1,c,.,lc,.A h di..,1n.. ~011t ,fd ,.•;~ ~J~f~~on:r~:I~~( ::t~:~;t~v:i:; ~~tfil1~0~J~ ti~~t~~~ii~~ !~f ~it~~~ f & ~ilti~- ~f ~~f~ 1_; 0 c~1uommbe rpoudtri1_dcoo"'d-, "m'·•·c•·r·,"•"1·0rr~,c·o= condo una formula, ma socialista c ...,... ,.,.)I ..... pocbc 1.t _,, piccole pr.:,m, a .;•• 1-s,.10 t.OQ. ,.. lliO.• 1,... p ...,o ,.,. ~~ tl c~ ~r liè g1!;~;~i p~~ secondo un bi.sogno pratico na- 0 "' 01 •: io .... ri-do uu.• ... nuoutnu,ic '"-"" 11 • Miluo M&::mi., fid..,.,.,; 0 Jn ,;,,. raro 5 1 fa, attorno a me, 11 tributo noscibili. E nulla, nulla, nulla del s.cente dalJe ckcoslanze e in rela- :.•:t ~i!:.i.;.!::c;;~ .,f! ::d~::."• '"''f' .... "• up•IP "'"""~" .,....et.. J'f.O'R."'• d'omaggio, ed e molto ae 1 rarazzi suo passaggio rimarrà negli ani- zione alle possibilità; qualche cosa Noi ,., ... ,.J;.- ,.1,.,«sii a,k,a " - • ~ •• J,1~ m'offrono le feelU di salame delle guee ::~;~~~rdi; solo un'rnsupera- ~=m~!'~rCI ~~~~f;i!l~ L,i'elàro•-, -1~',j:i:":;;;~:";11:~~;t!:1:~t:C:: i;j;';'i'·~;.~ i,,;;-:,':,:~ !:,:j,·t:; loro merende Clttve,mentre riertino O l ed. d ta I • • e O '• .,.,.il>ilttl di n.aul•••~ hpte~vt~fo ve1!ffgm\ur~!r~uf:e~reÌ sforf~a U de1l 1 A~Ì·i~a\c1s~~IS~~~i' ree: ih~ 0 ~u~~ ~~~r~:~ r!~~noè Il So"'C'"'° f~i•• i .. ~le i.rt" '1ll•J0, e .... ..lo c~l p;or.=iot1i,d,,. ""'" 0 ptcJ, i.to loro colleghi vegetali - ( cipressi - ;~1ru~ri~~;1:{~r;~r{~~~~~(ii~ E~_~ii:~1~0: 0 ~~~di:~~jfiniiz~ ~t~:~f:~:;É;~rEi~{(~It:.f:~:j.ff;~f~4 =~2;;;t:,; ; :;;~ ;;;~~~ sua civiltà, ridarle I& fiducia nel desimo parere siano gli autori di M.,:pumou ..i.1 Laro .... Bc:11'.,«<•,.;o ....,oc, J; 1,oti,iu oru:, ,kl s••c•11o i. .. ;.,. e ,1, mana di Pasqua, al Pedone, che la suo principio culturale. E questo esso, fra i quali non soao certo io, io,lip,,.Jc11u "• p•rtc c1.11. M,pmi, .... L.. .,,11.sli• ~ d....,,.t ;,. ~oo,. t.• .-©ui 1,n J, nostalgia - ironica bu&ooladel caso com-pilodell'Antifascismo non ~ol: sebbene a giudizio della beata An- •'•- '••on1,ic« 1 '!•"-"•· 0 ruui, .... o 1"" '••L - ha ricondotto, dopo trent'anni e loercaodmevu'n·•qzuiocni.•du .1.ltrrr,.cnaiccpero,,•.~•-,m1,'., gelica. e dei suoi delizio!i amorini i-,~~s~·r:i:.u:~ ~i; ':;; -· ll -M.r.oo, lcL.>0,su npc, 01.'}'Wn i1 l11V1tt ue.ic.o Jc1r. opua; dt,Slì. pp~~:~~u:rr:nf~?mfiT1~:~e~t1, \~i 'lJ li' si riconosca la mia mano. Che Se q11uil ,..r,n11 0 i.on, .nc I d,nt\ ~ 001,on..o"• ,vb?n, ~ cid;.:io11i,n r•.s-.,• tiu... che attorno al tuo nome declinano, come non puo' essere l'ufficio par_ geni J ,;,.. u,i, •e uj,r.nT>O ....... tue;,. r•iun • ""'I .. opt!Q%J1 ...o, n u1,un...., il,'6a, .. , lomu 1•t.o nella banalltà di riti sempre eguali, ticolare d'un sol gruppo o d'una. L'Antifascismo culturale non re. il ~:i ,:.-;:,!:-1 1: 1 ;r.;; .. 1:.._ ;:i:.::~~t:.:i~:":ot•':,t.!·::dr~· .l~ .. t:r:"~, .. 111 ~ •JU\i le ingenue trad1zlonl coltivate, nel ~~'t lr~~~~:~n a~ il~h~r~~!~~o~~ ffji~g= ~~:~nu, ~=:~~!~b:u~ AL~t(;:1:,:x:· .. rY.~ r.:t,=.c~tF~t t~i vi~ 1 -'-"l' e t;~ odu»lilb !~ 0 ~a~~~~ ~!~a!r 0 e ~~1fa~l gJ~~re il fatto di Un'organiuaziono socia- r · · d 11 festività rellgtose le· non è il cattolicesimo che noi ~~fantr~~~: 8 :aS;~;r::~:ala :re- -• ..•-•-•-"'• ..•-•-•"'" ..•-• .. • .. •.. •-• .. •..•-•-• .......................... _ ............. , ...,. ..,! ...... reSpingiamo, se sia. il segno di un ra del cullo da\Ia sfera della cultu– cu-1topersone.le. Ma. ~e il comuni- ra, e nel suo regno dell'esperimcn– smo s i trasformi in un ideale lo- to ammclte anche coloro che re– tale di \"ila e voglia e~sere un prin- rlamaoo i diritti dello spirito. Do,·e cipio aS;,oluto vali~o _per t~~ti gli la C.Oncenlrazione Anlifascisl& è uomini esso non c1g10va piu i co- Ja più felice delle Istituzioni na– me noD ci l{io\'a pili il cat-toliei- zionali è là appunto dorn <'558 si smo, ces!ando di essere form!1 del rifiuta. di idenliticarsi con un eul– Bessuna garanZia aglimministrati contro ladisonestà degli amministratori culto e. rito della fede, dl\•en~t an- fa o una formula. e domanda per Unn \"Oltai Governi, nel riunire che aspirazione alla ricaduta ,in_ un l'Halia Ia libertà dell'esperimento. le leggi concernenti una. ~t-essa ~d~i!n!t !~~ ~~~i ~~~t 1/~)~ 1 !~ Sarebbe una. morte per l'Italia un materia in Testi Unici, non ave– munismo come fi.po dc11'organii- 'principio universalistico, una ~ede vano facoltà di c:amhiarle, ed in zazione economica; pcrchò non Io ~1::~rn:~ l.ae 8 !fro:::~w~:::::::~i quanto ll' modificavano il tudice accet.leremmo? Ma Secon esso ab- fcuciGmo, con altro nome, rna )() ~:'slcl ~~~ 1:i~v~n~\:rov~~~Ae~J!: biamo a. por1are anche tutlo lln ba- conlinuerelA>cro. Giudicando di so in Italia è Kompa,tSà. anche g0 agl1iont,.,,m 1 ~::fiJ[:l~1u~:e~,r: 1\~s;: lontano. mi pàre c"hela Concent.r~- quMla buon:i. norlllt..èéAtituzio- cl u.1 t I iiòne abbia avuto un euUò scnh- nale ed il Goveròo t,ucista profitta ~a::oric~: 1 1 1:~~:::~ r J! ;u~~= meut-0 del fllO dovere storico. della formazioné dei Testi Unici vet.s-aleanch'ts!a, elemento di un ARTURO LABRIOLA por abolire, modificare e sosU- ,. __ ,.._, ..... •• _ ..... ,..... ,.. --•-u ..,,.."' . •-"'•-•-• .. •"'•-•.. •-•"'"-••... ,.. . .. ,.. . .,.." ......... , ""'·I ~t~~~~ !1~~~~/J~b~f:d?~_ct,n~~~ NEIBASSIFONDI DELL'ALT COL TURA FASCISTA un repupnante episodio "r,acr,1a all'• " Il servilismo spionistico del prof. Cian :ao.,,, marao L'apparizlone della. e storia d'Su– rop.a.nel secolo XIX > di Benedetto croce - alto documento del pensiero Italiano, quali che J)OManoe&SCre l gludlzi e le preferenze dl scuola - ha scaténato una velenosa, furiosa campagna di .stampa contro l'insi– gne Maestro partenopeo. Tutti i giornali e Je rlvl&tedell'c alta cul– tura > fascista, inetti ad ogni com– prensione e d1scua&loneoggettiva e .stlentlflca., &i&eagllanocob fitupe– rU e minacce contro l'autore che ha aato porre la .storia.del .secolo deci– monono sotto le segna della 1dea 11 libertà. Contro Croce Il libro non parla àel 1 .. cLsm_o • delle sue gesta, ma ogni pagina e la esaltazione del suo contrarlo. Allora il direttore della e Tribuna > hà. la franca impudenza di .scrivere che per giudicarlo non è neceasarlo leg– gerlo. Croce sarebbe un pensatore per èlupettò, tOlpito da incompren– sione 0 rgan1ca, ecc. Il crlstlanello convertito Glovannl Papini, per far– si un titolo alla sosplrat.a Accade– mia, lavando hell'acqua santa le sue .sudiéerie, .scarica contro il Croce il più stolldo e il più viperino degll at– tacchi, prendendo occasione che il Croce nel auo Ubro mostra. di non prendere affatto .sul serto certe e ·crisi dl coscienza > onde sl sono fatte certe Stupefacenti conversioni, di eul quella del Paplnl è un slngola– risslmo esempio. Del minori, inutile parlare. Impressione generale è che si vo– glia sollevare un'altra volta la cana– glia squadrista contro l'eminente storico e fllosofo, 1n una delle carat– teristiche e cacce all'uomo >, di cui gli ultimi precedenti aono le aggres– sioni al prof. Nlgrisoll, reo d1 esser– si rUiutato al giuramento, e al gran– de maestro Toscanini. Non è dimen– ticat o, del resto, come già altra vol– ta.il Croce ebbe invasa la ca.sae mez– zo d evastata. la sua preziosa biblio– teca. L'incolumità personale dl Cro– ce è una cosa che si puo' definire... fn vacanza. Lo protegge forae 1501- tanto la grande rinomanza di cui goae all'i!stéro. SI Sa che li fascismo - almeno nelle alte aferé - non ha che ufi rltef;no, quello che gli impone l'e~~~to la Storia - edita dal La– terza - ba già eaaurlto la prima edi– zione e va a ruba. velenosissimi nel 50likl stile !qua– ~:·è accaduto questo : Nèl penul– timo numero della e Rivilta StorJca Italiani. , era comparso un articolo elogHl.tivodi una stupenda, lodatia• alma. e Vlta di Dante > scritta. dal !i~~e~fl!c,sitrt> c~ffig 0 uo~d1h!~i dice AmttialàtlsaimO,è tra gli arre– aU.ti torl1i~l, 1n ittesa dl comparire davanti al TftbuD.àléspeciale. Autore deila. técén.sioliè è li prof. Enrico Carrara, fratello del prof. Mario Carrara uno degli e undlei > (ma sono in' realt& molti dJ pl(I) che $1 rlflutarono al gluramento. Un Car– rara. Che eJogta.Un llbro dl Cosmo1 Inaudlt.o.Intollerabue. Alloradai più luridi bassifondi della delazione po– litica. !1 e levito il professore della. Università dl Torino, Vittorio Clan, ~~~taf~ d0:~~u::ie:r~e:~~: profe.i&ortle, noncbè &ena.tore del re«no ed astlirante accademico. co– stui - feccia d'uomo - scr11euna let– tera al dlfçttore re!ponéablle dell11. ~~!::• ~~ O :àn~o8Tile~~: nd _ogg pubblicare una dlohlarazlone con cul .si sconfessi Jà, recensione del Car– rara, e Qtiestosia ftleuo fuO!l dello élenco del.collaboratori, o eisere re– vocàto dalla.gerertzà pér òrdlne pfe- fei~~t°Ueseguire il ret.roacena. di i~~!°1~u:ttitr~~~~~ ia u~~~i 1 ~= 1 ~~ vtst.a.con la dich19:1aztonelmJ)ost.a al airettore d.tseonfe55lonedeU are– censlofié dél Carrara, perchè lh es.sa. !Il tentava una e rlabilltazlòne mo– rale > de! prof. Cosmo.E 11Carrara è messo fubri della Rivista. La bestia trionfante Nelio stesso ordine v i debb o con– fermare le imposizioni f at.te al Fa– rlnacèl pèrchè fatcla tacere il redat– tore capo, Pantaleo, del suo gior– nale Regime f ascis ta >, 11quale con certi corsivettl t.ra il ti vedo e non t.i vedo esalava. degli spiriti... .sospeLtL Ma la e Lìberta > ha già.raccolto e commentato direttamente l'Infor– mazione. Inutile insistervi. Non solo l'c alta cultura >, ma ogni cultura è sotto il terrore, tanto per rapporto alle idee ohe per rapporto alle per– ione. Siamo a.nospaccio della. Be3lla ::~~~a:t:c~ti~::~ei1:e~~ri~f~: cho !i sta verHiclmdo per la Legge Comunale e 1 1 rovinciale, di cui ò ~nk';:,paraziofie un nuovo Tce:to Il vecchio Testo t;nico, che ri– sale al 1015,Ordinava i Comuni e le Provincie nel modo che tutli •fanno. Qued.a. legge, a fondo più o meno democratico, fu dal go– verno fascista ,·la ,•ia modificata, ma non completamenlè s:ostituila, sinché la sonapposiJioné delle nuo,·e norme, informate a. prin– cipii a.:!oluLamenté contrastanti con lo spirilo democratico di cui sopra, con ljuclle OiGoniofascisla, filii' col rendere la legge in pa– recchi punii addirittura. incom– prensibile ed itiappliCàbile Si comincio' con l'ampia rifor– ma del 1928 ché àccenhio' il eon- :~ 0 ;!; sif~:!~"t~~;ia es!;f/~~t 6 10~ cali. Questa riforma è un esempio dèfforoplrismo e della disinvoltu– ra del governo fascista. Difatti essa {~~ro{kc~~t~,!e!~~ab:~~:i~~~et; mediante ri,liluzion. dello !0llò– prefctlura del capoluogo di pro– \"iucia (le cui funzioni erano pri– ma esercitate dallo sleuò prefclr t-0)o rattribuziono ai , sottopr efetti dì molto fufiziòni del c a.po della 1-'ro,·irtda. Sé non che il decen– lramcute burocrslico non fu mni reali.zzsfd... p<'rclté poco tempo dopo furono abolite tul~ le solto- f{ 8 °~~!~~~o dr~1lcl~~~c1~:~Fonfc1~:n; mnài del prefetlo. Si Yerifico' in– somtna c1unkhe coEa '1i analo,;ro a quello che capito' al vòto ammi– nistraJivo femminile islituilo ap– punto in quell'epoca. Non i;olt>il \'Oto fE'mminl~ non ebbe nessuna pratica altuaz1ònc... ma fu abolito anche quello masthile. Successivamente, con l'islitu– zione dei podcsta, priffia in una cerla classe di Comuni e poi in tutti, con l'istituzione del rettorato provindale, con la statizzazione dei ~cgretari comunali e con altro riforme inlc!e & rafforzare sempre più l'aulorit-à. prefcft_izia e govor– na\ivi wgti Enti locali, i principii dPlla vccthi& legge rurono qu8Ei interamente ~oneftik • Ora si tratta di mettere uu po' d'ordine ln questo ammasso di uuové leggi in p{l.reèohi punti cotHtà!lanH fra di lòr6, ed il O6- fner~l~in~! ?:~~f~\tf /eir:v~~1~f1l!1~~ tuti liberali. Pozione popolare, vale a 'dire la facoltà del cilladiao {elettore o contribuente ,cd in queo:::to secondo ca!o anche donna/ di proporre, coil'lc membro de la colletth-itO comunale e nell'inleresee di que– sta.azioni o ricor~i a\"anti alla ma– gi&tl·nturaordinarlo. o-amministra– tivn..conlro lo rnalcfàtt.e dcg-liam– minislrntorl, era. J'imo!la. nèlla leggo C. o. P. i::oloin rrtotcria di tributi e di bilanci e di ,;onti. QU3l~iaei contribuente pote,·a ri– correre .contro le tassazfoni in– giusto e l'omi!~ioae di tassazione, ~~~Vonebtf1~tà 1 ·~~~~~~e3!:1 i d;!~ minislralori. Nei '!!econdo ca.so il Co~~l:1~~ 0 ~i tf..~ ~'Jur~ic:r~; !:~ conda istanza, alla Corte dei Conti. Anzi pole\"a ricorrere a questò su– premo tribunale rontabilc anche se non He~ec prodotto ricor~o in prima islanJA. Ora, col prcleslo che Podéslà e Pre51di, come è stato dello alla Camera, sono nominali a in base alln fiducia del Governo )I' e che .ò finita la. lotta cle1fiarliU e de:le fl;t:\i~1d~l1{~~F1~\ 1 to~t: ~aJi~~; l'lèslà degli ommifliskalori. A ben guardare pero', si I-ratta di un atto di sincerità, sfrontata fin che si vuole. La guarentigia dell"azione fX)pO!èreera diventata puramente téorica e nessunò se ne era, e "'C ne 'iò;Grebbc mai ;valso in regime fa:!cisla. Basta pensare al guai che !::a– rebbero tapit.a.li al disgraziato, cu! ro,ée ; alta to in mente ~i chiama– re da'"anti al CoD!!igliodi Prefèt" tura. di :\tilauo il Podestà BeHoni :~,N ~~~n~~!n:ssi~fi~f~r~o~io~;:= !~!io~~ !it~u~gvi1id,i~~Wa 1 ! ::~ Arneldb in lc1tlo,ammlnlélt'avano, ~;d~a cl~:7tft/4i~~~~ 0 -dcl Duce, nel Un'alll·a. novità. del 'festa Unico in prcparaziohc sarà la..._demo– Cl'atinozionc dello. Giunto. Provin– ciale AlDn.iirHslrali\"a Che ora, dopo hlifi.scrifl infinita di riforme, e compoi::la quasi totalmente di <>lc·hlcnli burocratici : prefetto, in– l~ndcnle di finanz&., rngiòi'iierè oapo .della Prefllttura, et<'. il !::olo mòmbro non burocratico è 'u desi=– _gnato • dalla F:ederuiono Pro– vinèinle Fascista. Secondo la ennesima 1•iforma ohe si ~to.f>rog-ellando, i rnembri nou burocra11ci "aranno aumeii– lali ed allo. loro de~ignazione par- ;~J~f:r~~ 11 :Ì ~J:lto~~~:c~~~~~~l:l~~ Quc.•la In... democratizzazione. La.qunlr ~ignifica che il fo~.rismo ~Zc~-n~~i!.ida neppure della sua l'JU- U, G. I. G. A. (Unione Olornallstl Itallanl e Olovannl Amendola >) ra~1ufl!. ~~~· tu~u~u:~~~~ ~~~~! faceva il miracolo dl rlsuacltartl una volta all'anno. Allor&trovavi le ova a meno d1 cinque centesimi l'una, e gli agnelli 50speal agll uncini nelle botteghe del macellai con un nastro d1 finto raso intorno al collo e un buco tondo e vermiglio nella lana candid18almavicino al cuore, costa– vano sei o sette lire. Le campane aonavano a. doppio : dopo tre gtornl di mut.a schiavitù; cantavano con la voce del popoli liberati, e cioè con tardivi accenti cH collera e con smodata c.sultanza. Per dimenticare la at.ragedegll a– gnelll - che J)ol ragazzi a ,evamo condotti a .spaaaoa brucar 1C prime margheritine tenei:e e bianche, lun• go 1 marglni fre&chidelle strade - facevamo una strage dl ova. E le ova bisognava saperle scegliere,bat- ~~~:o~: ~~~~g!~ ~~!:t~~ 1 'afe~o!!~ di un'altra punta, anch'essa saggia– ta nello at-é&aO modo dall'avversarlo. Pol, l'indlce e Il polltce faceva.noun anello attorno all'ovo, e più l'inello era stretto, meno vulnerabile al cre– deva il bersagllo offerto ail'ovo ne– mico. Tic! ... Se l'involucro rosso era venato, l'ovo era perduto. Oggi, le ova sono quotate 1n Bor– sa e, a giocar con loro, si potrebbe fitllre in tribunale per giocod'azzar– do o speculaiione mcclta; e gll a– gnelli, quanto al prezzo, sono saliti al grado di bovl. Forse anchè per questo, tu non ri– suscltl più I Meglio per te 1 amico : meglio per te, re del Pedoni I A que' tempi, ché furono 1 miei, nelle chiese et davano un ramoscello di ulivo e una croce dl palma, bianchlsslina, e si accen– devano tredici candele,e l'ultima a esser spenta, quella era Giuda.. Il Vesc()vobandiva_una leva di dodici Pedorll, e, avendoll invltatl a scal– zarsi, la qual cosa costava loro poc11 fatica, U mondava nel piedi con un'acqua che, secondo le aacri! scritture, 6entlva di t&sopoe di mir– ra.. Gli apoatoll erano gtatl tred!cl! ma. i pedoni era.n dodlcl, perche 1 vescovi di quel tempi non avrebber mal consentito a lavare I piedi a Giuda, che era 11tredicesimo, e nes– sun pedone si sarebbe prestato a far da G.iuda. I sacri bronzi, chiamati pili mode– stamente campane, perchè èrano più cristiane e cioè di veto btonio, fa– cevano nel buèhi U1rchlnidel cam_. panill, pigolanti di hldl, un'altalena fo~fù tardi, gli uon1lhl, ingordi e stolti, han plahtato tròJ)pl Ulivi e ~~n~~ls:i 1 !~YfcP~Ci~~~elt~, ie~~~~i rami veI'dl e di croci bianche. E' venuta l'elettricità, e le candéle son gill dl moda. I pedoni vanno a la– varsi gli strumenti del mestiere nel– le pubbliche piscine, dove l'acqua è tepida, e i Vescovinon sanno più. a chi somm1nlstrare 1loro igienici ser.. vtzU. Giuda solo ha i piedi sudlci. Ra– gion per cui li Papa, al quale non dà fastidio l'ombra di don M.inzonl, glieli fa bianohi a furia di baci e poi 11calza con un palo di stivali llntlnnantl per speroni d'oro si' che Il tuo Vicario In terra altro non C plUse non ll maniscalco dell'asinità trionfante. Forse anche per questo, tu non risusciti plù, Meglio per te, amico : meglio per te, re del Pedoni ! Onde il liberal_i_smo .- per la .sua conversione a1J·1dea~1smo,p:1ma. neo-critico cioè kantiano, poi he– geliano, d~ll'h~gclisi_no accomod~– lo alla salsa d1 Gonl1lco alla sal=:a "di Croce _ scostandosi dal princl– pio culturale itàliano, come fu _e– laborato da L eonardo. e dal rarta– glia sino a.ll' Accadem.ia del C!men– to e che dà un se~J?hce sper1men– tahsmo razional!st1co_; rimase e– straneo ai giovani, fu ~ne!Loa s~g" gerir loro una fede, li disarmo e :=guerni' di fronle al car~evale na- f . zionali:-lico e rumoreggiante della Furore az1oso ne Intellettuale dèUa Socleta delle Nazioni! "' ,,, ... , ... , .. ~ an~~~!~t~uf1~h~ic0oC::él~il~is?;~r~ /l('rc, come è emerso dalla recen'f.e dLcu!.::ionc parlamentare, nella quale le ire dei servi zelantl che u==urpanoil nome di depulali del popolo !'-itono ri.,·olle contro risli– tuto della cosidetta « azione popo– lare "'· iro cho il sottosegretario agli interni. l'e-x anàrchico Arpi– nati. ho .:ubito placale promrlt,,n– do di !'adiaro do! nuovo Tc!=(o Cnieo 1:0!:tlerudere di altri tempi. SABATO 26 MARZO alle ore 21, nella sala di rue Tré- j talgne 7, sarà continuata la dl– :scUSlloneIntorno alla Relazione Buoni sul problemi sindacali, I con particolare riguardo al pro– blema del e controllo operalo >, aul quale riferirà Franco Clerlci. Allora - quando andavo ancora In chiesa - il venerò!' santo, vlsltavamo sette chiese; e, nelle chiese, c'erano I sepolcri, al quall montavan la guardia molti vasi di veccia anemica e alcuni uomini di stucco, torvi, con la barba nera, con un eatlnello da barbiere In t.esta e con la lancia dl latta in pugno. E di loro noi diceva– mo : - Sono l Flllstel. lrionfale triplice :_.\1_arineUi, D'Ao- SentJte quest'altra. Si pubbllca a nunzio e ~1ussohm. - la gra:n?e Roma una grave e Rlvista storica I- triade dell'ltalia fa.;c1sla - anzi, ID• ~~n~~i::;:t:~i;~t:,r~~/;"~: un certo senso, apri' 1~ str ada a_lla solutamente ed esclusivamente invasione; il roma_ne~imoda. prm-_ .scientifica, raccoglie I suoi collabo– eisbecco del fascismo no,n PU? ratorl do•e u trova, e, necessaria– compensar nulla, non puo sosh_- mente, deve far capo a nomi di pro– ttiir niente, non puo' prendere __ il fessotJ invisi per la dirittura del Io– posto di checcessia, essendo e:===O ro pensiero. Ola l'elenco del collabo– sfv:a:~o un vuoto e uno zero. . ratorl aveva suscitato nel diversi Que;;ta, for:,e, è la vera tragedia < Teveri > degli attacchi personali Finchè ,,; elevano dei pote– ri a.uoluti - sia delle antiche monarchie, sia delle nuove dittature - la pace dell'Euro– pa non potrà uaere aaffcu– rata. PIERRE DAYE L'Europe en morceau.t Tutti gli appartenenti alle or– ganizzazioni conccntrazioniste sono invitati a partecipare alla riuntone. Partecfpaztone alle .Jpe!e : 2 /r. Oi·a C intcrc::==anternpere che I.a:==========-:;, Tu dormivi - cosi' noi credevamo a torto - nel sepolcro, che Invece era vuoto. Modeste e povere cose eran quel– le: succursall di provlncla del Mu– seo Grévin, ma convenivano allo spi– rito Ingenuo del tempi quasi primi– tivi In cul fioriva la nostra timida Infanzia. In questi giorni di sfaccl a.to reali• smo, 1sepolcri sono veri, e veri sono i F1llstel.E i sepolcri sono irti di m.1 .. gliaia di croci,e i Filistei li chiamla-o mo per nome... Forse anche per questo, tu non ri.. susciti più. + Meglio per te, amico : megllo pe)l te, re dei Pedoni ! Se tu gettassi giù, con una. .spaJ ... lata, la pietra sotto la quale non haf mai dormito, tu vedreatl brulicare sulla pallottola terrestre una uma– nità insana: quella che, dall'alto del poggio di Orange, scorge tua Madre. Nei paesi dove gli uomini &>no gialli ed hanno 11 nuo schlacctato o una treccia a coda sulla. schiena, la. guerra rugghla la sua minaccia con– tro i paesi dove gli uomini sono bianchi ed hanno 11 naso lungo (e spesso storto come Il mio). Qui' la guerra clv!le, precorrltrl-– c.. e complice della guerra univer– sale, funesta già plu dl un paese. Il tramonto infocato di una guerra non i\,!a~~~~~.~~:~1~~ cte:f!ttr: :: :. rore nunz1atrlci delle nuove stragi. Questo mondo standardizzato as– sLgtealla. standardizzazione dei Re– dentori. Si producono redentori ln serie. Serle A. Serie B. Serle C. Ab– biamo un Mussolinifatto e finito, In Italia : un Hltler in costruzione, ln Germania. A vanti, signori I Qut n'a pa.J son dtctattur? E ditta.tura è d.1 ... ventata sinonimo di redenzione. Forse anche per questo, tu non rl.. su.setti più. + Meglioper te, amico ; meglio pet' te, r~ del Pedonl ! Fieri giochi convengono, anche fuori del Circhi, alla. gioventU nuo– va : musi tumefatti e s angulnantl. non mod este ava dal gu scio venato. Uomini s gozzati e non a gnelli. Chttl– teri di c roci brune, e non p!ccole croci bia nche dl palma rozzamente intrecciat a, da .sos-pen dersl. a. capo del letto. E la cri.sidell'o lio d'ulivo. st~izr:t~ ,a 1 v~~c~ ~Pfr~fc?abfr~if~ che baciano in fronte 1 partiti per tradirli, 1 fratelli perchè non vedano ~ocui~: 1 ;6~~ ::1r:-~t~!~ 1 !·ofa~~~ vivano 1 Girella candidati alla. di– gnità dl Oluda ! Siano deserti I Mu.selOrévln e le loro succursali : ecco qul' 1 Cri&tl in serie : da Gfacomo Matteotti e. 010- vanni Amendola, da Gastone Sozzi a Oreste Br:unelli.Voletevedere t Fl-– llstel veri ? Avanti, Farinacci e Sta– race : mostratevi ! Ormai, abbiamo standardizzato anche i F'llbtel. Le campane suonano a .stormo; ma le loro voci non s'odono più. L'ansito enorme delle oU!clne, ove sudano i metalll omicidi, le soffoca. Le sottoca 11 rombo del temporale, che si dilata, da cui la crogta arida dell'umanità speta freschezza. e ri– goglio.Pero' le chiamano sacri bron– zi; perchè non si santificano che 1 morti. E tu risorgeresti, o Orl&to,se gli altri non risorgono? ·+· CoW i prlgionlerJ, l confiU\l, «n esuli salutano Jfalba ambiava di questa .Pas qui se nza gioia. Pullulano d.al tempi quà.51remott della loro infanzia 1 rlcorèUnosta.1- glci. L'amor della terra natale - quali sleno le strade per cui ai $On messi più tardi i loro spiriti maturt - è 11 _compeiidlo dl queste nostalgie lbtantUl, talora Irragionevoli e pa.. radossall. Fremono le loro anime davanti lo .spettacoloche rende loro più acerba. l'esclusione dalla Ualtà dall'azione dalla vita:. lfisorge Il loro orgogliodl cittadini contro la crudele condanna pronun• clata contro di essi dal destino, al– l'inerzia e alla sterUltà, méntre i lo– ro cuori sUbiseono Il rormJd&blle &S· salto delle ombre invendicate. Essi si sentiranno colpcvoll dl front.ea tutti i loro doveri di uomini flnehè v i saranno tombe abbando– nate o insonni, perché la loro um&– ftltà più profonda è fatta di queatl culti oggi imposslbill e di queste rl• volte oggi vane. Forse, soprattutto per (lue&to,t\l non rl.SOrgl J;>lù, re dei Pedoni I Megliocosi', se, con te, dorme pec sempfe tutto cio' c:be dJ ctttlvo tu lnsegfiastl agli uomini : la ra.sse# gnazléne e il j)efdono, che tua Ma– dre, dall'alto di questo poggio, non puo' più dìst~bulre : la r_usegna,-. zlone, ag11 schiavi asotUztantl; 11 perdono, alle !etnei moltllulllnl, Quei che insegnasti d1 buono • l'amore, onde la Vergine dall'Unico Figlio ha ormai le mani di1perat.a– mente vùote - dorme tuttora in noi ed esploderà domani a. nuova ..-lta con noi, in una Pasqua trl6nfale e magnifica. Il, PEDONE. orange (Valchiusa) nella aett-fma– na di passione. Un Indennizzo diMussolini al Papa per ledevasta~ioni degl edifici oattullci ? ROMA, marzo Secondo voci diffuse cosi' negli amtiientl vatièanl come In quelll fa• scisti - e che ci sofio state confer– mate da serissima fonte - Mussolini non sarebbe andato in Vaticano, l'll febbr'alo, a mani vuote. Egli anèb– be portato al Papa 25 m11tonl,In buoni del Tesoro, a titolo di inden– nizzo per i danni rlportàtl da edillcl e istituzioni cattoliche in seguito al– le devastazion1 compiute l'anno scorso dalle camicie nete. Nell'at– tuale stato delle finanze vaticane, 11e cadeau > deve essere giunto gra– ditissimo.Ma, tenendo conto dl quel– le dello Stat-o !tallano, esso rippre– senta una nuova infamia al dannt del popolo-E percio' Il tasclsmò cer– ca di tenerla nascosta. PANTALONE PAGA ... NAPOLI, marzo Mentre le case regnantl degli al· trl paesi - ancor poche, per fortuna. - rlàucono introiti (diminuzionedel– le loro Ust-e clvill) e spese, i'ulUmo monarca e i suol augustt parenti fanno pre<::isamente Il contrarlo. Posso, infatti, assicurarvi in tor• ma categorica che tanto la casa del– la duchessa d'Aosta vedova, che sta a Capodimonte, quanto quella dèl principe Umberto, che sta a palazzo reale, si fanno pagare la lavatura della rispettiva biancheria dalla So– praintendenza al monum enti, c iOè dallo Stato, che è quanto di.re <1a1 contribuentL

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